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Ceccobao è stato di parola: parte lunedì l’Alta Veocità Regionale
di Luciano Fiorani
Anche qualche amico ha osservato che, con l’ex sindaco e ora assessore regionale ai trasporti Luca Ceccobao, siamo un po’ troppo severi. Però abbiamo sempre detto che quando il fine politico avesse fatto scelte convincenti, non avremmo avuto nessuna difficoltà a rendergliene atto. Presentandosi l’occasione eccoci a confermare quanto annunciato.
Domenica prossima cambiano gli orari ferroviari e, come promesso dal neo assessore, ci saranno novità. Parte finalmente in Toscana l’alta velocità regionale. Per ora interesserà solo due linee: Pisa-Firenze e Chiusi-Firenze. Ci siamo anche noi! E Ceccobao, gli va riconosciuto, mantiene le promesse fatte questa estate ad un dibattito alla Festa de L’Unità. Per andare da Chiusi a Firenze avremo a disposizione un nuovo tipo di treno, denominato “Regionale Veloce”.
Di che si tratta? Sono i vecchi cadenzati, poi rinominati diretti, interregionali e successivamente regionali che ora cambiano ancora nome. Il materiale sarà lo stesso e i tempi di percorrenza e le fermate, pure. Dov’è la novità vi chiederete. Intanto nel nome, volete mettere andare a Firenze con un banale regionale quando da lunedì si potrà utilizzare il nuovo Regionale Veloce per raggiungere il capoluogo? E poi guardando alla sostanza, non c’è che da stare contenti perchè se tempi (con alcuni treni si guadagna e con uno si perde, solo qualche minuto) e materiali saranno gli stessi dalla Regione ci assicurano che “L’Alta velocità regionale, che partirà lunedì prossimo sulle linee Firenze-Pisa e Firenze-Arezzo-Chiusi, non provocherà nessun danno ai pendolari toscani”.
Avete capito? Non subiremo danni con l’alta velocità regionale e quindi stiamo contenti, che si vuole di più? Ancora, per essere più precisi, sempre dalla Regione ci fanno sapere che “I cambiamenti introdotti a partire dal 14 dicembre (ma non era il 13?) riguarderanno soltanto l’orario mentre servizi, tempi di percorrenza e tariffe dei treni ad alta frequentazione pendolare resteranno gli stessi di adesso”. Insomma non si pagherà nemmeno di più per il “nuovo” servizio! Non resta che dire che Ceccobao è stato di parola, ha introdotto l’alta velocità regionale sulla Chiusi-Firenze senza farci subire danni e senza aumento del biglietto.
Siamo sicuri che ci saranno i soliti disfattisti che diranno che non è cambiato nulla e che limitarsi a ribattezzare i treni è un’operazione ridicola, ma noi non saremo tra questi.
Stampa l'articolo | Questo articolo è stato pubblicato da lucianofiorani il 9 dicembre 2010 alle 15:57, ed è archiviato come CRONACA, ECONOMIA, POLITICA, SOCIALE. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso RSS 2.0. Sia i commenti sia i ping sono disattivati. |
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circa 14 anni fa
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So che qui si parla di Chiusi, ma ad avvalorare le gesta di Ceccobao, che pure sabatoera a Piombino -evidentemente non in treno- copio e incollo da Corriere Etrusco. it: TRENI: POCHI CAMBIAMENTI, MA TUTTI IN PEGGIO A CAMPIGLIA. Per i molti che sono autorizzati a non sapere dove di trova Campiglia dico che è in provincia di Livorno, serve il suo comune di 12500 abitanti, tutta la val di cornia, compresi ovviamente Piombino (secondo centro siderurcico italiano) e l’Isola d’Elba. Poco? Ma Ceccobao, che è stato più volte a Pimbino, non se ne è acorto.
circa 14 anni fa
Luciano, molte volte succede che il sarcasmo faccia più presa che le ”declamazioni” anche se quest’ultime possano contenere elementi di verità, ma più facilmente con ”sarcasmo” si entra dentro il cervello della gente.Poi noi toscani siamo maestri in questo….Fin qui tutto bene se deve servire a far” muovere il cervello della gente”, ed il fine quello è. Il guaio è che anche chi capisce questo, se ne stia rintanato e non si esprima sulla tematica essenziale che stà al fondo del problema e cioè del degrado della politica che finisce per produrre ”quei mostri” appunto-che il sonno della ragione ha fatto sì che venissero partoriti, tanto per parafrasare uno di mia conoscenza.Gli effetti che produce tutto questo sono devastanti, poichè basterebbero solo riflessioni minime ed elementari sui problemi che tu dici per capire che dietro a tali decisioni c’è una vera e propria commedia che una classe politica ormai alla canna del gas stenta a tenere in piedi e produce senza alcuna cognizione di causa.Che lo faccia per autoprotteggersi in questo bailame che solo lei ha saputo creare non è giustificatorio ed eticamente positivo,ma si potrebbe ancora concepire una estremizzazione simile,per verità parossistica e falsa, se la società dovesse essere formata da satrapi contrapposti al popolo bue. Così per fortuna non è, ma queste cose-ricordiamocelo- vengono dette perchè il ”controllo dal basso” è stato spazzato totalmente via, scientemente e non casualmente, ed il ”popolo bue” si adegua.Mi domando, ma non sarebbe corretto che prima che venissero proferite certe cose dovessero essere verificate nelle sezioni dei partiti ? Io la vedo così,e così non si lascerebbe spazio alle recriminazioni , alle proteste, alle prese in giro ed anche ad altro che possa riguardare un civile confronto anche di posizioni diverse. In pratica quando parla il re e nessuno lo contraddice con materiale alla mano pertinente, come ritengo che tu abbia fatto conoscendo le problematiche su questo argomento in modo schietto, intelligente e produttivo, i sudditi sono destinati ad accettare tutto poichè se ce n’è uno che canta fuori dal coro gli si rende la vita difficile, si allontana, si ridicolizza, fino a fargli la guerra perchè soccomba. O no ? E’ questo il confronto di una politica supposta civile ? Per vivere ci vuole un po’ di responsabilità delle proprie funzioni specialmente quando si tratta di fare politica, e questo da entrambe le parti :ricordiamoci che al di là di diverse posizioni che sono l’espressione diretta di una diversità di modo di pensare e di culture, c’è sempre una oggettività ed è quella che deve essere posta davanti a tutto.Questa si chiama dignità di se stessi ,se no si sconfina nella barbarie.
circa 14 anni fa
Il caso specifico è solo il Particolare di un Generale altrettanto preoccupante. Quando si chiede alla Sinistra di tratteggiare un’idea di Italia differente e alternativa a quella berlusconiana, nel migliore dei casi ne scaturisce una versione “light”.
Il treno è, e deve rimanere, risorsa pubblica e quindi democratica, cioè strumento che permetta a tutti di spostarsi ad un costo e in tempi ragionevoli. Automobile e aereo possono anche seguire logiche di mercato, il treno no; così come Istruzione e Sanità. L’Alitalia è stata salvata con i soldi pubblici – quindi i nostri – ma le Ferrovie dello Stato fanno concorrenza all’Alitalia, penalizzando invece quella fitta rete di viabilità ferroviaria che irrora un paese come il nostro, fatto di molteplici specificità territoriali.
Il pericolo, ormai sempre più realtà, è che anche il treno diventi puro strumento di profitto.
Se i nostri rappresentanti – sempre più “nominati” – non si prendono cura di queste tematiche centrali, dobbiamo far sentire la nostra voce, finché siamo in tempo. Vi segnalo una raccolta di firme permanente al sito http://www.vivailtreno.it