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“Porta a porta”, lunedì si comincia
L’assemblea che il circolo Auser di Chiusi scalo ha organizzato per i suoi iscritti sulla raccolta “porta a porta” è l’unico incontro a cui ho avuto modo di partecipare sull’argomento.
Peccato davvero, visto che la collaborazione di tutti sarà indispensabile per la buona riuscita dell’operazione. Il pro sindaco Fausto Bardini ha detto che dopo circa tre anni in cui la differenziata è ferma intorno al 42%, con questo nuovo modo di raccogliere la spazzatura ci si aspetta di aumentare di un 10%.
Produciamo 650 kg di rifiuti all’anno per cittadino, una media molto alta, appena 5-6 chili al di sotto del limite posto dalla legge regionale che prevede penalizzazioni per chi lo supera. Diventare più virtuosi sarà obbligatorio se non vogliamo veder lievitare le nostre bollette.
Insomma lunedì si parte. I cassonetti per strada verranno tolti prima dal centro storico (tra martedì e mercoledì) poi giovedì fino a tutta la settimana successiva verranno tolti progressivamente dallo scalo. Isole di cassonetti rimarranno solo in zone periferiche al confine tra la zona servita col “porta a porta” e quella con il metodo tradizionale.
Tutte quelle persone che sono assenti durante la settimana o per periodi più lunghi possono comunque utilizzare queste isole di confine. I condomini saranno dotati di bidoncini da porre all’interno di proprietà private e chi ne usufruirà sarà svincolato dagli orari di deposito dei sacchetti (6,30-9,30) nei vari giorni addetti.
Bardini ha anche annunciato che in collaborazione con la Coop verrà approntato un progetto per il ritiro degli oli usati. Ci sarà un deposito cui poter lasciare gli oli in appositi contenitori chiusi e alla consegna verrà restituito un contenitore vuoto.
Rimarrà comunque in funzione l’oasi ecologica delle Biffe per gli smaltimenti oggi in uso, con l’aggiunta della possibilità di conferire anche gli inerti dei piccoli lavori di manutenzione edilizia.
Per andare a regime ci vorrà certamente un po’ di tempo. Comunque non scoraggiamoci e attrezziamoci a segnalare le disfunzioni per migliorare progressivamnete il servizio.
Stampa l'articolo | Questo articolo è stato pubblicato da lucianofiorani il 13 febbraio 2011 alle 00:03, ed è archiviato come AMBIENTE. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso RSS 2.0. Sia i commenti sia i ping sono disattivati. |
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circa 13 anni fa
Io e la mia famiglia, da quando esistono i cassonetti per la differenziata, pensavamo di essere più che precisi. Io ero uno dei pochi che andava nell’immondezzaio chiamato stazione ecologica a buttare olio, metalli, etc. Stando all’apposito libretto, si scopre che non eravamo così bravi e siamo diventati dei telefonatori, poichè il librettino è del tutto inadeguato. Telefonando si scopre che i contenitori della lacca, della schiuma da barba e così via devono andare nell’indifferenziato se vi è il simbolo della fiamma, nel multimateriale se non c’è. Al di là di questo, quante persone hanno la possibilità e la pazienza di leggere il libretto e, non capendo, telefonare (ottenendo spesso risposte inadeguate?)
circa 13 anni fa
Anche a me sembra una follia. Speriamo sia solo un modo per richiamare tutti ad una maggiore attenzione nel dividere i rifiuti, perchè se davvero dovessero arrivare le multe sai che clima si crea nel condominio! E poi, i bidoncini condominiali potrebbero benissimo venire usati anche da gente che non è del condominio.
Il fatto che nei primi tempi ci sarà da parte degli addetti al controllo una maggiore tolleranza (è stato detto) non sposta di una virgola la questione.
Quello delle multe non mi pare un buon metodo per far funzionare meglio la raccolta, rischia solo di creare contenziosi tra condomini e tra condomini e Sienambiente. E va nella direzione opposta di ciò che invece serve davvero in questa nuova situazione: la collaborazione.
circa 13 anni fa
Una domanda terra terra per chi mi sapesse rispondere. A chi consegnava il materiale dei sacchetti e successivamente i 4 diversi -per l’uso- cassonetti, ho chiesto se fosse stato vero che multe abbastanza ”salate” siano previste per il Condominio che non avesse rispettato le indicazioni dell’introduzione dei rifiuti nei sacchetti stabiliti per la natura stessa del rifiuto e la successiva introduzione nei cassonetti. Mi è stato risposto di si e che sarebbe stato multato il Condominio. Faccio una riflessione terra terra. Come fa un condomino che si comporta secondo le regole ad essere presente in casa d’altri quando viene introdotta la mondezza nel sacchetto e successivamente nel cassonetto? Io ritengo che la multa al condominio non sia giusta poichè il non rispetto delle regole è avvenuto da parte di altri che debbono essere individuati ed individuabili e la sanzione non deve essere sociale(Condominio) bensì individuale verso chi sbaglia. Perchè un altro che si comporta correttamente deve pagare anche per chi sbaglia? O no? C’è qualcuno che mi sappia dare la risposta? Grazie.
circa 13 anni fa
Il compostaggio domestico, per chi ha un po’ di spazio in giardino o nell’orto non è una cattiva idea. Ho il compostore da questa estate e non ho più buttato i rifiuti organici nel cassonetto.
Non l’ho ancora riempito e non vedo finora controindicazioni di sorta. Con l’estate diventerà un diffusore di puzza? Vedremo, per ora no.
Sienambiente per me la raccolta di questo genere di rifiuti non l’ha più dovuta fare. La diffusione del compostaggio domestico sarebbe quindi una notevole diminuzione dei costi per lo smaltimento.
circa 13 anni fa
Sono ovviamente d’accordo sull’iniziativa, ma mi sembra che l’idea di togliere subito i cassonetti sia precipitosa, anzi, ritengo che certi cassonetti, anche piccoli, come quelli dell’umido non possano essere tolti. Siamo un piccolo paese in cui molti hanno giardini, e orti che devono essere curati quasi quotidianamente. Non basta il sacchetto dell’umido e credo sia difficile affidarci al compostaggio domestico. Infine, ma dove andranno a finire tutte le foglie e l’erba secca raccolta dallo spazzino? C’è però una cosa che mi preoccupa di più e che riguarda tutti i paesi e le città: esiste una quantità di persone che, per malattia o età, devono trovare un luogo dove mettere fiale varie, fasce, sporche di sangue. medicine non scadute ma inutilizzabili (molte tossiche, tra le altre, le mie): E’ possibile cvhe tutto ciò finisca nell’indifferenziato? Penso proprio di no, anche se mi rendo conto che il problema non è facile da risolvere. E’ comunque necessario pensarci ed essere, per una volta, all’avanguardia. Sull’isola ecologica, l’ho scritto molto tempo fa, meglio tacere.
circa 13 anni fa
Penso che il nuovo sistema di smaltimento dei rifiuti sia una buona iniziativa. Con la messa in pratica credo ci sarà modo di valutare anche se alcune cose andranno variate o migliorate. Cio che forse si poteva fare prima era una maggiore campagna di informazione, come l’assemblea di cui si parla nell’articolo.
circa 13 anni fa
Si, peccato per l’informazione. Siamo in molti a nutrire una certa apprensione malgrado l’indubbia necessità dell’iniziativa, persino il personale di Sienambiente. Io, negli anni, ho accumulato una cospicua letteratura di foto ed email inviate e ricevute sulla postazione, spesso traboccante di rifiuti, della Piazzetta allo Scalo. Nessuno, soprattutto dal Comune, ha mai aderito al mio appello per una maggiore informazione. Mi ero anche offerto di studiare gratuitamente una campagna in tal senso. Niente da fare; mai nemmeno una risposta di circostanza. Secondo me quel dato di partenza del 42% sarebbe stato migliorabile; bastava parlare con la gente per rendersene conto. Vediamo di non perdere questa occasione e di realizzare un’informazione corretta. Sarebbe un errore partire subito con freddi precetti pena la contravvenzione ma è necessario far capire quale è il senso della filiera, in modo che quando si compie il gesto quotidiano si “visualizzi” il percorso che farà, oltre allo “zuccherino” di veder ridotto nel tempo anche il costo individuale del servizio.