di Roberto Donatelli

Siamo costantemente bombardati da milioni di notizie che arrivano con una velocità impressionante. Tutte notizie con diversi livelli di importanza e discussione. E’ un po come se un asino (l’esperimento di Popov…o come si chiamava!) si trovasse di fronte un infinito numero di scodelle, ciascuna delle quali emette un appetitoso aroma. L’asino si muove verso una scodella, l’assaggia e poi viene preso dall’aroma che emette quella più vicina, si sposta, l’assaggia e viene preso da un altro aroma……e cosi via.  Risultato; l’asino non gusta fino in fondo nessuna scodella, con conseguente senso, come dire, di  “incompletezza”. Noi non siamo asini  (sfortunatamente!), ma lo sviluppo dei metodi di comunicazione ci ha posti nella stessa condizione. Non c’è più tempo per  seguire un argomento fino alla sua conclusione, qualunque essa sia. Ci rimane poco tempo per RIFLETTERE su ciò che ci viene dato in pasto. Questo, penso, sia il nostro mondo moderno.

Chiusi ne è un esempio. Le elezioni per un nuovo Sindaco sono imminenti, ma non sappiamo chi siano gli eleggibili, non sappiamo le intenzioni della nuova Amministrazione e non sappiamo quale sarà il suo programma o le sue priorità, per lo meno io non l’ho ancora capito. Credo invece che sia opportuno andare fino in fondo a questo particolare argomento, senza essere “distratti” da colpe, presunte o vere.

Mi rendo conto che Chiusi è in provincia di Siena e che Siena, come capoluogo, deve (o dovrebbe) pensare sia allo sviluppo di Siena stessa che a quello della sua provincia. Chiusi è una “piccola Siena”…prima deve (o dovrebbe) pensare al benessere della sua Comunità e poi a quello della provincia seguendo le direttive del suo capoluogo. Un esempio.  Ammettiamo che il “nodo logistico” o la famigerata colata di cemento a Quercia al pino vengano fatti come prima cosa, e che portino un beneficio alla “provincia”…quali benefici ne avrebbe la rete fognaria della comunità di Chiusi? Quali benefici ne otterrebbero i vari posti che aspettano di essere messi in sicurezza? Quali benefici per il ripopolamento di Chiusi? Un paese che può comodamente ospitare diciamo circa 2000 anime (tanto per dare un’idea) senza disturbare più di tanto il tessuto del paese stesso, e che al momento sta morendo?  Un paese in cui è impossibile trovare un parcheggio durante una mattinata qulsiasi? 

 Tempo fa feci notare che a Chiusi i parcheggi erano assolutamente inadeguati (di sicuro in ogni mattinata). Ne è venuto fuori quello che io chiamo un putiferio. Nessun crimine è stato commesso, nessuno è stato ucciso, quindi colpe non ce ne sono, c’è soltanto il problema dei parcheggi. Se poi si vuole risolverlo o no è un altro discorso, ma dire che il problema non esiste o che i Vigili urbani sono troppo zelanti o che le  macchine sono cose di cui uno può fare a meno, credo che sia chiudere gli occhi alla realtà (troppe “realtà” con cui confrontarsi?) Un’ altra conseguenza dello sviluppo dei metodi di comunicazione?

Un osservazione in merito alle macchine, un SUV occupa lo stesso spazio di parcheggio di una Punto cioè due posti macchina, non due e mezzo o quant’altro. Se uno si può permettere un SUV, perchè biasimarlo? (io ho una Punto)

Ritornando al punto principale. Il mondo è quello che è, non credo sia troppo chiedere che le capacità individuali siano poste al servizio della Comunità prima di tutto, invece che disperse in vari argomenti, tutti interessanti, tutti appetitosi, ma che ci fanno deviare dalla realtà oggettiva. La rete fognaria ha bisogno di essere messa a posto così come i vari posti hanno bisogno di essere messi in sicurezza, a Chiusi i parcheggi sono inadeguati…e Chiusi sta morendo.

Come già ho avuto modo di dire, mi sembra che a Chiusi, e dintorni, ci siano notevoli risorse umane. Non sprechiamole in inutili scambi di accuse o in discussioni su quello che potrebbe essere o no. Il futuro si forma, prima di tutto, con opere che danno un immediato contributo benefico. Credo che, in questo senso, tutti la pensiamo allo stesso modo. Cerchiamo di non farci distrarre, più di tanto, dal bombardamento di notizie.