di Paolo Scattoni

In questi giorni numerosi iscritti al PD di Chiusi, forse tutti, hanno ricevuto una lettera dell’ex sindaco Luca Ceccobao che così conclude:

Il mandato conferito è ampio al fine di intraprendere tutte le iniziative legali valutate come necessarie per la mia piena tutela, sia direttamente nei confronti del signor Marco Lorenzoni e Paolo Scattoni editori e direttori dei giornali “Primapagina” e “Chiusinews”, che nei confronti delle testate medesime.

Analoga tutela d’ora in avanti sarà avviata senza indugio anche nei confronti di coloro che dovessero imitarli in tali atteggiamenti diffamatori

Secondo me non è il caso di perderci troppo tempo. Su una pagina apposita è riportata la lettera e ognuno potrà farsi un’idea (link più sotto). Solo alcuni elementi che possono essere utili anche allo stesso signor Ceccobao nella sua ipotetica azione legale.

In primo luogo Chiusinews non è un giornale bensì un blog. Infatti “un forum online non è assimilabile a una testata giornalistica e non è soggetto agli obblighi e alle tutele previste dalla legge sulla stampa”. Quindi Paolo Scattoni è perseguibile soltanto per quello che scrive. Su Chiusinews ognuno è responsabile dei propri scritti.

Se non mi si può accusare di “omesso controllo” debbo rassicurare il signor Ceccobao e tutti quelli che ci leggono, che insieme a Luciano Fiorani questo controllo abbiamo comunque cercato di esercitarlo con il massimo del rigore al fine di far sentire a loro agio tutti quelli che intervengono e leggono. In questi due giorni ho rivisitato il nostro archivio (che è accessibile a tutti) e non ho trovato alcun elemento che possa far pensare a una, neppur remota, intenzione di perpetrare quello strano crimine che il signor Ceccobao definisce impropriamente “fumus persecutionis”.

Non si preoccupi il signor Ceccobao non siamo emanazione di Primapagina né di altri. Personalmente sono molto fiero del risultato raggiunto; della grande partecipazione di persone che con spirito civico vogliono far vivere uno spazio libero di dibattito al servizio della comunità locale. E’ tutta gente che vive del proprio lavoro, che si alza presto la mattina e che, se pendolare, amerebbe magari viaggiare meglio.

E’ comunque tutta gente che conosce l’articolo 21 della nostra Costituzione sulla libertà di espressione.


IL TESTO INTEGRALE DELLA LETTERA E’ ACCESSIBILE CLICCANDO QUI