Le tettoie fotovoltaiche, realizzate nel parcheggio posto al termine del cavalcaferrovia, vicino alle rotonde di Po’ Bandino, sono state aperte alle auto (ne potranno ospitare una trentina). L’impianto, in grado di convertire direttamente l’energia solare in energia elettrica, non è costato nulla al comune, sono stati infatti utilizzati fondi ministeriali, e per la costruzione si è ricorsi ad una ditta privata che l’avrà in gestione per i primi venti anni. In questo periodo, al comune verranno versati ogni anno circa 8.000 euro, che rappresentano una parte del ricavato della vendita di energia. Al termine dei venti anni il totale delle risorse finirà nelle casse comunali. La capacità produttiva della struttura, costata intorno ai 300 mila euro, è di 48 Kw ed equivale al consumo di 16 appartamenti. L’impianto dovrebbe essere in grado di produrre energia per trent’anni, quindi sono gli ultimi dieci che dovrebbero fornire al comune l’incasso più consistente. Ma, al di del vantaggio economico, è evidente che questo primo intervento rappresenta un primo passo verso una diversa politica energetica anche a livello locale.

Peccato si sia reso necessario il capitozzamento di tre alberi che con la loro folta chioma riparavano una parte dei pannelli dai raggi solari. Ma, si sa, ubi maior… (lf