Solo un altro blog targato WordPress…per riflettere sui fatti della città
Lettera aperta a Luca Ceccobao
Caro Luca,
apprendo ora della tua azione legale intentata nei confronti della stampa chiusina. Sono profondamente dispiaciuto per questa tua decisione e francamente non me l’aspettavo.
Ho avuto modo di lavorare insieme a te nei tre anni conclusivi del tuo primo mandato dal 2004 al 2007. Fui spedito a ricoprire la carica di Assessore alle Politiche Culturali dal mio partito, Rifondazione Comunista, in seguito alla rinuncia di Fabio Spadea per cause personali. La difficoltà nell’intraprendere un compito così gravoso a metà mandato, fu aggravato dallo sfaldamento quasi totale del mio partito nel periodo immediatamente successivo al mio incarico. Di fatto alle mie spalle non c’era più nessuno se non un paio di elementi, Leonora Gherardi e Walter Santoni, con i quali tentavamo di tenere in piedi una realtà allo sbando. La solitudine e l’inesperienza potevano dar vita ad un cocktail micidiale per la mia attività pubblica. Tutto ciò fu attenuato dai colleghi della Giunta i quali si resero da subito disponibili ad aiutarmi per operare al meglio. Tra questi anche tu ti dimostrasti da subito disponibile e il telefono era sempre acceso quando avevo bisogno di un consiglio per il gemellaggio, oppure per mettere in piedi l’Università Popolare o ancora per il circuito teatrale amatoriale e per tante altre cose che abbiamo fatto insieme.
Abbiamo vissuto insieme certe critiche che arrivavano dalla stampa locale. Se ti ricordi, poco dopo la mia nomina uscì un articolo su Primapagina dove mi si accusava di conflitto di interessi, dovuta all’erronea valutazione del suo direttore circa i miei rapporti societari con l’azienda che curava l’impaginazione e la stampa del bilancio comunale. Ricordo ancora quelle locandine fuori dalle edicole che titolavano a tutta pagina “Conflitto d’interessi dell’Assessore Marcantonini” o qualcosa del genere. Mi sentii di fare la cosa più naturale. Portare i documenti notarili che attestavano la cessione delle mie quote nel periodo antecedente la pubblicazione di quel bilancio e mostrarli ai colleghi della Giunta, ai colleghi del Consiglio Comunale, ai compagni di partito a Siena e infine alla testata Primapagina con mio commento allegato da pubblicare sul giornale. Forse in quel caso c’erano gli estremi per la diffamazione in quanto l’articolo era frutto di una indagine giornalistica dilettantesca ma nemmeno per un momento mi passò per la testa di intentare causa contro quella testata.
Credo che entrambi siamo d’accordo sul fatto che la libera stampa è un pilastro della democrazia e quello che accade in Italia da circa 15 anni tra Berlusconi e una larga parte della stampa è la dimostrazione che ci si può riempire la bocca quanto si vuole delle parole Libertà e Democrazia poi però la propria convinzione va dimostrata con i fatti.
Seguo Chiusinews dalla sua nascita e proprio qualche giorno fa ho affermato che rappresenta la novità più bella nel panorama chiusino da molti anni. E’ uno strumento aperto ai contributi di tutti e non è una testata giornalistica ma una piazza virtuale dove i cittadini si ritrovano e discutono; alcuni discutono, anche duramente, altri si limitano ad ascoltare e la sua frequentazione è libera e gratuita per tutti. In questi ultimi mesi sei stato duramente criticato soprattutto per esserti nel tempo allontanato dalla società civile e credo che questa azione che hai intentato non aiuti, come auspichi, la tua credibilità e onorabilità tra i cittadini ma ho l’impressione che vada esattamente nel senso opposto.
In tutti questi mesi di discussione saresti potuto intervenire in tua difesa argomentando e controbattendo alle accuse che ti venivano rivolte ma hai sempre preferito mantenere un atteggiamento distaccato salvo poi annunciare azioni legali. Per la natura stessa del blog, quell’azione legale non la stai facendo contro Scattoni ma contro tutti i cittadini che vi scrivono e questo appare veramente come una pessima azione da portare avanti quando si ricopre una carica pubblica importante come la tua. Una carica ricoperta da sinistra, cioè da quell’area che combatte il berlusconismo in tutte le sue forme deviate anche quando si scaglia contro la libera stampa per zittirla.
Mi dispiace veramente tanto per questa tua decisione. Mi dispiace leggere quel passaggio finale dove dici “Analoga tutela da ora in avanti sarà avviata senza indugio anche nei confronti di coloro che dovessero imitarli in tali atteggiamenti diffamatori”. Sai benissimo che la tua azione non porterà da nessuna parte e allora ci si può fare l’idea che la tua lettera miri a intimorire l’opinione pubblica e a zittirla. In definitiva, mi dispiace che la mano che ha scritto quella lettera sia la tua.
Non mi sembra di ricordare dei post particolarmente diffamatori nei tuoi confronti ma di forte critica si e questo differenzia un regime autoritario da una democrazia. Ripeto, avresti potuto controbattere a tuo piacimento ma hai preferito non farlo ma forse, col senno di poi, tu stesso ti renderai conto che la via scelta è quella sbagliata. Anche perché si fa fatica a pensare che una lettera di quel tipo, per i termini usati e per i toni, sia stata scritta da un membro del centro sinistra anziché da quella parte politica che ha portato l’Italia allo sfascio.
Con affetto
Stefano Marcantonini
Stampa l'articolo | Questo articolo è stato pubblicato da lucianofiorani il 14 febbraio 2011 alle 18:49, ed è archiviato come POLITICA. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso RSS 2.0. Sia i commenti sia i ping sono disattivati. |
I commenti sono disattivati.
circa 13 anni fa
Chiedo venia per gli altri non citati,ed avrebbero ragione ad incazzarsi se veramente fossero esclusi dalla creazione del giornale, ma ho detto in tal modo per dar più forza al discorso della tua unicità come figura rappresentativa….in quanto ad andare con i comunisti nei posti isolati non sono della tua opinione.Se si comportassero indegnamente non sarebbero comunisti (italiani) ed aggiungo ricordando il passato e le lotte, che fra allora ed adesso ci corre un bel po’. Adesso si vergognano anche a dirlo-anzi dicono che non lo sono mai stati(Veltroni), ma lo possono dire perchè sanno che hanno di fronte una pasta composita di gente che ha smarrito tutto, a cominciare dalla loro capacità critica ed è rimasto solo l’egoismo di loro stessi, quindi-tranne pochi- è rimasto il nulla.Quindi con Marcantonini credo che tu ci possa andare
anche in luoghi isolati…..se poi si dimostrasse il contrario , si riscrive un altro romanzo: ” E’ stato Marcantonini”……
circa 13 anni fa
P.s. per Carlos Sacchi… Mica è vero che son solo o a fare il giornale… Se dici questo, Signorini, Ceragioli, Passeri, Micheletti, Martelloni, Gobbini, Pellegrini, la Sara Foscoli, Pittaro, Busato, Baffoni, Fresta, Casaioli, Cerulli, Filippetti, i ragazzi del Calvino e gli altri si incazzano. E giustamente anche. No?
(e comunque io in un posto isolato con Marcantonini non ci vado… Al massimo a mangiare una pizza… E in compagnia. Con certi comunisti non si sa mai come va a finire).
circa 13 anni fa
Anche per me era chiusa da un pezzo e non mi interessa riaprirla, anche perchè si è poi risolta. L’ho citata, per dire come di solito ci si muove a primapagina e per ribadire il mio giudizio sulla più recente lettera di Ceccobao (giudizio peraltro espresso più diffusamente sul sito di primapagina). Per il resto credo anch’io – e non lo dico solo adesso – che per molti degli attori sulla scena è venuto il momento di dire da che parte stanno, senza più traccheggiamenti o balbettii, astensioni, documentini ecc…
Mi viene in mente che il solito Ceccobao minacciò querele anche quando sollevamo il dubbio che nella cava dove sorgerà il nuovo stadio vi fossero stati interrati rifiuti speciali, magari pure pericolosi… Dubbio che emergeva anche da un verbale dei vigili urbani… Scrisse anche allora lettere di fuoco contro la stampa bugiarda e incline alla diffamazione, mobilitò le truppe, i trombettieri e i tamburini, per assicurare che in quella cava non c’era nulla di strano o di illecito. Ma la querela annunciata non arrivò mai… Chissà perché?
circa 13 anni fa
Bellina questa del posto isolato…..Stefano, che ci vai a fare col Direttore di Primagina in un posto isolato ? Guarda che in pratica è solo lui che fà il giornale….finito lui è finito tutto…..occhio, uomo avvisato è mezzo salvato !! Ah già dimenticavo : ”Non è stato nessuno”, ma Carlos Sacchi non lo dimenticare, se ti deve beccare viene anche in Patagonia…..e per inchiodarti è disposto anche a pagare qualcuno a Bariloche che ti
metta fuori uso l’aereo…poi sò c….tuoi !!
Nel frattempo a Chiusi è cambiato tutto….giunta di sinistra( vera); primo corso di rieducazione : pienamento e svuotamento del Montelungo, e secondo le disposizioni, durante il trasporto dei rieducandi, cori saranno graditi….dimmi che non ho visto un film ti prego…..Se non si ride così ci sarebbe da piangere….
circa 13 anni fa
Marco, avrai notato che il mio atteggiamento nei tuoi confronti non è mai mutato e mai ho tirato fuori l’argomento in tutti questi anni anche se continuiamo ad avere un giudizio diverso sull’accaduto ma l’inserimento di questa storia all’interno dell’articolo è solo funzionale all’articolo stesso e non me ne può fregar di meno di risollevare vecchie storie. Magari una sera avremo modo di discuterne per chiuderla definitivamente. Magari in un posto isolato
circa 13 anni fa
daccordo con luciano fiorani, in un commento di qualche giorno fa fissavo proprio l’attenzione su questo aspetto a proposito dell’astensione dei 16 componenti il direttivo del pd sul documento ufficiale, lo ripeto, se quell’astensione è preludio ad azioni più efficaci e ad una presa di distanza maggiore dalla continuità con il passato, che in quel documento è espressa, va bene altrimenti è un atto inutile.
circa 13 anni fa
Stefano cita un vecchio caso che lo vide protagonista di una “campagna di stampa di primapagina” sulla quale voglio dire solo una cosa: la questione posta era reale e non frutto di inchieste dilentattistiche. Certe carte risultarono comunque non complete, o tardivee non cambiavano la sostanza dei fatti contestati. Stefano dice che lui non pensò minimamente di esporre querela, e io ci credo e e penso che non fosse in malafede neanche allora; ma credo che Ceccobao se avesse potuto l’avrebbe invece presentata. Perchè le “accuse ” riguardavano la giunta e non solo Marcantonini. Nei 20 anni di “carriera” con primapagina di querele ne ho prese parecchie (9 per l’esattezza e da tutte ne sono uscito vincitore, in qualche caso non solo con l’assoluzione, ma anche con la “medaglia al merito” data dai giudici per aver posto all’attenzione problemi riguardanti la salute, l’ambiente, la trasparenza amministrativa ecc. ). Non essendo io Berlusconi e non avendo Berlusconi alle spalle, come editore, pur non potendo evitare di prenderle, le querele, non posso permettermi di perdere le cause in tribunale. Per questo sto attento a quello che scrivo e a quello che scrivono i miei collaboratori. Certo, se si considerano offensive, diffamatorie e infamanti le opinioni politiche e i rilievi critici, allora è un altro discorso. Ma i tribunali giudicano secondo la legge, di solito, non secondo il colore… Per questo io sono molto tranquillo. Nei panni del dott. Luca Ceccobao lo sarei un po’ meno.
Sappiamo che le querele sono uno strumento di pressione e di intimidazione usato molto spesso verso la stampa da chi sa di aver torto, ma può spendere…
circa 13 anni fa
Paolo, una domanda, perchè hai apprezzato solo questo ? Oltre a tale apprezzamento c’è una lezione di umiltà e di pacatezza che ritengo degne della massima intelligenza politica e che comunque supera come valore tutti gli aprezzamenti che si possono fare a Chiusinews. I meriti od i demeriti(a secondo da quale parte si guardino)di Chiusinews comunque ed in tutti casi ritenuti importanti per la funzione sociale del blog che è quella informativa e di aprire le menti per la discussione,personalmente ritengo che siano sempre comunque minori al contenuto ” morale” di quanto esprime Marcantonini di fronte ad una vicenda come questa.E gliene và dato atto meritoriamente che oltre al contenuto di natura morale, non volendo dare lezioni di vita a nessuno, mette sommessamente ma con grande forza l’accento su una questione di stile e di nobiltà che dovrebbe contrassegnare ogni atto politico.
Traspare dalle sue parole un accorato sentimento di rispetto dovuto da parte della politica alle questioni umane e sociali che non possono essere quelle personali.Sbaglierò senz’altro, ma la stroria in questo senso mi conforta: io sono sempre di quelli che penso che in grande misura che anche ”il personale sia politico”, come diceva uno che di rivoluzioni se ne intendeva.Ma al giorno d’oggi mi rendo conto che spesso di rivoluzioni ci sono solo quelle personali o pretese tali.Una prestigiosa casa editrice tedesca : la Taschen in un suo slogan autoreferenziale dice sempre: Taschen,rich books for poor times…..ed è vero”, i tempi sono quelli che sono, sotto gli occhi di tutti…
circa 13 anni fa
io invece di questo articolo ho apprezzato il modo in cui spiega lo spirito e la sostanza di Chiusinews. Grazie.
circa 13 anni fa
Questa lettera di Marcantonini non è solo apprezzabile dal punto di vista umano, ma ovviamente pone anche una questione politica grande come una casa. E cioè come si posizionano ora quei partiti e quella parte del Pd che hanno sempre detto chiaramente di volere discontinuità nei metodi e negli uomini?
Non credo che ci sia più lo spazio per traccheggiamenti o zone grigie. Chi non ha la forza o il coraggio di prendere le distanze dalla politica delle minacce è evidente che o è d’accordo o la subisce. In ogni caso non sono di nessun aiuto al necessario cambiamento.
circa 13 anni fa
Condivido pienamente la lettera-articolo di Marcantonini, sia per i valori che esprime sia per la sua pacatezza.Chiusi ha bisogno di coagulare le sue forze più vive e decise per uscire dl guado in cui si trova,in un momento di crisi come questa che vive tutta l’Italia.Le critiche anche aspre sono ammesse nel dibattito politico,le offese personali senz’altro no,ma anche rileggendo quanto è passato sotto ai miei occhi non mi è parso assolutamente che emergano tali condizioni estreme da essere definite ”fumus persecutionis”.Ma quale persecuzione ! Magari se gli organi di tale partito avessero dato delle risposte nei tempi dovuti e se non avessero atteso il tempo che è stato atteso per partorire dei documenti e dare delle risposte generiche come sono state -secondo me-fornite, oggi avremmo avuto condizioni diverse e non di scontro duro in questo modo.E lo scontro non è mai produttivo per nessuno(nè per la cittadinanza nè per le fazioni politiche stesse ).Questo immagino che dovrebbero saperlo soprattutto i politici….ma se non lo sanno e se reagiscono minacciando querele se ne assumano le loro responsabilità (politiche). Voglio fare una affermazione che anche se sembrerà tutta teorica, ma che teorica secondo me non è proprio: in tempi di crisi economica,morale, politica, quando ampi settori produttivi sono esasperati(vedi settore del commercio appunto, ma non solo quello )chi è preposto a generare l’istanza politica(partiti) dovrebbe saper interpretare sin da subitio tali esigenze e non lasciare che il tempo rafforzi il sentimento di esasperazione, ed è appunto ai partiti che è demandata la linea politica ben definita sulle scelte da prendere per delle decisioni chiare e non barcamenarsi attendendo mesi per poi partorire ”topolini”. (…)
circa 13 anni fa
……questo è quello che era SOTTOLINEATO nel mio commento……”peccato….ora dovrò rivedere la mia opinione sul sig. Ceccobao”…..forse dovrei essere più lungo nel mio scrivere……40 anni in Inghilterra è difficile scordarseli…..ed è un altro collegamento quando ho scritto….”c’è poco tempo per RIFLETTERE”.
circa 13 anni fa
condivido stefano (marcantonini) la tua iniziativa di scrivere una lettera aperta alla quale credo non ci sia da aggiungere altro se non dire che oggi avevo avuto un’idea simile alla tua, perchè anche io ho avuto modo di condividere con luca ceccobao molti momenti di militanza politica, i miei si perdono un po’ più nel tempo, si parla della fine degli anni ottanta nel vecchio pci e prima ancora nella fgci, fu proprio ceccobao a fondare insieme ad altri, tra cui io, il circolo della fgci. me lo ricordo a quei tempi mantenere i contatti con la federzione di siena per portare a chiusi materiali di propaganda, manifesti, calendari di inziative, ricordo il suo entusiasmo, la sua preparazione e le sue capacità, è proprio insieme a lui e a quel gruppo che mi sono formato non solo politicamente ma anche in molti dei principi che contiuano ad essere il faro della mia vita. da allora abbiamo fatto percorsi molto diversi e lui ha fatto scelte politiche e ha assunto atteggiamenti che io non condivido e non ho paura a dirlo ma questo credo faccia partre della normale dialettica e credo sia insito nel suo ruolo esporsi a critiche, assumere atteggiamenti minacciosi come quelli scritti in quella lettera non sarebbe piaciuto al giovane ceccobao di quegli anni ormai così lontani.
circa 13 anni fa
Ho avuto modo di conoscere Marcantonini da alcuni mesi. Questa è l’unica differenza.
Per il resto sottoscrivo in pieno il commento di Romano (Romanini).
circa 13 anni fa
Stefano (Marcantonini) non ci conosciamo ma condivido in pieno quanto hai scritto. Nell’esprimere la mia personale solidarietà a Paolo Scattoni e Marco Lorenzoni voglio sottolineare l’importanza di luoghi di discussione come questi dove, nel massimo rispetto per tutti, ci possiamo finalmente confrontare in modo libero e autonomo. E’ possibile, anzi probabile, che io e te la si pensi in modo differente su vari temi, ma questo non mi impedirà di ribadirti la mia stima per i principi che, con molta pacatezza, hai saputo esprimere. Saper mantenere ferma la barra delle regole basilari della democrazia, in un confronto anche aspro è indispensabile per continuare a praticarla.