di Romano Romanini

Quale futuro per Chiusi?
A due mesi dalle elezioni un incontro pubblico per confrontarsi e riflettere sulle possibilità di un futuro migliore per la comunità locale è proposto da un comitato di cittadini (Res Publica Chiusi). Idee, proposte, suggerimenti per una città possibile.
Dopo tanti mesi di attesa ancora nulla sappiamo di quelli che saranno i programmi con i quali i partiti ci chiederanno il voto. E’ giunto il momento per esprimere le nostre opinioni, le nostre aspettative e le nostre richieste sulle quali misurare i programmi dei partiti (se e quando saranno finalmente resi pubblici) e la loro azione amministrativa che ne conseguirà.
Non è più tempo di aspettare che ci venga propinata la solita, vecchia scontata e vuota proposta di programmi omnicomprensivi e generici.
E’ l’ora che normali cittadini, forze economiche e imprenditoriali, operatori culturali e dell’informazione prendano in mano il loro futuro e ne divengano protagonisti.
Le diverse realtà presenti sul nostro territorio possono mettersi insieme e immaginare il rilancio del paese?
Turismo, artigianato, commercio, edilizia, ricerca e nuove tecnologie tante risorse da mettere a sistema per un’idea forte e integrata di sviluppo che utilizzi le tre vocazioni naturali di questo territorio: storia, ambiente e vie di comunicazione.
Concretezza e certezza devono essere i pilastri su cui elaborare le proposte e realizzare le iniziative.
Due argomenti da cui partire:
Il Bilancio del Comune – Quanti soldi a disposizione? Come spenderli? Dove spenderli?
Il Piano Strutturale – Perché costruire? Dove costruire? Cosa costruire? Quanto costruire?