di Stefano Scaramelli

Prendendo spunto dalla riflessione posta la scorsa settimana rispetto all’intervento di riqualificazione che stiamo facendo come Amministrazione Comunale lungo il Parco della Rimembranza (giardini pubblici dello Scalo per capirci) cerco di portare all’attenzione dell’opinione pubblica alcune considerazioni aperte al confronto ed alla critica costruttiva.

Quale Assessore alle Opere Pubbliche ho seguito personalmente la programmazione degli interventi del Comune della Città di Chiusi negli ultimi 4 anni. Un processo di ammodernamento e miglioramento della Città compiuto con sforzo e passione. Vorrei far comprendere come per arrivare a realizzare un intervento occorre pensarlo, condividerlo, progettarlo, cercare i finanziamenti in Comunità Europea, partecipare a Bandi di livello Regionale, cercare contributi, trovare risorse proprie per compartecipare alle spese, affidare i lavori a mezzo bando pubblico e poi eseguirlo. Un processo complesso ed affascinante, al quale collaborano tante professionalità tecniche che affiancano quelle politiche.

Rispetto ad alcuni dei lavori in corso, vorrei sottolineare lo sforzo fatto per attivarli, dopo che la comunità di Chiusi li attendeva da oltre 30 anni, opere sempre promesse ma mai realizzate.
Nello specifico faccio riferimento ai marciapiedi in corso di ultimazione nel centro abitato di Montallese, progetto atteso dagli anni 90, ma mai progettato e finanziato prima d’ora. Intervento che oltre a riqualificare l’abitato ha anche messo in sicurezza il transito delle persone rispetto alla pericolosità di Via Fiorentina.
 Analogo intervento sta riguardando l’abitato di Chiusi Scalo dove stiamo portando a termine il tratto pericolosissimo di Via Mazzini dove di fatto era inesistente da sempre, il tratto di Via Cassia Aurelia, con relativi interventi di raccolta di acque piovane, il tratto di Via Oslavia, in prossimità delle Scuole Elementari a servizio anche dell’utenza scolastica ed ultimamente il tratto di Via Oslavia, di fronte al Parco.

Riguardo a questo intervento specifico, oltre a mettere in sicurezza i pedoni, a raccogliere le acque piovane, a migliorare il sistema fognario abbiamo ritenuto utile recintare il Parco al fine di mettere in sicurezza i bambini che vi giocano all’ interno creando una barriera rispetto al transito della strada mediante la realizzazione di una ringhiera, che ritengo personalmente gradevole.
Altrettanto importante è l’intervento del ponticello sopra il Montelungo, dove quotidianamente transitano bambini, mamme con passeggini e cittadini. La realizzazione, moderna ed innovativa può piacere o meno, ma sull’utilità che emergeva da oltre 30 anni spero tutti siano concordi.
Attualmente stiamo realizzando un intervento nell’abitato di Montevenere per illuminare tutta la frazione, fare sottoservizi e asfaltare tutta l’arteria principale che attraversa l’abitato, intervento anche questo sempre promesso e mai realizzato dagli anni 90.
Altro intervento meritevole di attenzione ed utilità è la sicurezza idraulica che stiamo realizzando tra Santa Caterina e Poggio Gallina per migliorare il deflusso delle acque piovane che scaricavano in una fognatura inadeguata da 20 anni. Contemporaneamente illumineremo tutto il quartiere di Santa Caterina dopo che di recente avevamo asfaltato la strada principale.
Altro intervento molto atteso, meritevole di rispetto, è la ristrutturazione della parte vecchia del cimitero comunale, che ormai da decenni versava in stato di degrado.
Contemporaneamente stiamo realizzando il nuovo Stadio, intervento questo previsto ormai dal 2004, partito solamente nel corso del 2010, perché andava ad incidere negli equilibri del Patto di Stabilità, che oltre alle finalità sportive e ludiche (vedi concerti) di fatto consente un riutilizzo futuro della vecchia area dell’ attuale campo sportivo dove si potrebbe ipotizzare la realizzazione di uno specifico campo da gioco per la palla al bracciale, inserito in un parco che favorisca l’integrazione di funzioni sociali e culturali a servizio dei giovani (luogo per suonare per band locali) e delle contrade (magazzino o luogo per allenamento per tamburini e sbandieratori per esempio) magari da finanziare con gli oneri derivanti dalla realizzazione di interventi abitativi residenziali da destinare alle giovani coppie da realizzare nell’aree pubbliche adiacenti che avrebbero anche la funzione di calmierare i prezzi delle abitazioni.