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Rifondazione si smarca dalla coalizione
Con un duro comunicato a firma Deborah Lia, Rifondazione comunista prende le distanze dal metodo di costruzione della nuova coalizione di centrosinistra.
Si ritiene “sbagliato non aver effettuato una valutazione politica dell’attuale amministrazione, elemento necessario per ricostruire un nuovo modo di governare che metta gli amministratori dalla parte dei cittadini e non dalla parte del sistema di potere consolidato”.
Il documento continua attaccando i due partiti maggiori, il Pd e Sel: “Avevamo chiesto che i partiti che davano vita all’amministrazione uscente proponessero dei temi e delle date sui quali costruire un dibattito pubblico e un confronto programmatico con i cittadini. Il centrosinistra e in particolare il Pd e Sel, sempre più ingarbugliati in vicende interne, hanno preferito riunioni di tavoli dove più che mettere in discussione scelte sbagliate come le privatizzazioni, l’aumento del consumo di territorio e l’autoreferenzialità della politica, si sono preoccuopati delle primarie e del consolidamento della coalizione su basi di carattere politico. Rifondazione vuole proporre un modo nuovo di fare politica sarà impegnata nella costruzione di un programma alternativo, che metterà i bisogni del cittadino e la partecipazione alle scelte come elemento caratterizzante della proposta politica per le prossime elezioni amministrative”.
La nuova coalizione comincia a perdere i pezzi? Sembrerebbe di si, e delle divisioni interne al Pd e Sel, evidentemente, se ne sono accorti anche quelli di Rifondazione che ora escono allo scoperto e fanno capire che o si cambia strada o andranno per conto loro.
Stampa l'articolo | Questo articolo è stato pubblicato da lucianofiorani il 15 febbraio 2011 alle 15:00, ed è archiviato come POLITICA. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso RSS 2.0. Sia i commenti sia i ping sono disattivati. |
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circa 13 anni fa
Come si dice: “mi batte il senso e la ragione”. Il cuore mi porterebbe a sperare in uno spiraglio diverso aperto da Rifondazione. La ragione mi aveva già fatto fare alcune delle considerazioni che ha esternato Carlo, soprattutto per quanto riguarda le primarie (sia del PD che di coalizione). La cosa strana, ma poi non tanto visto che chi ha le carte in mano detta il gioco, è che ad oggi non esistono, che io sappia, programmi (se non quel documento che auspica la pace nel mondo) ne candidati ufficiali. Parliamo di primarie: ma le faranno? O troveranno un accordo dentro il PD e con la coalizione? Ci vorrebbe L’Orlanda, di antica memoria, con le sue carte. Oppure è già tutto chiaro e l’unica che non ‘ha ancora capito sono io. Stiamo attenti a non incartarci nell’attesa, perdendo di vista le questioni fondamentali ribadite da Romanini nel suo articolo. Caro Carlo, tu vuoi essere possibilista e speri nelle luci che brillano in fondo al tunnel ……. io da ottimista con esperienza non vorrei che fossero i fari del treno.
circa 13 anni fa
“…. il Pd e Sel….hanno preferito riunioni di tavoli dove più che mettere in discussione scelte sbagliate…..si sono preoccupati….del consolidamento della coalizione su basi di carattere politico”
Infatti mi chiedo, di cosa altro potrebbero parlare? Il PD non ha un programma; SEL ha una ormai anacronistica lista programmatica, appena appena ritoccata ma mai sviluppata e, soprattutto, di cui non si è mai saputo quali fossero i punti qualificanti e imprescindibili. Credo rimangano solo due possibilità su cosa facciano in queste riunioni: o giocano a carte oppure a Monopoli. Io credo a Monopoli, ma in una versione speciale, quella con la toponomastica di Chiusi.
circa 13 anni fa
Meno uno. La coalziondi centro sinistra sbandierata dal pd perde i pezzi prima di comiciare. C’è da augurarsi che altri facciano come Rifondazione. E che Rifondazione non si rinchiuda nel suo isolamento, ma si renda disponibile per un progetto alternativo ampio.
Come fa una persona sinceramente di sinistra, democratica e interessata al bene della città a sedersi allo stesso tavolo e discutere con il partito di Ceccobao? Cioè di uno che dice di voler denunciae la stampa perché lo critica?
circa 13 anni fa
Sacco, forse mi hai frainteso. Sui cinque papabili del Pd ho già detto quali sono le mie preferenze (Benicchi, Zazzaretta) e perchè.
Quello che volevo invece sottolineare è che il Pd è bloccato da fazioni opposte e non riesce a scegliere, quindi si affiderebbe ben volentieri a primarie di coalizione per designare il candidato (ad esempio due del Pd equivalenti, come dici tu, e uno dei partiti minori per figura).
Perchè sceglierne uno per il Pd attualmente vorrebbe dire spaccarsi esattamente a metà. Certo che c’è l’influenza senese e qunt’altro, ma si sono infilati in un buco e non riescono ad uscirne. I diversi documenti parlano chiaro.
Anche i così detti “rottamatori” sono ad un bivio: o forzano le decisioni o si accodano.
circa 13 anni fa
Su tale posizione che dici tu del PD non sarei molto d’accordo.Intanto credo che il PD da come è composto e dalle istanze che ne promanano, non viva l’aspettativa che le castagne dal fuoco gliele possa togliere Rifondazione.Anzi,immagino che ne senta quasi un fastidio e preferisca neanche tanto velatamente che se ne stia in disparte.Ed in questo Rifondazione lo asseconda,purtroppo !Per il discorso delle primarie a Chiusi ritengo che ci sia il rischio che le stesse possano sovraintendere ad un confronto mascheratamente democratico ma che in realtà possa essere un bluff, in quanto i due probabili candidati che attualmente potrebbero essere sulla linea di partenza assolvono ambedue-ma è un mio parere e non pretendo che sia la verità- alla stessa linea e funzione che è quella della conservazione degli esistenti equilibri.Messi l’uno in alterntiva all’altro non rappresentano il nuovo.Tutt’altro.In tale operazione c’è contenuto tutto il segno e la forza di uno solo degli schieramenti,che appartiene poco alla realtà chiusina, ma che invece è segnato dalle decisioni centrali.Far apparire ” uomini- contro”, mentre se ne affermerà uno qualunque dei due che non potrà rappresentare il nuovo: l’uno la continuità e l’altro il deja vu.Naturalmente è’ solo un mio parere questo,ma avrei preferito altri,ed i nomi ci sarebbero stati, anche affidabili e ti dico che pur non essendo un iscritto li avrei votati non turandomi il naso.Credo che io abbia perso anche questa volta.Sono 20 anni che continuo a perdere, ma se il vincere è rappresentato da quanto si profila, preferisco perdere.e non mi si dica che tale condizione è come quella di ”colui che si tagliò qualcosa per far dispetto alla moglie….”se no non si capisce nulla di quanto passa dentro Chiusi e delle speranze inevitabilmente frustrate alle quali la gente è destinata così restando le cose..Voglio però essere possiblista e sperare che in fondo al tunnel brilli qualche luce. ma la condizione è una:aria nuova !!
circa 13 anni fa
per me la decisione di rifondazione è una luce nel nulla o se si vuole del tutto già deciso, è la dimostrazione che si può dire no al contentino di una poltrona grande o piccola per rimanere coerenti con le proprie affermazioni, con la volontà di stare veramente dalla parte dei cittadini, speriamo che la defezione di rifondazione sia una malattia contagiosa e altamente virulenta.
circa 13 anni fa
Le valutazioni di Rifondazione sono quelle di tante persone che hanno capito da tempo che il Pd paralizzato dalle diverse fazioni spera che ci sia qualcuno che gli tolga le castagne dal fuoco.
Anche il discorso delle primarie sta tornando fuori perchè il Pd non è in grado di scegliersi il suo candidato e allora con le primarie di coalizione se ne lava le mani. Malgrado avessero detto che avrebbero presentato un solo candidto per le primarie di coalizione.
Quando non c’è chiarezza è ovvio che le faccende si ingarbuglino.
circa 13 anni fa
Evidentemente c’era da aspettarselo ad aver ascoltato ciò che aveva detto un esponente di rifondazione alla saletta del Teatro in occasione dell’assemblea di Prima Pagina. Può essere contrassegnata come un significato di forza ma anche di debolezza una tale posizione e si può guardare da entrambi i lati. Certo è che per quanto vedo i problemi arrivano in superficie e purtroppo sono sempre quelli che marcano la disunità, ma non si può essere chiamati alle alleanze se non si condivide una linea comportamentale. Dovrebbe essere stato stilato un codice prima a cui attenersi con SEL e di SEL e non trovarsi a manifestare il proprio dissenso al momento che si determinino i giuochi.In tal modo si dà spazio a coloro che inseguono prebende(da ogni dove e da tutti i partiti ben inteso) e si mortificano possibili alleanze che avrebbero potuto contrassegnare una opposizione più marcata e decisa di quanto c’è stata ed immagino-me lo si per metta, ma non è mai detto del resto – che si sta profilando.Attendo sempre fiducioso,ma spesso l’attesa di questi tempi partorisce il nulla, proprio negli spazi in cui dovrebbe essere maggiormente concentrata la forza che stà alla vera sinistra.Forse è più un segno di debolezza che di forza…..e la gente non ha bisogno sentire debolezza dentro a chi dovrebbe difenderla, ma il contrario.