di Luciano Fiorani

Dopo il Corriere ecco La Nazione. A firma Massimo Montebove (giornalista a distanza) è uscito oggi un articolo pro Stefano Scaramelli pieno di imprecisioni ed è Gisella Zazaretta a sottolinearle. Nell’articolo si può leggere: “In casa democratica, la maggioranza degli iscritti e dei dirigenti ha indicato da tempo nel giovane assessore Stefano Scaramenlli il candidato a sindaco ideale anche se si attende la decisione ufficiale del partito e l’eventuale indizione di primarie.” La Zazzaretta smentisce nel modo più assoluto: “Non c’è nessun candidato del Pd. Così come nessuna indicazione è venuta dal gruppo dirigente. Ci sono stati alcuni iscritti che nelle assemblee hanno fatto il nome di Scaramelli ma non si è certo trattato di una conta. Allo stato attuale non è escluso che possa uscire un nome nuovo che metta d’accordo tutti”.

L’articolo prosegue, “La minoranza interna non rinuncia comunque alla possibilità (molto teorica) di presentare un prprio candidato, ma i consensi e i numeri oggi indicano soltanto Scaramelli”. Gisella Zazzaretta puntualizza ancora:”All’interno del gruppo dirigente non esiste una maggioranza e una minoranza tanto che il documento ufficiale del partito ha raccolto la metà esatta dei voti (11 a favore e 11 astenuti). Ci siamo astenuti per non creare ulteriori difficoltà, ma oggi non c’è accordo sul documento con cui il Pd si presenta al tavolo della coalizione e men che meno sul nome o sui nomi dei candidati. Quindi non c’è da ratificare un bel nulla è tutto ancora da decidere”.

Nel pezzo si da poi per scontato il patto di ferro Pd-Sel e quanto a Rifondazione sostiene che “alla fine della fiera, dovrà adeguarsi se non vuole trovarsi fuori dalla coalizione”. Poi la novità: “Premono per entrare invece Socciarello e Annulli (della Lista per Chiusi) che dopo l’incontro con Bardini e Castellano hanno annunciato voto favorevole al bilancio. Un passo che preclude (forse il giornalista voleva dire agevola, avvicina, favorisce…) ad un’intesa in vista delle prossime amministrative”.

Se si eccettua il voto favorevole al bilancio dei due “convertiti” notizie nell’articolo non ce ne sono. Auspici, forse. Tant’è che quelli de La Nazione si son guardati bene dal richiamare il pezzo nelle locandine.