di Maria Letizia Ceccuzzi

E’ stato piacevole per me giovedì sera. E’ stato come partecipare di nuovo ad una riunione studentesca. Così mi sono sentita.

Il comprensibile educato impaccio iniziale, persone normali, pochi politici fortunatamente. Non mi è dispiaciuto per niente aver fatto il sacrificio di uscire di casa dopo cena in inverno, nonostante la mia pigrizia.

Servono questi incontri, anche per riappropriarci del rapporto umano nel confronto. E’ un aspetto diverso, che forse non a tutti interesserà, ma vedersi in faccia a volte fa bene, sdrammatizza e ci fa prendere meno sul serio. Ho ascoltato e non sono intervenuta, un po’ per imbarazzo, nonostante conoscessi tutti.

Al di la della politica contingente e spicciola, del PD, di Sel e di Rifondazione, del “lista civica o no”, quello che realmente mi ha interessato è stato che il costituito Comitato, tra i propri obiettivi si è posto “il controllo” (richiamato anche da Luciano Fiorani nell’articolo https://www.chiusinews.it/?p=10532). Trovare altre persone che la pensano come me, sotto quest’aspetto, mi conforta non poco.

Ho sempre pensato che chi è eletto ad amministrare la cosa pubblica sia un dipendente dei propri amministrati. Non riceve un assegno in bianco da spendere come vuole, ma una delega e nemmeno tanto ampia. A Chiusi per anni l’imperativo è stato: non disturbate il manovratore! E sembrava che alla maggioranza delle persone stesse bene. Molto frustrante. La cosa strana è che questa politica del “mi potrete giudicare solo al termine del mio mandato”, era sostenuta strenuamente anche da molti di quelli che oggi ascolto infervorarsi nel sostenere la tesi opposta, e peggio, che vedo scandalizzarsi per come sono andate le cose fin’ora. Mah!

Spero veramente che le cose cambino e che un gruppo di cittadini, pochi o molti, faccia capire a chi sarà eletto che, siccome gestisce le cose di tutti, è sottoposto costantemente alle critiche, al controllo di tutti ed è chiamato al confronto con tutti.

Mi piacerebbe che altri incontri fossero programmati, anche per approfondire meglio alcuni aspetti (come l’interessantissimo intervento di Paolo Scattoni sull’urbanistica di Chiusi e sul Piano Strutturale). La primavera si avvicina, vogliamo provare ad uscire dal letargo prima che ci murino l’uscita della tana?