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Il Nobile in anteprima. Convince il riserva 2007 della fattoria Talosa
Come promesso, inizio col dare il mio contributo a questa nuova rubrica dedicata al mondo del vino.
L’idea di condividere con altri la gioia di bere una buona bottiglia di vino, è sicuramente accattivante, soprattutto se saprò darvi buoni consigli; a tal proposito, visto che le bottiglie proposte saranno indicate solo perché ritenute meritevoli, senza fini di lucro, vorrei che, se dopo la mia indicazione, qualcuno assaggerà il vino, potesse confermare o meno, la mia valutazione.
La settimana passata è stata dedicata alle anteprime delle nuove annate delle grandi D.O.C.G. toscane: Vernaccia di San Gimignano, Nobile di Montepulciano, Chianti Classico e Brunello di Montalcino. Inizierò a parlarvi dell’anteprima a noi più vicina, cioè quella del Nobile. L’annata presentata è la 2008 più la Riserva 2007.
La vendemmia 2008 è stata considerata, dai giornalisti presenti, non eccezionale, ma io non condivido affatto tale valutazione. Ho degustato, complessivamente, 40 bottiglie e devo dire che , salvo rarissimi casi, ho trovato vini assolutamente piacevoli e molto appaganti. L’aspetto più interessante ha riguardato soprattutto i profumi, netti, delicati, puliti (il termine indica l’assenza di imperfezioni come bretanomices, riduzioni e altre sgradevoli puzze), con dei bellissimi floreali tipici come la viola e in alcuni casi il geranio e la rosa. Notevole anche il riconoscimento dei fruttati; dalla mora, alla ciliegia, all’amarena e alla prugna (tipica del Sangiovese). Indubbiamente, in bocca, i vini non hanno la potenza del 2007, ma ritengo che l’eccezione sia stata in quell’annata, in quanto un Nobile base non necessariamente deve essere un vino potentissimo, ma espressione della delicatezza tipica del Sangiovese.
Detto questo, il gusto rimane delicato, con una sensazione di morbidezza e alcolicità ben equilibrata dagli acidi e dai sali minerali. I vini risultano, generalmente tannici, ma questo è logico vista la giovane età. I grandi nomi, non hanno deluso, da Poliziano a Boscarelli, da Bindella a Valdipiatta, dalle Berne ad Avignonesi, dai Tenimenti Angelini a Nottola, ma l’azienda che mi ha colpito maggiormente è stata Talosa, sia con l’annata 2008 che con la Riserva 2007.
Vi parlerò proprio di questo vino, che si presenta rosso rubino brillantissimo, con trasparenze tipiche del Sangiovese (il vino è un Sangiovese in purezza); la lacrimazione è lenta, composta da archetti fitti, che ci indicano una predominanza dell’alcolicità sulla polialcolicità (il vino risulta, ad oggi, più alcolico che morbido). I profumi sono ampi e franchi, con riconoscimenti floreali di viola e rosa, fruttati di mora e ciliegia con chiusura dolce di vaniglia e cioccolato. In bocca, il vino, è caldo (sensazione data dagli alcoli), morbido, con spiccata tannicità e giusta acidità.
Giustamente sapido, ha ancora una predominanza delle parti dure, che si equilibreranno con l’affinamento in bottiglia, ma che ci garantiranno una longevità almeno di 8/10 anni. Lunga persistenza gusto-olfattiva e grande armonia nelle sue parti; un ottimo prodotto, che ci da il senso del nuovo corso dell’azienda. Il vino si merita un bel 90/100. Il prezzo dovrebbe aggirarsi sui 18/20€, molto interessante per una riserva, se vi capita assaggiatelo e fatemi sapere e…SALUTE A TUTTI.
Stampa l'articolo | Questo articolo è stato pubblicato da lucianofiorani il 23 febbraio 2011 alle 00:03, ed è archiviato come CULTURA, ECONOMIA. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso RSS 2.0. Sia i commenti sia i ping sono disattivati. |
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circa 14 anni fa
La sequenza delle 40 bottiglie è interessante: a quale numero di bottiglia è apparso il geranio e a quale “il campo”?
Scherzi a parte, non sono un intenditore e preferisco i vini giovani. Se mi capiterà di “svacantare” un paio di bottiglie di quelle segnalate, non mancherò di farti conoscere la mia opinione.
circa 14 anni fa
Mi hai fatto venire sete. Lo proverò senza ombra di dubbio.
circa 14 anni fa
Dopo 40 bottiglie ci credo che sentivi il profumo del geranio; io oltre al profumo avrei visto anche la “coccia” del geranio dentro al bicchiere…