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Partito Democratico ma anche no?
Il 18 febbraio il sito web della federazione provinciale del PD di Siena ha ripubblicato l‘articolo di Paolo Giglioni: Ulisse e le sirene.
L’ho visto il giorno seguente e mi sono permesso di commentarlo, opzione consentita. Mi sembrava giusto che un articolo molto discusso potesse essere adeguatamente contestualizzato e così ho inviato il mio stesso commento a quell’articolo. Ho aspettato sino a lunedi 21, ma il mio era sempre in “attesa di moderazione”. Ho pensato che non fosse gradito per un tono eccessivo fra il polemico e l’ironico. Ho così inviato un secondo commento per inquadrare il contesto, dal mio punto di vista ovviamente. Anche questo secondo, però, non è stato pubblicato. Lo offro all’attenzione dei lettori di Chiusinews per una valutazione:
“Essendo fra coloro che nel maggio scorso hanno lanciato il blog Chiusinews.it non può farmi che piacere che il sito della federazione del PD di Siena abbia ripubblicato l’articolo di Paolo Giglioni a noi inizialmente destinato. Si tratta dell’ultimo intervento del segretario dell’unione comunale del PD di Chiusi. E’ un piacere, soprattutto dopo che sono stato minacciato di denuncia come “editore” e “direttore” di Chiusinews (sic!) da parte di un importante esponente del partito.
Come militante tesserato PD debbo però esprimere qualche dubbio. L’intervento di Paolo Giglioni è stato pubblicato fuori contesto e non so quanti lettori delle news abbiano capito la reale situazione che il partito sta attraversando a Chiusi. Com’è possibile che Giglioni si rifiuti di rispondere alle sollecitazioni al dibattito? Sostiene che queste sollecitazioni sono strumentali, perché finalizzate a migliorare le statistiche del blog, che per altro non contiene pubblicità, è gestito da volontari e quindi non ne ha proprio bisogno. Con un improbabile spagnolismo (intiende?) ci dice che lui stacca la spina al dibattito perché è l’ora del confronto con i partiti della coalizione. Sulla base di cosa? Di un documento che nell’assemblea comunale ha ottenuto 11 voti su 22. Il partito è o no democratico? Entiende? (Capito?).
Pubblicare l’articolo di Giglioni senza i commenti che l’hanno accompagnato (vi ho inviato il mio sabato, ma non è stato pubblicato) non dà conto delle opinioni diverse che anche dentro il partito sono emerse. Una delega, quella che pretende Giglioni, che pare quindi, come minimo, assai dubbia e che quindi dovrebbe essere a maggior ragione accompagnata dal dibattito dei tesserati, dei simpatizzanti e degli elettori del PD”.
Paolo Scattoni
Stampa l'articolo | Questo articolo è stato pubblicato da Paolo Scattoni il 23 febbraio 2011 alle 00:04, ed è archiviato come POLITICA. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso RSS 2.0. Sia i commenti sia i ping sono disattivati. |
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circa 13 anni fa
Quando io dicevo, -ma come me la pensano anche tanti altri – che è la pasta che proviene da una ”fusione a freddo” che non va e che non tiene,dico cose reali.Le discrasie fra le fazioni diverse s’innescano in un contesto fatto di incapacità politica a governare i processi, a gestire una composita massa umana che ha concezioni diverse e finalità diverse.E’ una ”miscela esplosiva” che non fa altro che fornire ostacoli a quella che dovrebbe essere una riscossa da parte della gente di sinistra sulla via di superamento del berlusconismo e della crisi economica.Ed ancora ci stanno sguazzando dentro, comunicando all’esterno tutta l’ impotenza come sinistra a superare i problemi seri che sia il centro sia la periferia ha.Il problema non è il segretario locale, il problema è alla radice e purtroppo c’è anche chi dice che è un partito giovane e che cambierà.La gente comune spesso è più avanti di detti politici, ma dovrebbe imparare che se non interviene organizzandosi sul piano della politica le cose resteranno come sono, anzi peggioreranno solo.
circa 13 anni fa
A Chiusi sì, ma a a Napoli non c’era Giglioni… Eppure abbiamo visto come è andata…
circa 13 anni fa
Il problema è Giglioni e larga parte del Pd.
circa 13 anni fa
Caro Paolo, ma l’hai visto che anche nel Pd di Chiusi qualcuno si è reso conto alla fine che c’è poco da fare? La metà del gruppo dirigente si è autospeso dagli incarichi perché “non è stato possibile discutere liberamente”.
Vedi http://www.primapaginachiusi.it
Un passo che avrebbero dovuto fare prima, secondo me, ma comunque significativo, che conferma quanto ho affermato poc’anzi.
circa 13 anni fa
Proprio per quelle vicende e per come il partito le stava gestendo, oltre che per la scarsa possibilità di discuterle io lasciai prima l’incarico di segretario (1980) e poi, nel 1985 la tessera. Provai a battermi all’interno del Pci, ma siccome ero sempre in minoranza e capii che c’era poco da fare dissi arrivederci e grazie.
Se qualcuno del Pd avesse fatto oggi la stessa cosa non saremmmo forse a questo punto. E chi non se ne va in certe situazioni si rende complice. Io non volli essere complice di niente.
circa 13 anni fa
Su questo ognuno ha ovviamente le proprie idee. Se da qualche parte è possibile fare politica innovativa, può esserlo anche da altre. Purtroppo a Chiusi si sconta una struttura di partito che recupera tutti gli aspetti negativi del vecchio PCI dimenticandosi i positivi. D’altra parte anche ai tempi di cui oggi si magnificano le sorti (anche in quelli in cui militavi tu Marco Lorenzoni) le cose non erano proprio limpide. Te lo posso assicurare io che ho condotto una ricerca estensiva sulle vicende urbanistiche di questo comune. Da quello che mi pare di percepire le cose non cambieranno neanche questa volta. Mi dovrò rifugiare di nuovo nell’osservazione del fenomeno. D’altra parte è il mio mestiere e dal punto di vista “accademico” la materia si fa sempre più interessante.
circa 13 anni fa
Concordo in pieno con Marco (Lorenzoni).
Nello specifico di Chiusi c’è poi una fazione che che incarna l’arrivismo, l’affarismo e la demagogia a tal punto che obbiettivamente è l’ostacolo maggiore per il rinnovamento della poltica e della città.
Per certi versi questa miscela è peggio del berlusconismo o, nel migliore dei casi, la versione chianina del berlusconismo.
circa 13 anni fa
Il congresso ribattezzato election day, con candidato unico alla segreteria lo ha inventato il pd , non i partiti che c’erano prima…
E poi ciò che sta succedendo a Chiusi, come ho scritto più volte e come si può verificare dalle cronache di primapagina e dei quotdiani e dei giornali della rete Cronache Italiane, , è un film già visto… A Chiusi sta succedendo quello che è successo a Pienza, a Panicale, ad Orvieto, a Castiglione del Lago, a Montepulciano, ma mi pare anche a Milano, a Bologna, a Città di Castello, a Todi, a Ravenna, a Trento, a Modica (che dista 2000 km da Trento)… Da qualche parte il pd è riuscito comunque a cavarsela, da qualche parte no…
Se fosse un problema di Chiusi e di Giglioni sarebbe poca cosa, in fondo. Purtroppo il problema è più generale e riguarda secondo me la natura, le caratteristiche, il personale politico, l’ideologia di fondo (o la filosofia), i riferimenti culturali e sociali del Pd… E a Chiusi dovremmo tutti – Pd compreso – prendere atto che dal Pd, così com’è non ci si può aspettare più niente di positivo… In futuro, magari dopo una scoppola elettorale, chissà..
circa 13 anni fa
Si certo, ma oggi siamo lontani dai ritmi blandi degli anni ’60 e anche degli anni ’90; certe sintesi e le successive azioni vanno compiute con rapidità per non rischiare un costante ritardo. Di questi tempi stare sul mercato per molte aziende è difficile, ci sono rapidi cambiamenti di sfondo e gli adeguamenti di strumenti e strategie richiedono un surplus di investimenti e di energie umane. Se il Pd impiega troppo tempo per compiere, non solo i processi strutturali di fusione delle sue eterogenee componenti ma anche le sintesi quotidiane, rischierà di essere sempre in controtempo. Oggi la stessa domanda – con diversa declinazione – va posta sia per Chiusi che a livello nazionale: quale visione della società viene proposta? Per fare un esempio io personalmente vedo una corposa presenza pubblica, minore ricchezza complessiva – ma più distribuita – e meno consumismo (abbiamo bisogno di molto meno rispetto a quanto abbiamo); un grande progetto di ottimizzazione energetica e un maggiore sfruttamento delle nostre specificità, sia come volano economico che per una qualità della vita meno spersonalizzata. Al di là di questo, una Sinistra dovrebbe almeno avere un’idea del mondo diversa da quella di Berlusconi, non solo una sua versione “light”. Senza un’identità e un progetto forte, la destra potrà solo tramontare per esaurito compito storico.
circa 13 anni fa
Risposta a Lorenzoni: Io spero che sia un problema locale per il semplice fatto che se la situazione di Chiusi dovesse essere genralizzata Berluconi non ce lo leviamo più di torno. Infatti a mio avviso per un tale obiettivo non c’è strada che non passi per il maggiore partito del centrosinistra.
Il rinnovo degli organi di direzione (dalla federazione di Siena ai circoli) soffre dell’accordo fatto a livello provinciale fra le diverse componenti uscite dalle primarie (Bersani, Franceschini, Marino). Non è pensabile che liste uniche concepite al centro possano offrire il meglio. Negli anni ’60 il politologo americano di nome Charles Lindblom scrisse un libro intitolato “L’intelligenza della democrazia”: è dall’interazione e dalla gestione dei conflitti che emerge l’innovazione. Se invece si sopisce tutto, ci si illude soltanto di aver risolto i problemi.
circa 13 anni fa
Ho visto il sito PD Siena. Ho notato come la sua gestione sia molto orientata alla comunicazione di messaggi verso l’ esterno. Credo ci vorrà del tempo per superare la mentalità di partito “missionario” a quella da partito “strumento per governare insieme i processi politici e risolvere i problemi”. Ma non dobbiamo secondo me disperare… ci vuole tempo e tenacia.
circa 13 anni fa
Il problema è Giglioni o… il Pd?
circa 13 anni fa
Chapeau!