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Rottami e rottamatori
In merito alla questione dei rottamatori cinquantenni proposta da Chiara Cardaioli vorrrei dire che non me ne importa nulla di essere un rottame od un rottamatore. Vorrei solo si rispondesse alle domande di merito poste: sulla vicenda del rilancio e dello sviluppo economico si ritiene valido puntare su Querce al Pino e prevedere una massiccia edificazione in quel territorio, tra
l’altro, piuttosto di pregio? Si ritiene questo in linea con l’idea di sviluppo commerciale di Chiusi Scalo?
Si ritiene democratico e trasparente il metodo decisionale che porta alla comunicazione delle scelte fatte quando sono già avvenute? ecc. ecc.
Pregasi rileggere il contributo e i contenuti ormai noti sulla base dei quali non si trova accordo nè possibilità di confronto con una metà circa dei dirigenti il PD.
Stampa l'articolo | Questo articolo è stato pubblicato da Paolo Scattoni il 28 febbraio 2011 alle 00:05, ed è archiviato come CRONACA, POLITICA. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso RSS 2.0. Sia i commenti sia i ping sono disattivati. |
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circa 13 anni fa
Forse sono lobotomizzato dalle mie attività quotidiane di esegesi dei testi, ma a mio avviso l’intervento che è stato citato poco fa è scritto in un linguaggio sopraffino e molto acuto. Espressioni che appaiono chiarissime e inequivocabili vengono subito indebolite dalla frase che le segue immediatamente.
Mi spiego meglio. La frase “posi fin dall’ inizio la pregiudiziale del fatto che un potenziale sviluppo di quell’area non prevedesse nuova espansione commerciale CHE ANDASSE IN CONTRASTO CON IL LAVORO CHE STAVO SVOLGENDO DA ASSESSORE A SOSTEGNO DEL CENTRO COMMERCIALE NATURALE E DEL CENTRO STORICO” lascia senz’altro intuire che il potenziale sviluppo dell’area potrebbe benissimo prevedere un’ espansione non commerciale, a patto che essa non vada in contrasto con le esigenze del centro commerciale naturale e del centro storico.
E infatti poco dopo si dice che “discorso a parte merita il ragionamento rispetto alla potenziale espansione artigianale ed industriale vicino al casello autostradale”, fatto salvo che l’acquisizione del centro carni ha cambiato le carte in gioco “rendendo di fatto inutile e inopportuno ipotizzare oggi nuove espansioni in nuove aree COSI’ COME IPOTIZZATE NEL 2009”. Ovvero questo lascerebbe intendere che si può pensare ad una potenziale espansione artigianale ed industriale vicino al casello autostradale, ma in maniera diversa rispetto alle ipotesi avanzate nel 2009.
Ripeto, forse sono io che interpreto male i passaggi del testo, ma i nessi logici insiti nella sintassi che è stata utilizzata mi sembrano piuttosto chiari.
circa 13 anni fa
Provvedi risponderà se lo ritiene opportuno.
Per quanto mi riguarda, quello che ha detto l’assessore Scaramelli. non è solo chiarissimo ma ampiamente condivisibile.
circa 13 anni fa
PER PROVVEDI :
ho fatto un copia ed incolla della parte di articolo, scritto da stefano scaramelli, in merito alla sua posizione sulla questione querce al pino, pubblicato a pagina 7 di questo blog.
Come fai a scrivere ciò che hai scritto?
…Stralcio articolo di scaramelli…..
“”" Personalmente, quale assessore alle attività produttive, commercio ed opere pubbliche, posi fin dall’ inizio la pregiudiziale del fatto che un potenziale sviluppo di quell’area non prevedesse nuova espansione COMMERCIALE che andasse in contrasto con il lavoro che stavo svolgendo da assessore a sostegno del centro commerciale naturale e del centro storico. In riferimento a tale tema tutt’ora sono di questo avviso come di recente detto in assemblea pubblica, e dichiarato al quotidiano la Nazione ed a TeleIdea in una intervista.
Discorso a parte merita il ragionamento rispetto alla potenziale espansione ARTIGIANALE ed INDUSTRIALE vicino al casello autostradale. Nel corso del 2010, la divenuta in possesso dell’amministrazione comunale del centro carni, con i suoi 278 mila metri cubi potenziali, HA CAMBIATO le carte in gioco, rendendo di fatto INUTILE e INOPPORTUNO ipotizzare oggi nuove espansioni in nuove aree così come ipotizzate nel 2009.”"
cosa dovrebbe dire in più? vietare la vendita di mattoni nel comune di chiusi?
circa 13 anni fa
Vorrei fare una precisazione: su questo blog l’assessore Scaramelli si è detto contrario ad espansione commerciali a Querce al Pino, non ad espansioni in generale.
circa 13 anni fa
Chiara Cardaioli, da persona che si dice impreparata politicamente e con la mente sgombra da condizionamenti passati, potrebbe avere ragione sulla necessità di un cambio di prospettiva di osservazione. Ma la cosa, da sola, non servirebbe a cambiare la sostanza dei giudizi perché ormai è chiaro che si valuta per partito preso. Io ho avuto modo di parlare con persone appartenenti ad entrambi gli schieramenti e ciascuno racconta una propria versione dei fatti che, presa separatamente è, a suo modo, credibile. Io, in base alle mie esprienze politiche, mi sono fatto un’idea cercando di capire la credibilità delle persone, più che dei fatti raccontati. Ma chi non ha esperienza, e magari sente una sola versione, non si può fare un’idea obiettiva. L’unico modo per far capire come effettivamente stanno le cose, e per dimostrare un doveroso rispetto nei confronti dei cittadini, sarebbe quello di un contraddittorio pubblico tra i due schieramenti. Questo sarebbe anche il modo per dimostrare con i fatti che si crede nella partecipazione e la si vuole applicare e non solo teorizzare. Capito Ulisse? Ormai le dichiarazioni unilaterali sono solo di propaganda e non sono più credibili, ma servono solo a disorientare ancora di più l’opinione pubblica, a tutto vantaggio di chi è abituato a lavorare nell’ombra per raggiungere i propri scopi. Possibile che non avete capito che la gente è stufa di questi metodi?
circa 13 anni fa
@Luciano Fiorani: Cambiare prospettiva di osservazione dei fatti può aprire scenari diversi, non congetture. Cmq staremo a vedere
circa 13 anni fa
X Chiara (Cardaioli), si, come no, infatti Scaramelli chissà chi lo sostiene.
Invece di fare congetture perchè non si rimane ai fatti? Come mai il Gazzettino sponsorizzava l’assessore? Da che parte veniva quella pubblicazione? Scaramelli è contro gli insediamenti a Querce al Pino, ma il Pd non è dello stesso avviso, ma lui ha votato il documento del partito mica quello in cui si dice che Querce al Pino non s’ha da fare.
Comunque la questione di fondo per me rimane la discontinuità con l’attuale amministrazione e Scaramelli invece rappresenta l’assoluta continuità. Primarie o non primarie (ridicolo farle ora) il Pd deve scegliere se continuare come è stato fatto finora o cambiare decisamente strada. E’ su questo che verrà valutato, prima che sui nomi. E, come si dice da queste parti, i lazzi non son belli.
circa 13 anni fa
fa sempre piacere stare “chez Maxim (Jules Benixi)”
Mi pare però che Chiara abbia l’”ugne forti” come direbbe il Totò Merumeni di certo crepuscolarismo: mai chiamare in causa le donne, sono capaci di farci a polpette
circa 13 anni fa
@Massimo Giulio Benicchi: mi scuso se rispondo così tardi ma sono stata fuori tutta la giornata. Comincio dal fare delle premesse (e nel mettere le mani avanti ) : non sono stata io a introdurre su questo blog le definizioni di “rottamatori” e “da rottamare”; non sono iscritta al PD e capisco anche poco di politica, mi sto facendo delle idee leggendo anche questo blog.
Ad esempio il problema “Querce al pino” sul quale insistono tutti: gli “autosospesi” pare che non vogliano l’insediamento a Querce al Pino, SEL non lo vuole, l’Assessore Scaramelli, proprio su questo blog qualche settimana fa, ha scritto che non vuole l’espansione a Querce al Pino … benissimo, quindi? Perchè una “guerra” su questo?
Relativamente a quello che tu scrivi: “il metodo decisionale che porta alla comunicazione delle scelte fatte quando sono già avvenute”, se ti riferisci alla possibile candidatura a Sindaco di Scaramelli, posso dirti che mi sono fatta un’idea e cioè che sia proprio il vertice del Partito Democratico a non volere una candidatura Scaramelli, in quanto altrimenti, a livello locale, il PD lo avrebbe già potuto nominare. Dalle dinamiche delle ultime settimane, sembra quasi che sia Siena che voglia imporci un candidato, e che il temporeggiamento serva a far sì che si arrivi a fine marzo quando ormai non ci saranno più i tempi per le primarie e quindi per scegliere. Verrebbe da pensare che il vero “rottamatore” sia proprio Scaramelli che sta lottando contro i mulini a vento della politica senese che ha in mente di imporre un candidato a tavolino, e i presunti “rottamatori”, senza saperlo, avallano il gioco di palazzo.
circa 13 anni fa
Credo di avere sufficientemente compreso le ragioni degli autosospesi e anche dei “lealisti”. Alla fine, però, questa situazione a cosa dovrebbe portare? Quale sarà il risultato di questa prova di forza, se tale è?
circa 13 anni fa
Le differenze tra le due posizioni sono del tutto evidenti. Quello che si fa finta di non capire è che anche gli interessi sono profondamente diversi.
Il nuovo Piano strutturale è il maggior argomento di divaricazione insieme ad un modo nuovo di amministrare che tenga nella debita considerazione i cittadini di Chiusi.
Poi, naturalmente, ognuno farà le sue valutazioni, ma quello che è in ballo deve essere chiaro.