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I cittadini vanno ascoltati prima di redigere il Bilancio
Visto l’interessante dibattito che si è sviluppato intorno all’articolo di Niccolò Martinozzi sulle modalità di arrivare alla formazione ed all’approvazione del bilancio comunale, cito ad esempio: -…… Dopo le varie discussioni istituzionali e politiche, il bilancio può essere presentato (o spiegato) alla popolazione, magari non SOLTANTO con le impressioni e i commenti dell’amministrazione, ma anche con i punti di vista delle varie parti politiche,…..
Vorrei far presente, che nel documento sottoscritto “dai sedici”, quindi anche da me, presentato all’assemblea comunale PD del 2 febbraio (mi pare sia questa la data) tra le altre cose, era prevista l’adozione, dalla prossima amministrazione comunale, del bilancio partecipativo. Pertanto se riusciremo ad individuare un candidato a sindaco (spero veramente che sia presto) che riuscirà a raccogliere consenso, qualora venga eletto e tenga conto anche delle nostre indicazioni, la popolazione dovrebbe intervenire alla formazione del bilancio anche prima che questo venga definito.
Per chiarire, di seguito incollo parte del contributo al dibattito che avevo preparato per introdurre la discussione sull’argomento della partecipazione (secondo me, avrebbe potuto essere il primo punto del programma) durante i Forum.
Purtroppo tali forum non si sono più messi in atto e questo, come altro materiale riguardante altri spunti programmatici su vari argomenti del programma (turismo, energia,filiera corta, solidarietà, scuola e cultura ecc.) è in “sospensione” pure lui.
- TRASPARENZA E PARTECIPAZIONE
Valori essenziali da tutelare e da ottimizzare sono la democrazia e la partecipazione dei cittadini alle scelte che li riguardano. C’è la necessità di un rilancio forte della partecipazione dei cittadini alla cosa pubblica
La politica non è creare slogan mistificanti o menzogneri, né delegare a poche menti “illuminate” la soluzione dei problemi. La politica che vogliamo è confronto, partecipazione, apertura a contributi che provengono dalle realtà territoriali in cui viviamo e con cui vogliamo trovare soluzioni in maniera costruttiva e condivisa.
- Applicazione della democrazia partecipativa al bilancio di previsione.
Attraverso lo strumento del bilancio partecipativo i cittadini possono verificare che il budget di spesa comunale sia utilizzato nell’interesse reale della collettività, decidendo le priorità dell’azione amministrativa nel governo della città
Il Bilancio Partecipativo è un metodo di formazione del bilancio preventivo che richiede la partecipazione diretta dei cittadini alla redazione di specifici capitoli di spesa nei limiti di quanto appositamente stanziato dall’Amministrazione pubblica.
Le indicazioni dei cittadini relative ai bisogni prioritari da inserire nel Bilancio di Previsione del comune saranno rilevate consultando, con assemblee e schede di rilevazione, Associazioni, Sindacati, Consigli, Comitati, Forum o Gruppi di lavoro progettuale (tipo Agenda 21).
Il Comune, individuerà spazi pubblici da mettere a disposizione della cittadinanza per favorire la democrazia di base e la partecipazione alle attività del territorio.
Sarà indetta convocazione annuale di una assemblea popolare in occasione del dibattito sulla stesura del Bilancio preventivo e di quello consuntivo
Applicare la massima trasparenza dei conti pubblici, è requisito fondamentale di civiltà e di rispetto nei confronti dei cittadini che pagano le tasse.
Seguono altri spunti su:
- Partecipazione cittadina alle attività del consiglio comunale
- L’Ufficio relazioni con il pubblico
- Agenda 21 Locale
….che per motivi di spazio evito di aggiungere.
Stampa l'articolo | Questo articolo è stato pubblicato da lucianofiorani il 2 marzo 2011 alle 11:28, ed è archiviato come POLITICA. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso RSS 2.0. Sia i commenti sia i ping sono disattivati. |
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circa 13 anni fa
Hai ragione,scusami !
circa 13 anni fa
Niccolò (Martinozzi), è da poco che mi trovo a far politica attiva e faccio quello che riesco (non molto in realtà) pertanto non posso definirmi un politico navigato, ma ho diversi anni e non mi piacerebbe essere preso in giro; come me penso a Massimo Giulio Benicchi, a Gisella Zazzaretta, ad Elisa Leandri a Massimiliano Minotti, a Simone Agostinelli e potrei citare il nome di tutti gli altri.
Per cui, spero di non sbagliarmi, ma se non avessi fiducia nei miei compagni di viaggio, sarei già sceso dal tram
circa 13 anni fa
Massimo Giulio (Benicchi) ,se rispondo bene a tutte le domande che cosa vinco?
Esami di maturità(scolastica) li ho fatti nel lontano 1978 !
circa 13 anni fa
Carlo (Giulietti),ti conosco e credo in quello che dici,ma per gli altri?
circa 13 anni fa
Niccolò(Martinozzi), mi scuso se ti rispondo con tanto ritardo, ma ero fuori Chiusi.
Premesso che i sedici che hanno sottoscritto il documento si sono ritrovati, non su un candidato, ma su un’idea di città e soprattutto sul modo di amministrarla e nessuna decisione è stata presa sui nomi, secondo noi, chiunque sarà il candidato è sul portare avanti questa idea che dovrà operare, che si chiami Marco o Agrippina. Altra idea condivisa è che più che su una persona dovremmo puntare su una squadra, di persone giovani o meno giovani, uomini o donne, che si ritrovino sulle nostre posizioni di trasparenza e progettualità condivisa.
Se poi come dici tu prenderemo questo “schiaffo” (ho fiducia tu intenda politico, non di quelli che un tempo davano a chi dissentiva) spero solo che ne valga la pena, in quanto chi amministrerà il comune di Chiusi si dimostri in grado di farlo. Io non ho mai giudicato le persone sul colore politico ma sul loro operato.
circa 13 anni fa
C’è un terreno di confronto. Andiamo avanti. Bilancio partecipativo?
circa 13 anni fa
Ma ,guarda io sono propio per non costruire nulla che non serva,sono per il recupero dei beni esistenti,in particolar modo la Fornace,sono per il recupero degli ex dormitori ferroviari che sono diventati una scandalo, e perdipiù in mezzo al paese, sono per proporre al CAP Siena di trasformare i loro capannoni in residenze civili e per far spostare lo stesso CAP Siena o negli stabilimenti NIGI o TORRINI.Riguardo o Querce al Pino,l’unica cosa che si deve fare è costringere la Provincia a fare una rotonda,quella si che sarebbe utile e meno pericolosa di come è ora quell’incrocio.
Tutte idee che INSIEME potremmo realizzare.L’unica cosa che manca è la volontà.
Toglietevi di torno le PAURE che avete.Toglietevi di torno i mestieranti.
circa 13 anni fa
Caro Niccolò Martinozzi, te la senti di inserire il bilancio partecipativo e la revisione del Piano strutturale con la eliminazione del cemento su Querce al Pino in un tuo programma elettorale?
circa 13 anni fa
Carlo (Giulietti), quando uno dei Sedici era Sindaco, non gli passò neanche nella contraccassa del cervello di condividere il bilancio nè con l’opposizione nè con i cittadini nè con la base del suo partito.
Se riproponendolo cercate di farlo passare per “Il NUOVO” o per “Il CAMBIAMENTO” secondo tanti, PRENDERETE UNO SCHIAFFO, che la metà vi basterà. E’ come se il PD alle prossime elezioni presentasse la BINDI o FRANCESCHINI, sarebbe come sparare su uno che C . . A.
Qualche cavolatina l’ha fatta anche Lui (ubicazione dei depuratori alle Torri, vendita di tutte le sedi scolastiche, 4/5 anni per il rifacimento della pavimentazione del centro storico che si sta sbriciolando, tenso strutture varie e mai sfruttate, copertura della fornace ai Forti, dischi volanti, orrendi, disseminati in ogni dove, eccetera ecc. ecc.)
Ma ,su circa trecento iscritti, e speriamo per Voi, 2.000 che Vi hanno dato il voto, possibile non riusciate a trovare un candidato,credibile bravo e intelligente come i tre che volete imporre a tutti i costi?