di Luciano Fiorani

La coalizione di centrosinistra è ormai appesa a un filo, questo ha affermato Maurizio Patrizi, esponente di spicco del circolo di Sinistra Ecologia e Libertà nella trasmissione di Teleidea dedicata alle elezioni amministrative della nostra città. Secondo Patrizi la situazione è molto confusa e non si capisce con quale PD si debba parlare. E anche per quanto riguarda i programmi si è ancora praticamente a zero, mentre sul candidato, Sel esclude di appoggiare un componente delle ultime giunte (sia Ceccobao che Ciarini) puntando decisamente sulla discontinuità. Difficile non rilevare il riferimento ai due duellanti del Pd (Marco Ciarini e Stefano Scaramelli). Un’altra questione che pare allo stato attuale di difficile soluzione è quella del Piano strutturale; secondo Sel non si deve intaccare nuovo terreno agricolo, incluso ovviamente Querce al Pino.

Su queste ultime questioni il segretario del Pd Giglioni non ha portato nessun nuovo elemento e per quanto riguarda Querce al Pino si è limitato a escludere insediamenti commerciali, ma nulla ha detto su possibili insediamenti di altro genere (produttivi o residenziali).

Sulle questioni interne al Pd il segretario non ha saputo andare oltre un generico appello all’unità. Ma su come arrivare alla designazione del candidato, sulle primarie richieste da un centinaio di iscritti e sui problemi posti dai “rinnovatori” non ha fornito nessuna chiara indicazione.

Gliatta, per il Pdl ha detto chiaramente che l’appoggio del suo partito andrà alla Lista Fiorini, che a questo punto si configura come la vera e propria li sta di centrodestra.

Per Rifondazione è intervenuto il segretario provionciale Checcuzzi che non ha aggiunto nulla di significativo alle posizioni già espresse dal circolo locale, ossia confrono pubblico o strade separate.

Due notazioni sulla trasmissione: sono state proposte diverse interviste di cittadini di Chiusi ed è stato un coro di “andiamo sempre peggio”. La conduttrice ha provato più volte a chiedere il perchè di un clima di questo tipo ad appena tre anni da un vero e proprio plebiscito per Ceccobao. Ma nessuno le ha saputo (o voluto?) rispondere.

Per la presentazione delle elezioni chiusine, in avvio di trasmissione, sono state usate le immagini di due film, uno dei quali  “I cento passi”. Mi è parso francamente un po’ forte come accostamento, malgrado la disastrata situazione che viviamo a Chiusi.