Solo un altro blog targato WordPress…per riflettere sui fatti della città
Un messaggio d’amore oltre le mimose
Dopo aver ascoltato, e ancora i gruppi di lavoro sono impegnati in tal senso, gli amici-cittadini in una forma di “porta a porta” individuale e di categoria, il programma elettorale sara’ probabilmente presentato il giorno 26 marzo, sala san Francesco, in occasione di un’iniziativa “culturale”, gia’ inserita nel nostro progetto iniziale: Album della memoria: “I cittadini incontrano l’autore, attraverso il sentimento, il ricordo, la partecipazione”.
Desidero annunciare che stiamo offrendo una raccolta di poesie, fin dove e’ possibile, alle “donne” di Chiusi e non solo, per un augurio di serenita’ per un giorno “speciale” e, in particolare, per l’intero percorso di vita familiare e sociale, nella dignita’ personale e collettiva.
L’8 marzo è la giornata interamente dedicata alle donne per ricordare le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, le discriminazioni e le violenze cui esse sono ancora fatte oggetto in molte parti del mondo.
SORRISO DI DONNA
Sorridi donna
sorridi sempre alla vita
anche se lei non ti sorride
Sorridi agli amori finiti
sorridi ai tuoi dolori sorridi comunque
Il tuo sorriso sarà:
luce per il tuo cammino
faro per naviganti sperduti
Il tuo sorriso sarà:
un bacio di mamma
un battito d’ali
un raggio di sole per tutti.
DI FRESCA DONNA
Riversa in mezzo ai fiori
S’indovinava la stagione occulta
dall’ansia delle piogge notturne,
dal variar nei cieli delle nuvole,
ondose lievi culle;
ed ero morto.
Una città a mezz’aria sospesa
m’era ultimo esilio,
e mi chiamavano intorno
le soavi donne d’un tempo,
e la madre, fatta nuova dagli anni,
la dolce mano scegliendo dalle rose
con le più bianche mi cingeva il capo.
Fuori era notte
e gli astri seguivano precisi
ignoti cammini in curve d’oro
e le cose fatte fuggitive
mi traevano in angoli segreti
per dirmi di giardini spalancati
e del senso di vita;
ma a me doleva ultimo sorriso
di fresca donna riversa in mezzo ai fiori.
VOCE DI DONNA
Io nacqui sposa di te soldato.
So che a marce e a guerre
lunghe stagioni ti divelgon da me.
Curva sul focolare ad uno bragi,
sopra il tuo letto ho disteso un vessillo -
ma se ti penso all’addiaccio
piove sul mio corpo autunnale
come su un bosco tagliato.
Quando balena il cielo di settembre
e pare un’arma gigantesca sui monti,
salvie rosse mi sbocciano sul cuore;
Che tu mi chiami,
che tu mi usi
con la fiducia che dai alle cose,
come acqua che versi sulle mani
o lana che ti avvolgi intorno al petto.
Sono la scarna siepe del tuo orto
che sta muta a fiorire
sotto convogli di zingare stelle.
DONNA
Nel tuo esserci
l’incanto dell’essere,
La vita, tua storia,
segnata dal desiderio d’essere
semplicemente donna!
Nel tuo corpo ti porti,
come nessun altro,
il segreto della vita!
Nella tua storia
la macchia dell’indifferenza,
della discriminazione,
dell’oppressione…
in te l’amore più bello,
la bellezza più trasparente,
l’affetto più puro
che mi fa uomo!
MAMMA
Che sogno delizioso il ricordo di te
Dolcissima visione che rivive sempre in me
MAMMA! Che rimpianto ho sempre nel cuore,
ed un palpito di gioia
è come un eco di dolore,
che l’anima mi prende e mi dà nostalgia.
Oh dolce MAMMA
Le tue carezze sogno ancor
OH!… dolce MAMMA
Vorrei tornar come allora
Per ritrovare vicino a Te la felicità.
Rivedere il Tuo sorriso, che mi inteneriva il cor,
OH! Dolce MAMMA se un dì Ti ho fatto lacrimar.
OH! Dolce MAMMA, solo Tu sai perdonar,
e la vita ritorna,
ma pensando a Te
unico e solo amore, la vita e la felicità.
MIA SPLENDIDA MAMMA
Cerco un aiuto e trovo le tue mani
Cerco una parola e trovo le tue labbra
Cerco il sole e trovo il calore della vita
Cerco l’amore e trovo la tua anima
Cerco un tesoro e trovo te…
E a te… mia
splendida mamma…
Donna, madre, nonna meravigliosa…
Mille e mille sorrisi per farti stare bene
Mille e mille sogni da realizzare
Mille e mille abbracci per riscaldarti il cuore
Mille e mille baci per avvolgerti d’amore…
AD UNA DONNA BOSNIACA
Notte buia stella lontana
Chitarra assente
Vento arrochito
Per spogliare rami
Nudi di foglie e di lacrime
Canto il tuo dolore
Con voce di pianto,
vergine ferita,
umiliata,offesa
Non c’e’ notte più lunga
Ne’ buio più profondo
Che raccolga il tuo grido
Di donna, sola
a gridare aiuto
Nessuno ti sente
La voce si spegne
Nel ricordo
Della tua adolescenza
Di colomba
Ogni carezza
Un insulto:
mani straniere
ti spogliano
ad ogni brandello di carne
muore un sogno
i prati falciati
Si tingono di rosso
Ti agiti sempre meno
Come onda che si disperde
Come alba che si allontana
Oltre la morte,
oltre i silenzi a ricomporre la luce
Stampa l'articolo | Questo articolo è stato pubblicato da lucianofiorani il 8 marzo 2011 alle 00:41, ed è archiviato come CRONACA, CULTURA, POLITICA. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso RSS 2.0. Sia i commenti sia i ping sono disattivati. |
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