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Una storiella che dovrà pur finire
La storiella secondo cui, per avere servizi più decenti, l’unico modo, è mettere sotto pressione i lavoratori, comprimendone diritti e salari e, contemporaneamente, elargire a piene mani regalie e prelibati compensi a chi dirige, non sembra destinata a finire in tempi brevi. Lo schema non cambia di una virgola anche quando si tratta di imprese pubbliche, dove il “management”, il più delle volte, può solo vantare nel suo curriculum trascorsi politici, più o meno brillanti. L’ultimo caso, a noi vicino, è quello della Tiemme.
La nuova azienda pubblica dei trasporti su gomma, costituitasi il primo agosto, e in cui è confluito anche il ramo autobus di Lfi ha voluto subito mettere in chiaro i suoi programmi. Tagli ai diritti e agli stipendi dei lavoratori e aumenti per i dirigenti. Questo è quanto si sono sentiti proporre i sindacati fin dai primi incontri.. L’unico obbiettivo dell’azienda, denunciano i rappresentanti dei lavoratori, è quello di mettere le mani in tasca a chi lavora. Invece i famosi risparmi del nuovo piano di gestione, fanno sempre sapere i sindacati, sono stati già investiti nelle tasche dei dirigenti, molti dei quali ricoprono vari incarichi ed altri sono già in pensione. E si cita il caso Tra.in di Siena che, pochi giorni prima della fusione, avvenuta il primo di agosto, ha elargito premi ai quadri aziendali senza badare al nuovo raggruppamento e tanto meno ai tagli imposti dalla finanziaria. Insomma, è sempre la solita storia. Sacrifici per chi lavora e graziosi omaggi per chi dirige. E meno male che da queste parti al timone ci sono, da sempre, quelli che dicono di stare proprio dalla parte dei lavoratori!
Stampa l'articolo | Questo articolo è stato pubblicato da lucianofiorani il 14 agosto 2010 alle 12:46, ed è archiviato come POLITICA, SOCIALE. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso RSS 2.0. Sia i commenti sia i ping sono disattivati. |
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circa 14 anni fa
Oggi il Consiglio di Amministrazione della Tiemme, con il comunicato che di seguito riportiamo smentisce quanto dichiarato dal sindacato su possibili tagli agli stipendi e che la trattativa va avanti.
“Alcune delle notizie apparse oggi, venerdì 13 agosto, sono prive di fondamento. Nel passaggio dalle società madri (Atm Spa di Piombino, Lfi Spa di Arezzo, Rama Spa di Grosseto e Train Spa di Siena) a Tiemme non sono in discussione i contratti, gli stipendi e i posti di lavoro. Nessun lavoratore, infatti, ha perso un centesimo e, nella trattativa in corso per l’armonizzazione dei trattamenti, nessuno si vedrà decurtata la parte economica”.
“L’azienda continuerà a stare al tavolo con i sindacati per cercare di raggiungere le intese necessarie per fare un’azienda unica e forte, in grado di competere in un momento reso estremamente difficile dai tagli imposti al settore dalla legge Finanziaria varata dal Governo. Reputiamo infatti fondamentale costituire un fronte comune con gli enti locali e con gli stessi sindacati per tutelare i nostri servizi e fronteggiare nel migliore dei modi le forti ripercussioni che si avranno sul Tpl in seguito ai drastici tagli delle risorse decise dal Governo”