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Troviamo una strada diversa dall’adattarsi e dall’emarginarsi
Questa non è nè una critica, nè un atto di accusa, ma un’analisi della situazione in cui ci troviamo con, ovviamenente, un particolare riferimento a Chiusi.
Il “commercio” è un’attività sociale ed una fonte di benessere che è stata sempre, e sempre sarà, una parte importante delle attività umane, ed è anche un’attività sempre soggetta a variabili che ne influenzano il percorso, guerre e cambiamenti climatici sono due.
Oggi si è aggiunta la variabile del costo del greggio. In breve, è un’attività che è stata e sarà sempre molto precaria.
Il commercio, durante il passare dei secoli, ha subito molti cambiamenti, dallo scambio di merci o di lavori all’avvento delle monete. Ora, è chiaro che una moneta d’oro vale più di una di argento…e cosi via. Ad un certo punto sono state introdotte le banconote, pezzi di carta con su scritto un numero. Ed ecco che il valore delle “monete” da reale passa al fittizzio. Se un giornale vale 1 euro quanto potrà valere un pezzo di filigrana? Diciamo 5 euro. In breve, un pezzo di carta con su scritto 50, 100, 500 o quant’altro, rimarrà sempre un pezzo di carta con il valore reale che può avere un pezzo di carta con in più un “aggiunto” valore fittizzio.
Questo cambiamento nel commercio ha portato alla creazione di quello che viene chiamato “capitale” (faccio notare che c’è una differenza enorme, se pur sottile, fra “capitale” e “ricchezza”) con conseguente avvento del “capitalismo”. L’avvento della “banconota” ha reso il commercio ancora più precario. Ha innescato una spirale all’insù che arrivata, ad un certo punto, inevitabilmente crollerà, per poi riprendersi e… crollare di nuovo. Fino ad arrivare ai giorni nostri dove non sappiamo se e quando riprenderà la sua folle corsa.
Ora, capitalismo e socialismo sono due termini che non possono essere cogniugati e che, sopratutto, non DEVONO essere cogniugati. L’obbiettivo primario del PD è lo sviluppo del commercio (il centro commerciale di Quercialpino ed il nodo logistico, per esempio).
E’ un pò come se ci fosse una gara le cui regole inducono i concorrenti a prendere “stimolanti” (la ricerca di un sempre più alto profitto con conseguente estremo consumismo ed estremo sfruttamento della mano d’opera).
Arriva “uno” e dice: “io voglio prendere parte alla gara e vorrei arrivare nelle prime posizioni, ma sono contro gli “stimolanti”, quindi non li prendo”. Non credo ci voglia un genio per capire che quel particolare concorrente non raggiungerà mai l’obbiettivo. Un ‘altra conseguenza è che il concorrente si troverà “smarrito”, nonostante le buone intenzioni e l’impegno profuso. Non credo sia una coincidenza che oggi non sappiamo bene cosa sia il PD. E’ di sinistra? E’ di centro sinistra? Di centro destra? Una destra camuffata da sinistra? Ma che pesce è?
Per fortuna a Chiusi c’è un partito di Sinistra il cui programma è rivolto verso lo SVILUPPO SOCIALE (messa in sicurezza dei vari posti, favorire il turismo, ripopolare Chiusi e via dicendo) non quello economico. Ci sono anche i “dissidenti” che, appunto non sono d’accrodo con l’obbiettivo primario dello sviluppo economico. E ci sono anche i “fedelissimi”, anche loro non particolarmente “soddisfatti”, tant’è che sono state richieste le “primarie” (penso che le primarie non cambino l’obbiettivo del PD, potranno cambiare il “nome” che porterà avanti il “percorso”).
TUTTE QUESTE PERSONE SONO DI SINISTRA.
Penso che non sia per niente facile “abbandonare” il “Partito”.
Penso anche che una solida alleanza fra le varie parti di sinistra non rappresenti un “abbandono”, o un “tradimento”, ma un ritorno a valori SOCIALISTI che sembrano essersi perduti con l’ostinazione del PD di misurarsi sul campo economico e non su quello sociale.
Un’ultima osservazione. Le banconote non sono la “causa”, sono lo strumento. E’ un pò come se uno si sdraiasse sotto il “sol leone” per molto tempo e si “brucia”. E poi da la “colpa” al Sole.
Se riusciamo a capire che la colpa non è del sole, ma di come lo usiamo sono convinto che siamo ancora in tempo per creare un mondo dove i nostri giovani, quando si affacciano alla realtà del mondo, non si trovino soltanto con due scelte di fronte: o “adattarsi” o emarginarsi (possono anche fare “casino”, ma le due scelte rimangono).
La piccola, splendida realtà che è Chiusi potrebbe essere un piccolo, enorme, passo verso la creazione di un mondo con valori socialisti e dove i nostri giovani non avranno solo la scelta di “adattarsi” o “emarginarsi”. Ripeto, questa non è nè una critica, nè un atto di accusa, ma un’analisi della situazione in ci troviamo, con particolare riferimento a Chiusi. Penso anche che altre considerazioni in merito non cambino la sostanza di quanto detto.
Quanto, tutto questo, corrisponda alla realtà dei fatti, naturalmente, sarete voi a giudicarlo.
Stampa l'articolo | Questo articolo è stato pubblicato da lucianofiorani il 8 marzo 2011 alle 01:08, ed è archiviato come SOCIALE. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso RSS 2.0. Sia i commenti sia i ping sono disattivati. |
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