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Primapagina annuncia la possibile “Primavera politica di Chiusi”
Con un lungo articolo del direttore Marco Lorenzoni, il numero di Primapagina in edicola annuncia la possibile “primavera (politica) di Chiusi”.
Di cosa si tratta? Secondo il giornale, in città, si è aperta una fase politica nuova che potrebbe portare ad una proposta politica in grado di soddisfare il diffuso bisogno di cambiamento. Una soluzione che il periodico locale indica da tempo: “un listone che veda insieme pezzi di società civile, i partiti a sinistra del Pd, qualche esponente dell’area dissidente del Pd e anche altre figure interessate al cambiamento, pur provenendo da esperienze e cultutre diverse“.
Una proposta che “contenda al Pd la rappresentanza del centrosinistra, che segni una discontinuità netta con i metodi e la cultura ispiratrice delle ultime amministrazioni, che favorisca la partecipazione e il coinvolgimento della popolazione, che faccia uscire Chiusi dall’isolamento in cui l’era Ceccobao l’ha cacciata…”.
Le elezioni prossime non possono ridursi in una battaglia tra le due anime del Pd. “Si tratta di verificare (e l’assemblea del 18 marzo sarà un appuntamento decisivo) se la società civile saprà mettere in campo persone, idee e sensibilità e insieme ai partiti che ci staranno costruire un programma e un’aggregazione che non si esaurisca con le elezioni ma si configuri anche come laboratorio politico per i 5 anni futuri e come forza di governo“. E il candidato? Secondo Primapagina di nomi ne circolano diversi, ma…prima il contenitore poi il contenuto.
In cosa dovrebbe sostanziarsi questa possibile alleanza? “Prima di tutto non avere la pretesa di accontentare tutti. Poi, creare le condizioni per un rapporto diverso tra amministratori e cittadini attraverso incontri periodici, question time, occasioni di partecipazione e coinvolgimento nelle scelte, passando dalla propaganda alla consultazione”.
Ma oltre a questioni di metodo, punti qualificanti dovrebbero essere “ridare al Consiglio comunale il ruolo di indirizzo politico evitando che Sindaco e Giunta assumano le vesti di un podestà e di un direttorio…Aprire tavoli permanenti di concertazione con i comuni limitrofi di prima fascia (Chianciano, Cetona, Città della Pieve Montepulciano e Castiglion del Lago) e anche con quelli di fascia immediatamente successiva (S. Casciano, Pienza, Sianlunga, Cortona, Fabro, Orvieto…) per individuare strategie comuni su turismo, politica scolastica, aree produttive e commerciali, viabilità, cultutra, servizi sociali e sanitari…far tornare Chiusial centro della scena facendola uscire dal cono d’ombra”. Per l’immediato c’è da “chiudere il Piano strutturale salvando il lavoro preparatorio fatto fino ad ora ma azzerando le previsioni edificatorie ridiscutendole con la popolazione. E poi il resto: Fornace, scuole superiori, eventi e spazi culturali, trasparenza…”
Ma perchè questa “Primavera chiusina” sbocci davvero, conclude Lorenzoni, “serve fantasia, passione, anima, non solo tecnica della politica”.
Stampa l'articolo | Questo articolo è stato pubblicato da lucianofiorani il 9 marzo 2011 alle 04:59, ed è archiviato come CRONACA. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso RSS 2.0. Sia i commenti sia i ping sono disattivati. |
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circa 13 anni fa
Mandiamo a casa i comitati d’affari che lavorano nel chiuso dei loro giri per rendere il Comune una casa di vetro e l’”interesse generale” un obiettivo possibile.
Attraverso una discussione pubblica e franca si può arrivare ad una decisione la cui forza sarà data dal controllo informato e consapevole dei cittadini. Proviamoci ! Io all’assemblea del 18 ci sarò.
circa 13 anni fa
Io credo che” contenitore e contenuto”’ siano espressione di una unica ragione e che il problema non sia chi venga prima oppure dopo. I trascorsi ce lo insegnano questo, e sia ”contenitore” che ”contenuto” io credo che possano essere riassunti in una unica identità dinamica che identifica il contenuto(non si può prescindere da tale idea) sia del contenitore(”chi è chi” e con quali valori di riferimento viene portato avanti il lavoro ).Il connubio di queste due entità fuse l’una con l’altra produce qualcosa ed è chiaro che il nominativo debba essere al disopra delle parti ed anche se emanazione di un partito debba essere accettato e riconosciuto dalla maggioranza delle persone.Abbiamo detto che la società civile ”debba pretendere nuove regole del giuoco” ? Attualmente al di la di ciò che ho espresso non mi sembra che vi siano altre possibilità per un auspicato decente cambiamento.
circa 13 anni fa
fantasia, passione, anima, il nodo di tutto secondo me è proprio nelle parole che concludono l’intervento di marco (lorenzoni) su primapagina, è necessario che una buona volta chi non vuole assumersi la responsabilità di negare un futuro a chiusi abbia il coraggio di fare scelte che rompano completamente con il passato, la situazione in cui chiusi si ritrova è figlia del più vecchio e logoro modo di condurre la politica, tutta chiusa nelle faide interne alle stanze dove si decide il futuro di tutti. l’assemblea del 18 marzo avrà proprio lo scopo di verificare se un po’ di coraggio e di lungimiranza sono rimasti e se ci sono persone di qualità che vogliano farsi carico di un profondo cambiamento.
circa 13 anni fa
Direi che invece il Contenitore è purtroppo legato al Contenuto e allo stesso nome del Candidato che, necessariamente, deve avere una credibilità sopra le parti.
La società civile, dal canto suo – al di là della collocazione politica delle singole persone – deve pretendere nuove “regole del gioco” che marchino un cambiamento “copernicano” nei rapporti tra Amministrazione e Società civile; quest’ultima peraltro non potrà più permettersi di aspettare le elezioni successive prima di far sentire la sua voce ma dovrà, da ora in poi, impegnarsi come interlocutore quotidiano degli amministratori.