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C’è un Pd che può far nascere la coalizione
Mi domando, dovevamo aspettare che fosse il direttore di un giornale a indicare l’ unica via di uscita da una situazione come questa?
Non è abbastanza chiaro che un ristrettissimo gruppo di oligarchi ( Ceccobao, Scaramelli, Giglioni, alcuni consiglieri comunali ) ha già ucciso e sotterrato il PD di Chiusi?
Che valore può avere un consenso accumulato da Scaramelli in otto mesi di contatti personali?
Per consentire questa “campagna” si è calpestato ogni forma di lealtà e si è impedito ogni forma di dibattito politico.
Chi può ricostruire il PD?
Può esistere questo partito senza un rapporto fecondo con la società civile?
Gli oligarchi sono legati insieme da un disegno di espansione a Querce al Pino da cui non intendono recedere. Del futuro di Chiusi e del PD non potrebbe fregargliene di meno.
Quella componente del PD (il gruppo dei “16″) che ha alzato la testa e che si è rifiutata di fare da tappeto a Ceccobao deve prendere in mano la situazione e la guida della “primavera di Chiusi”. E lo deve fare presto.
Il Pd vuole che si costituisca la coalizione, ebbene è chiaro che solo sulla base del documento dei “16″ che si può mettere in piedi uno schieramento rinnovatore che comprenda Sel, Rifondazione e la società civile. E’ questo il Pd che può ragionare con tutti e che può dare un futuro al partito a Chiusi.
Non sarebbero quindi scissionisti ma i veri salvatori del loro partito, (che è anche il mio). Anche se dovessero attraversare un passaggio difficile.
L’ imperativo è impedire il coagularsi intorno alla persona di Luca Ceccobao di un potere alieno da Chiusi, opaco e autoreferenziale.
Stampa l'articolo | Questo articolo è stato pubblicato da lucianofiorani il 9 marzo 2011 alle 14:24, ed è archiviato come POLITICA. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso RSS 2.0. Sia i commenti sia i ping sono disattivati. |
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circa 13 anni fa
i sedici e chi la pensa come loro devono affrontare quel passaggio difficile che ipotizza provvedi, l’alternativa è continuare a condurre una battaglia tutta interna al pd con il rischio di ritrovarsi a subire scelte dannose per loro e per tutto il paese.
circa 13 anni fa
Caro Claudio (Provvedi), il tempo è già scaduto e una ricomposizione del PD verrebbe ormai percepita come forzata e lo sarebbe anche nella realtà dei fatti, essendoci troppe componenti in campo. Il vulnus ormai c’è stato e temo che i 16 stessi non siano un numero unitario bensì “composto” (3+6+4+3) cioè frammentato anche al suo interno. Non aspettate che i 16 si diano un’identità per procedere poi all’inevitabile mediazione nel tentativo di non spaccare il partito. E’ troppo tardi. I singoli “sedicesimi” devono uscire allo scoperto, cercando di tirarsi dietro gli altri; altrimenti il rischio di implosione del sistema è alto o, viceversa, si determinerà un’unità di facciata con un riassorbimento artificiale dei contrasti.
All’Assemblea pubblica del 18 Marzo le carte andranno messe in campo di fronte ai cittadini, sempre più preoccupati, che hanno aspettato che i partiti facessero le loro proposte e che ora pretendono una soluzione. Altrimenti si potrà aprire la strada ad un Far West di liste e simboli che cercheranno di pasteggiare approfittando di questa crisi politica. Attenti a sottovalutare questo fenomeno; i tempi stanno cambiando.
circa 13 anni fa
Claudio (Provvedi) condivido. In questo momento, però, si tratta di capire se esiste un candidato a sindaco determinato a prendersi la responsabilità e tutti i rischi di un’uscita allo scoperto.
se nel PD passasse l’ipotesi di una candidatura di forza, magari travestita di finta partecipazione con primarie strumentali, del rinnovamento del PD ne potremo riparlare fra qualche anno.
circa 13 anni fa
E allora tutti i compagni del PD (spero di non offendere nessuno chiamandolo compagno, per è anzi un valore aggiuntivo) che si ritrovano in quanto ha esposto Claudio (Provvedi) facciano il possibile per non mancare all’assemblea indetta per il 18 marzo. A questo punto sembra che in dado sia tratto. Rimane l’interrogativo: “di quante legioni dispongono i 16?. Anche per i compagni del PD che hanno intenzione di sostenere i 16 credo sia venuto il momento di uscire allo scoperto (se non ora quando?). Vi aspettiamo all’assemblea del 18 marzo. Fateci sentire il vostro sostegno.