Nuove regole per liste e candidati

Stasera secondo appuntamento pubblico promosso dal Comitato “Res Publica”, alle 20,45 alla saletta del teatro. L’incontro è un po’ la natulale continuazione di quello che si è tenuto all’Eden circa un mese fa. Allora si parlò principalmente dei problemi di Chiusi e di proposte per ridare slancio al paese.

Stasera quelli del Comitato hanno messo in programma un tema di maggiore attualità: la composizione degli schieramenti, le alleanze politiche, le candidature e il ruolo dei cittadini. Perchè è sempre più evidente che i partiti di quello che pensa la gente non se ne curano minimamente altrimenti avrebbero già da un pezzo smesso questi giri di giostra per pochi intimi.

Si, perchè una delle stranezze della politica che è emersa con tutta la sua evidenza in questa pseudo campagna elettorale è che i partiti si sentono i soli depositari delle chiavi del paese. I cittadini saranno chiamati, a cose fatte, a convalidare col voto gli accordi delle segreterie, anzi nel nostro caso gli accordi dei “commissari senesi”. Ma così, ovviamente non è, nè può essere accettato

Il Comitato si presenta all’incontro con un appello in cui si chiede un chiaro pronunciamento dei cittadini e dei partiti su cinque punti:

-Strumenti di trasparenza (dichiarati nel dettaglio) e consultazioni periodiche con le parti sociali e la cittadinanza

-Discontinuità della classe dirigenziale (nelle liste e nella amministrazione)

-Un nuovo piano strutturale con scelte che siano condivise preventivamente da una larga base sociale

-Tra queste un no netto ad avventure come quella prospettata a Querce al Pino

-La riconsiderazione della situazione del nuovo Stadio alla luce del previsto e oneroso mutuo ventennale.

Insomma, al di la della compagine che sarà chiamata a governare, si vuole fissare un terreno nuovo sia per i comportamenti politici che per quanto riguarda i rapporti con la popolazione.

ELENCO AGGIORNATO DELLE ADESIONI ALL’APPELLO DEL COMITATO

Fulvio Barni, Andrea Benicchi, Carla Biscottini, Stefano Bistarini, Elisabetta Borchi, Maria Letizia Ceccuzzi, Giorgio Cioncoloni, Silvia Culicchi, Luca del Buono,  Marcella Della Ciana, Roberto Donatelli, Anna Duchini, Mattia Fattorini, Arianna Fè, Elena Fè, Luciano Fiorani, Emanuela Forconi, Stefano Giannotti, Chiara Giuli, Emi Komatsuzaki, Marco Lorenzoni, Daria Lottarini, Cecilia Lucenti, Agnese Mangiabene, Marco Marrocchi, Tiziana Marroni, Andrea Mencaglia, Vanna Mencaglia, Paolo Miccichè, Mauro Morgantini, Daniela Nardelli, Fabrizio Nenci, Alessandro Pagliai, Alvaro Passeri, Giacomo Patrizi, Gianni Poliziani, Maria Rita Pontini, Claudio Provvedi, Tommaso Provvedi, Alice Romanini, Francesca Romanini, Romano Romanini, Carlo Sacco, Walter Santoni, Luca Scaramelli, Paolo Scattoni, Lucia Scovacricchi, Francesco Storelli, Loretta Veronetti 

Per aderire all’appello si può firmare sul sito del Comitato  www.comitatorespublica.info oppure postando l’adesione come commento a questo articolo.

 

  • #1 scritto da Luciano Gherardi
    circa 14 anni fa

    Ha ragione Romano (Romanini), volevo fare un esempio ed invece la parte preponderante l’ha fatta parte della mia storia civile e politica. Volevo solo dire che la politica diventa un mestiere e un obbligo solo se si sta al gioco. Si può benissimo essere un politico e poi reimmergersi nella cosidetta società civile ( i politici sono incivili, in senso etimologico di non cives, non cittadini?) e poi riapparire in uno schieramento uguale o diverso. Per la mia esperienza credo che si possa fare con dignità e senza sacrificare niente alle ideologie (che fine hanno fatto?) ed assumere all’interno di un partito una posizione di minoranza. Ma perchè far finta che quelle posizioni non si sono assunte e che ci si muove tranquillamente come si fosse al di fuori di qualsiasi struttura?

  • #2 scritto da romano romanini
    circa 14 anni fa

    Caro Luciano (Gherardi), non è in discussione la tua storia. In questione è la difficoltà a mantenere aperto e vitale il rapporto tra politica e società. Se la politica è l’attività umana che deve organizzare la vita sociale e i partiti lo strumento di questo agire non può essere che per fedeltà allo strumento si arrivi a negare la realtà. Dove negare ha il significato di “non ricoscere” dignità e preminenza alle cose che tu stesso dici di condividere. E’ questo che intendo con distanza tra politica e società. Lo strumento che in nome di una assoluta fedeltà si trasforma in fine. E’ questo che il comune cittadino non riesce più a capire: non fare cose che si condividono perchè altrimenti nuocciono al Partito. Tu sei iscritto a SEL e mi pare che anche dentro il tuo partito ci siano posizioni molto distanti sulle vicende del paese, parlare di maggioranze quando a decidere sono in tutto 7/8 persone (maggioranza 4) francamente non è convinciente.
    un caro saluto

  • #3 scritto da Luciano Gherardi
    circa 14 anni fa

    Per Romano (Romanini) chi mi conosce sa che sono sempre stato un uomo libero e che la politica non è mai stato il mio mestiere: quasi quarant’anni fa rifiutai la carica di Sindaco che la Federazione del pci mi offriva e quando un congresso del mio partito sancì una linea che non era la mia, me ne andai, senza cercare alternative o prebende altrove. Ma finchè ebbi incarichi quella fu la mia linea.

  • #4 scritto da Sergio Tuccitto
    circa 14 anni fa

    Vorrei rispondere a Luca Scaramelli, in quanto alla trasmissione ZTL ha detto che il comitato non si era formato per presentare una lista civica ma bensì per sollecitare i partiti a darsi una mossa e questo sono d’accordo, però dai vari commenti l’orientamento è del tutto diverso. Ora chiedo, il comitato cosa vuole fare?

  • #5 scritto da lucianofiorani
    circa 14 anni fa

    E’ vero quello afferma Deborah Lia. Il comportamento tenuto da Rifondazione è stato fino ad oggi assolutamente lineare. Concordo che nell’articolo questo aspetto non emerge. Questa volta c’è stata una imprecisione. Ce ne scusiamo.

  • #6 scritto da Deborah Lia
    circa 14 anni fa

    Non è corretta l’affermazione “che i partiti di quello che pensa la gente non se ne curano minimamente”. Rifondazione comunista anche in questa occasione ha dato il suo contributo per poter conquistare il cambiamento e continuerà a farlo. Dal momento che Rifondazione Comunista è una FORZA POLITICA COMUNISTA e ANTICAPITALISTA, il nostro partito si è sempre battuto CON e PER la gente. “Il COMUNISMO, per ciò che concerne la teoria, è l’ESPRESSIONE teorica di ciò che il PROLETARIATO RAPPRESENTA IN QUESTA LOTTA” (Engels). E vorrei ricordare che a Chiusi il circolo della rifondazione comunista si è sfilato subito dai “giri di giostra” di cui parlate

  • #7 scritto da romano romanini
    circa 14 anni fa

    Per Luciano (Gherardi): quando si dice la distanza della politica dalla società!

  • #8 scritto da luca scaramelli
    circa 14 anni fa

    di fatto il comitato è l’unico soggetto veramente attivo nelle ultime settimane, abbiamo partecipato a trasmissioni televisive, abbiamo tenuto vivo il dibattito su questo blog, anche con posizioni personali differenziate abbiamo espresso sempre le nostre opinioni, senza tatticismi dimostrando la differenza tra cosa sia la trasparenza reale e quella annunciata in pompa magna nei programmi.

  • #9 scritto da Gianni Poliziani
    circa 14 anni fa

    Oggi nessuno parla…. nessuno commenta…. non è che state tutti a toccare ferro e non potete toccare la plastica della tastiera? allora tocco ferro anch’io. Senza ulteriori commenti.

  • #10 scritto da Luciano Gherardi
    circa 14 anni fa

    Condivido praticamente tutti i punti, ma non firmerò, poichè (vecchio comunista) ritengo che non si possa aderire ad un partito e dare contemporaneamente appoggio a chi, non in teoria, si contrappone ai partiti stessi. Sono iscritto a SEL e firmerò quando uscirò dal partito per posizioni di maggioranza che non condivido.

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