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Un ostello nell’ex dormitorio
Il periodo pre-elettorale è il più propizio per discutere di possibili progetti, senza dover necessariamente scomodare il Piano strutturale al quale troppo spesso strumentalmente si rimanda. Uno dei possibili progetti potrebbe riguardare il patrimonio immobiliare delle Ferrovie dello stato. Si può partire da immobili ormai in disuso da tempo e che potrebbero entrare in un serio e trasparente negoziato con le Fs per una valorizzazione che sia di reciproco vantaggio. Sicuramente sono appetibili terreni e immobili che danno su via Buonarroti dall’ex pallaro fino alla ex mensa.
L’immobile più importante e per certi versi il più preoccupante per lo stato di abbandono è l’ex dormitorio. Un vecchio immobile, strutturalmente robusto che conteneva 120 posti letto. E’ inutilizzato da decenni. Ai tempi in cui si facevano proposte per i finanziamenti del Giubileo del 2000 ero consigliere comunale. Ricordo che proposi di chiedere risorse per trasformarlo in ostello. Allora non fui ascoltato. Poi l’idea è via via riemersa senza però arrivare a nessun risultato. Probabilmente contatti con le FS ci sono stati, ma i risultati non sono mai emersi per un pubblico dibattito.
Credo che la proposta debba essere ripresa e rilanciata in un negoziato che deve contenere più partite. Oggi un ostello di quelle dimensioni avrebbe un ruolo importante. In primo luogo una valorizzazione del cicloturismo per la sua posizione all’inizio del percorso ciclabile Chiusi Arezzo. Nell’area di pertinenza del dormitorio non sarebbe dicfficile trovare spazio per un parcheggio per bici. Inoltre Chiusi rafforzerebbe la sua posizione centrale per percorsi culturali via treno per centri di primaria importanza come Orvieto, Cortona, Siena, Arezzo etc…
La possibilità di integrazione treno/bici è per questi centri sicuramente una prospettiva interessante. Le stesse Fs ne trarrebbero vantaggio per l’aumento della clientela. Ovviamente i cicloturisti tovano percorsi di grande interesse anche via bus (o integrato bici/bus) per i nostri centri storici quali Chiusi, Montepulciano, Pienza, Cetona etc… Se poi si vuole insistere nell’abbandono, Comune ed Fs dovranno dire come intendono affrontare il degrado della struttura che l’abbandono necessariamente implica.
Stampa l'articolo | Questo articolo è stato pubblicato da Paolo Scattoni il 17 agosto 2010 alle 00:06, ed è archiviato come AMBIENTE, ECONOMIA, POLITICA. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso RSS 2.0. Sia i commenti sia i ping sono disattivati. |
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circa 14 anni fa
Credo che Ceccobao non si tirerebbe indietro di fronte a una seria iniziativa locale per la trasformazione del vecchio dormitorio in ostello.
Credo però che il grosso del lavoro debba essere fatto localmente. Le FS oggi si muovono sul proprio patrimonio immobiliare solo se vedono la possibilità di profitto.
Si tratta allora di mettere in campo una trattativa (ripeto: seria e trasparente) su un insieme di beni. Cosa può offrire il Comune? Direi molto, a partire dalla stessa possibilità di valorizzazione delle sue proprietà. Per esempio l’area del pallaro e della ex mensa.
circa 14 anni fa
Anche questa dell’ostello è una proposta più volte “aleggiata” nei dibattiti pre-elettrali (e non solo) e anche sulla stampa. Qualcoa di simile sembrava fosse stato realizzato a Chiusi città nell’ex collegio di via Arunte acqusito dal Comune negli anni ’80, ma anche quella struttura è diventata una “Casa per vacanze” non un ostello. Ostello che è stato invece aperto a Cetona. Paese per Vip, ma non da turismo giovanile. Nè da “turismo ciclistico”, come potrebbe invece essere più facilmente Chiusi, per il “Sentiero della Bonifica”, ma anche per le connessioni ferroviarie possibili con il sentiero stesso e con tutte le altre località d’arte nel raggio di 100 km.
Insomma a Chiusi si è perso anche il treno dell’Ostello e concordo che la soluzione più idonea sarebbe quella di realizzarlo nell’ex dormitorio (struttura ampia, robusta, centralissima, vicina alla stazione e al sentiero della Bonifica…). Di trattative con le Fs il Comune in questi ultimi dieci anni ne ha aperte tante (così ci hanno raccontato), ma non ha cavato un ragno dal buco… Ora che l’ex sindaco è assessore regionale a trasporti potrebbe metterci una buona parole facendo valere il suo “prestigio” e tutto il suo “peso politico”. Che dici? ce la metterà ‘sta parolina?
circa 14 anni fa
Condivido in pieno calcolando che Chiusi, avendo Chianciano vicino, più che di Alberghi avrebbe proprio bisogno di un ostello/motel/diurno. Esso enfatizzerebbe la sua funzione di “Città di accoglienza”, di supporto al viaggiatore, di centro di servizi, di base per ulteriori escursioni turistiche, culturali, termali. Se si parla di rilancio questo va fatto con una idea complessiva per il futuro e questo ne è sicuramente un tassello.