Solo un altro blog targato WordPress…per riflettere sui fatti della città
Una gran voglia di scegliersi il sindaco
Stavolta la saletta del teatro era completamente piena (molti i giovani, ed è la prima volta!) e i numerosi interventi hanno tutti battuto lo stesso tasto: la gente è stufa dei giochini delle segreterie dei partiti. Molti hanno chiesto a gran voce una lista da contrapporre subito al Pd, altri hanno consigliato di aspettare ancora qualche giorno, non di più.
Stefano Scaramelli e la sua ostinazione nel cercare di far accettare la sua candidatura al Pd e alla coalizione sono stati ovviamente tra gli argomenti trattati. Nessun intervento ha ritenuto questa proposta praticabile, perchè con chiara evidenza è emersa la volontà dei presenti di chiudere con l’epoca Ceccobao e le scelta del nuovo sindaco, è stato detto, non deve avvenire tra chi in quell’amministrazione ha ricoperto ruoli di spicco.
E’ stato chiaro anche il messaggio lanciato sia da Peppicelli di Rifondazione, da Dionori per l’IdV che da Patrizi e Marcantonini (esponenti di Sel, che hanno parlato a titolo personale), con la candidatura di Stefano Scaramelli la coalizione di centrosinistra non si fa.
Insomma, forse perchè siamo arrivati all’ultima spiaggia, anche dai potenziali alleati del Pd cominciano ad arrivare pronunciamenti chiari. Dalla platea, che ha spesso sottolineato con applausi i vari interventi, è emersa con chiarezza la voglia di voltar pagina. Nessuno dei presenti ha mostrato rimpianti per la passata amministrazione e il tentativo di riproporre un suo esponente è stata considerata una forzatura della peggior politica. Netta è stata l’indicazione per un sindaco “civico”, non espressione diretta del ceto partitico.
Molte volte è stato scandito sia il “due mandati e a casa”che “la voce dei cittadini deve tornare a contare più di quella dei pochi personaggi che si sono impadroniti e sostituiti ai partiti”.
L’impressione è che il Pd, o meglio quella parte che contro ogni ragionevolezza, cerca di imporre la candidatura Scaramelli, se dovesse spuntarla, si troverà a scontrarsi, anche elettoralmente, con una lista che vuole voltare pagina rispetto alla negativa esperienza Ceccobao. Una lista vista oggi con favore da un gran parte del popolo di sinistra ma anche da esponenti più moderati.
Gli applauditi interventi sia di Marco Fè che di Gisella Zazzaretta (esponenti del Pd) possono considerarsi la controprova di un clima diffuso che solo nelle stanze chiuse dei partiti ancora si stenta ad interpretare: ci si fida delle brave persone e interessa sempre meno il colore della tessera che hanno in tasca.
Il Comitato ha fatto centro, sia per l’occasione fornita che per il ruolo che si è dato, strumento di controllo e di proposta. La buona politica, se si vuole, si può fare anche a Chiusi.
Nel pomeriggio l’audio della serata sarà disponibile sul sito www.comitatorespublica.info insieme a quello della precedente assemblea al cinema Eden.
Stampa l'articolo | Questo articolo è stato pubblicato da lucianofiorani il 19 marzo 2011 alle 04:04, ed è archiviato come POLITICA. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso RSS 2.0. Sia i commenti sia i ping sono disattivati. |
I commenti sono disattivati.
circa 13 anni fa
venerdi alla saletta del teatro si è ritrovata in un’assemblea partecipatissima la città reale, nelle stanze delle segreterie continua ad incontrarsi la città fantasma con personaggi venuti da siena che vogliono decidere il futuro di chiusi, facciamogli riprendere la littorina verso il capoluogo.
circa 13 anni fa
xCappelloni, mi piacerebbe capire il tuo ragionamento.
Secondo te Stefano Scaramelli è oggi candidato a sindaco? E chi lo sostiene? Chi rappresenta?
La sua autocandidatura non è accettata neppure da tutto il suo partito, come pensi che possa venire accettata dall’intera coalizione?
Che senso ha continuare a chiedere “fate un altro nome”? Se il Pd o la coalizione farà “un altro” nome quello sarà il candidato e non Scaramelli perchè come sai le primarie non si faranno.
Se poi Scaramelli vuole farsi una sua lista nessuno, ovviamente, può impedirglielo ma la farà in suo nome e a nome di suoi amici non del Pd o di una coalizione di partiti.
Ne convieni?
circa 13 anni fa
Serata riuscitissima quella di ieri alla saletta del teatro. Stracolma come non mai e con tante facce nuove rispetto alle due precedenti. Segno evidente che il malcontento nei confronti di coloro che si sono impadroniti della politica chiusina sta salendo. Non molliamo di un centimetro e facciamogli restituire la refurtiva.
circa 13 anni fa
Mi è sinceramente dispiaciuto non essere stato presente all’incontro svolto ieri sera. Sarebbe stato sicuramente interessante e costruttivo conoscere i punti di vista di tutti coloro che non vedono di buon occhio la candidatura di Scaramelli.
Una domanda ora però mi sorge spontanea, e non è una critica o un’ironia, ma un interssamento disinteressato:
Non doveva essere questo l’incontro che nasceva per proporre qualcosa di costruttivo e avanzare idee e nomi in vista di elezioni ormai imminenti???? Cito alcuni passaggi dell’articolo:
“Stefano Scaramelli e la sua ostinazione nel cercare di far accettare la sua candidatura al Pd e alla coalizione sono stati ovviamente tra gli argomenti trattati. Nessun intervento ha ritenuto questa proposta praticabile, perchè con chiara evidenza è emersa la volontà dei presenti di chiudere con l’epoca Ceccobao e le scelta del nuovo sindaco, è stato detto, non deve avvenire tra chi in quell’amministrazione ha ricoperto ruoli di spicco.”
“E’ stato chiaro anche il messaggio lanciato sia da Peppicelli di Rifondazione, da Dionori per l’IdV che da Patrizi e Marcantonini (esponenti di Sel, che hanno parlato a titolo personale), con la candidatura di Stefano Scaramelli la coalizione di centrosinistra non si fa.”
Da tutto ciò vedo solamente un disfattismo, una caccia all’uomo, in generale una distruzione e non una costruzione di un progetto; manca poco, niente ormai alle elezioni ed ad oggi sento ancora una critica, rispettabile di certo, ma che non porta dal mio punto di vista a nulla. Tirate fuori un nome, un progetto concreto finalmente, e da lì può nascere un confronto… così non è niente… tommy, scusa per l’altro giorno, a presto direi di riproporre il caffe’
circa 13 anni fa
Serata notevole. Era dai tempi delle assemblee studentesche che non vedevo così tanta ed eterogenea gente. E’ rimasto però sospeso il problema posto dai due moderatori dell’assemblea: se il comitato avesse o meno la forza per poter esercitare il suo ruolo di “controllo” sull’operato della prossima amministrazione. Gli interventi che si sono susseguiti hanno avuto più a cuore di presentare il proprio punto di vista, piuttosto che farsi carico della questione posta, che non è da poco e che, a mio parere, sconta un vizio di fondo – emerso e condiviso anche dagli interventi di Luciano Fiorani e Claudio Provvedi, interessati ad una figura che volontaristicamente si faccia carico, come sindaco, di comportamenti, atteggiamenti e proposte in controtendenza rispetto alle amministrazioni precedenti -. Si scorda, cioè, che non abbiamo a che fare con soggetti che indossano i panni del sindaco come se fosse solo un modo diverso di vestirsi: la legge, che ne ha definito prerogative e funzioni, ne determina e ne obbliga i comportamenti. Questo fa sì che nessun candidato a sindaco – per quanto animato dalle migliori intenzioni – potrà mantenere l’impegno (fra l’altro particolarmente gravoso) della garanzia della partecipazione per come delineata dal comitato. Pertanto, si apre l’obbligo, per ResPublica, di essere rappresentata in maniera maggioritaria nel corpo consiliare: se non hai forza di condizionamento e la capacità di buttar giù la torre del re, finisci per non contare niente. Di qui, coerentemente, la proposta avanzata da qualche voce di una lista civica per vincere, altrimenti, per riprendere l’impietoso giudizio di Patrizi, si finisce per fare “i merli sull’albero” o i grilli parlanti. Per quanto riguarda la “grande assente”, condivido gran parte dell’analisi che ha fatto Peppicelli sul deficit di (e della) politica, ma non mi convincono le sue conclusioni. Abbandonare il tavolo della coalizione può essere un gesto rumoroso, ma dove porta? Condivido molte delle qualifiche “romantiche” che Peppicelli ha dato della politica, ma il problema principale della politica è la conquista e soprattutto l’esercizio del potere, cioè poter rendere il tuo punto di vista l’opinione dominante, in parole povere, “raccontare la storia” : se rinunci a questo, da partito politico diventi un club di soggetti che, per quanto critici e “nel giusto”, finiscono per restare confinati nel novero dei predicatori o delle anime belle. Restano parecchi altri aspetti, ma ci tengo ad evitare il rimprovero di “esaurimento spazio”.
circa 13 anni fa
Aristotele ci ha insegnato che, se punto 1 e punto 2 corrispondono alla verità obbiettiva si può dedurre punto 3.
1 economia e commercio = capitalismo
2 sviluppo sociale = sviluppo sociale e economico
3 sviluppo economico basato su attività commerciali = capitalismo.
Il PD non ha ancora dato chiari segni cha ha capito questo.
Diventa imperativo (il “must” inglese) che il popolo di sinistra si distacchi (si disfi) del PD, almeno a Chiusi.
Se poi il PD darà segni di vita, io sarò il primo a gioirne.
circa 13 anni fa
è stata una bella serata! Si è vista partecipazione e voglia di riscatto!
circa 13 anni fa
solo una correzione di una piccola inesattezza il sito del comitato è http://www.comitatorespublica.info e non .it