di Cecilia Lucenti

Il treno sta diventando sempre più un problema per Chiusi ma anche per il resto d’Italia. In un paese come il nostro il treno è il mezzo più idoneo per garantire a tutti il diritto democratico di spostarsi per lavoro, per svago o per ragioni personali.

Questo principio è stato sottomesso alla logica del mercato e non del servizio pubblico, che non ha lo scopo di realizzare un profitto ma solo una buona amministrazione. In questi ultimi lustri la logica è cambiata senza che la Sinistra – che vi sia ciascun lo dice dove sia nessun lo sa – abbia fatto la benchè minima resistenza e così, in prospettiva, avremo la rete “affittata” a gruppi privati che riempiranno gli spazi vuoti lasciati dalla massiccia riduzione dei treni attuata negli ultimi anni.

A questo si aggiungano paradossi come quello dei regionali Roma-Firenze che fermano 30 minuti a Chiusi, servizi igienici scandalosi, poltrone all’essenza di acaro, aumento dei prezzi (parte del quale occulto).

In Stazione: cassette deposito bagagli inattive da sempre, annuncio dei ritardi “ritardatario”, biglietteria automatica non sempre efficiente e alla pensilina dei binari 2 e 3 non c’è il tabellone segnalatore ormai da mesi…..e fermiamoci qui per carità di patria.

Vogliamo subire tutto borbottando qualche inutile “ma insomma, così non si può andare avanti” oppure vogliamo farci sentire?

Per chi opta per la seconda ipotesi cominciamo con l’aderire a www.vivailtreno.it, mettiamo una firma per protestare e partecipiamo ad un Comitato che conta di essere da ora in poi una spina nel fianco. Viva il Treno!