di Claudio Provvedi

Il partito democratico di Chiusi ha un solo problema: Stefano Scaramelli. Ritirandosi lui non ci sarebbero difficoltà di programma, di coalizione, di tenuta elettorale del partito o di unità. Il motivo sta nel fatto che lui rappresenta solo se stesso e gli interessi di controllo politico su Chiusi di Luca Ceccobao.

Che non rappresenti una corrente di pensiero all’interno del Pd è spiegato dal fatto che non c’è alternativa al suo nome per quella parte che lo sostiene. Non si spiega altrimenti l’ ostinazione dell’ assessore Scaramelli sul non voler fare un passo indietro. La sua insistenza e la sua ambizione però non possono essere tollerate oltremodo. La sua pretesa di essere candidato non può diventare pretesa di essere candidato unico.

Il PD a quanto mi risulta dispone di una rosa di cinque nominativi da spendere al tavolo della coalizione. Non vedo perchè solo Scaramelli si senta in diritto di non fare un passo indietro (in mancanza di unità sul suo nome) con il rischio di far saltare la coalizione, favorire un’aggregazione di forze e persone a sinistra del Partito democratico, facendo correre al partito, per la prima volta, il rischio di perdere le elezioni a Chiusi.