di Simone Agostinelli

Coglierei l’occasione per fare alcune considerazioni, premettendo che io sono un semplice iscritto al PD,  componente della dimissionaria segreteria, membro dell’assemblea dell’unione e come tale vorrei essere considerato, quindi né rottamatore, né sfasciacarrozze, né trattore o cose simili.

Diciamo, intanto, che i giudizi espressi sulle nostre persone in alcuni post sono LEGGERMENTE sopra le righe. Dunque noi saremmo, nell’ordine: PECORONI, MEZZ ‘UOMINI, VOLTAGABBANA, ARRIVISTI ASSETATI DI POTERE, CACASOTTO, STUPIDI E ANCHE UN PO’ COGLIONOTTI, RIDICOLI, CORNUTI E MAZZIATI, c’è chi ci ha persino paragonati a SCILIPOTI (leggi VENDUTI), che è forse l’offesa più infamante. Una primavera un po’acidella, direi.

Mi sono espresso più volte, in passato, sul  percorso programmatico, anche privatamente con molti frequentatori del blog, Luciano(Fiorani) in primis, quindi il mio pensiero è noto e ritengo che nessuno si scandalizzerà se dirò che l’accordo raggiunto (affinato e avallato dalla coalizione)  è soddisfacente. Il regolamento del PD parla chiaro: l’assemblea dell’unione ha funzione esecutiva, quindi da lì doveva uscire la decisione.

Per fare le primarie ci volevano due candidati e io ne ho visto sempre e solo uno; quindi  che cosa avremmo potuto fare? Uscire dal partito e cedere su tutto il fronte? E perché? Quale sarebbe stato il vantaggio per il paese e per il partito stesso?

Da sempre sostengo che il programma è prioritario rispetto agli uomini (alcuni mi hanno duramente attaccato per questo) e che, comunque,  la forza innovatrice si sarebbe vista nella costituzione di una squadra di governo capace di portare a termine l’impegno preso con i cittadini, senza paletti o pregiudiziali. Mi sarebbe piaciuto arrivare alla definizione del programma in tutt’altro modo, ma non è stato possibile; quindi ciò che conta, oggi, è aver portato a casa un risultato, che ritengo, sia importante per il nostro paese.

Adesso ci presenteremo agli iscritti e illustreremo il nostro lavoro, loro ci giudicheranno e infine i cittadini democraticamente sceglieranno, avendo addirittura un’opzione in più: la lista Primavera. A tal proposito, riprendendo il ragionamento di Benicchi, sarò proprio curioso di vedere le differenze  fra il nostro programma e il loro.

Sono consapevole del fatto che sia necessario riorganizzare il partito, ripensarlo addirittura e comunque l’elaborazione della Carta etica è un ottimo punto di partenza, ma oggi era prioritario il bene di Chiusi . “Non sarete voi a garantirlo”, diranno alcuni…vedremo; mi pare che la campagna elettorale, nei toni e negli atteggiamenti, sia ampiamente iniziata. Come sempre, tanto dovevo dire e tanto ho detto.