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Quando a decidere è il padre priore
In un paese della Toscana del sud è stato aperto, alcuni mesi fa, un nuovo piccolo convento. I frati non sono molti, si autogestiscono, e la piccola comunità è vista con simpatia. Poi comincia a filtrare all’esterno qualche trascurabile disaccodo. L’armonia non è più quella dei primi giorni, è evidente, ma, tutto sommato, il piccolo convento resta una nuova piccola realtà del paese.
Poi un bel giorno ai fraticelli si prospetta la possibilità di una bella scampagnata, devono però decidere se noleggiare un pulmino o affidarsi ai vecchi sandali. La maggioranza dei fraticelli decide per il pulmino; se lo possono permettere perchè hanno da parte qualche risparmio e poi è scattata nei più l’eccitazione di un viaggetto inusuale. Con i vecchi sandali sanno bene come si cammina. Al momento della decisione è presente il guardiano dell’abbazia che ha giurisdizione sul piccolo convento.
La votazione si svolge con una certa concitazione e i fraticelli si dividono; sei sono per il pulmino e quattro per i sandali. Che la maggioranza dei fraticelli abbia scelto il pulmino, scoprono però con sorpresa, che non ha alcun valore. La decisione, infatti, per essere valida deve essere presa all’unanimità. Queste sono le nuove regole con cui il padre priore annulla la decisione e ordina che la scampagnata venga fatta col solito vecchio mezzo di locomozione: i sandali.
Abbiamo riportato questo insignificante fatterello semplicemente per ricordare che ogni convento ha le sue regole.
Ah, stavamo per dimenticare di dirvi che quel piccolo convento si chiama: Circolo di Sinistra, Ecologia, Libertà di Chiusi.
Stampa l'articolo | Questo articolo è stato pubblicato da lucianofiorani il 30 marzo 2011 alle 04:50, ed è archiviato come CRONACA, POLITICA. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso RSS 2.0. Sia i commenti sia i ping sono disattivati. |
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circa 13 anni fa
Ma ci rendiamo conto di quali specie siano i regolamenti interni di un partito per i quali la maggioranza perde poichè si richiede l’unamità delle decisioni ? Seguendo lo stesso modo basterebbe anche una sola persona ad inficiare tutto.Poi c’è chi si incazza sulla ”pretesa non vera” autoreferenzialità delle segreterie.Roba neanche da basso impero…..Un strumento che si può usare con l’indifferenza più spavalda in un modo od in un altro. Quando gli eventi danno noia si richiede l’unanimità per non farli passare.Poi ci si lamenta delle occasioni perdute e buttate dietro la schiena e ci si incazza con chi è ” sensibile” ai soldi di Berlusconi per tenere in piedi il Governo……
a Napoli dicono: ….frittura……
circa 13 anni fa
Insomma bastava che uno degli iscritti avesse scritto in una mail la verità con un messaggio più obmeno di questo tenore: “Mettetela come vi pare ma un’alleanza con il PD è comunque la soluzione migliore e quindi comunque vada io voterò la decisione della segreteria provinciale”. Non avrebbero perso tempo e potevano rimanersene a casa.
circa 13 anni fa
Povertà della politica, politica della povertà…..
poi dirà anche qualcuno che le critiche sono ingenerose…..va bene così. Tutto previsto.
circa 13 anni fa
In effetti, come dice Luca (Scaramelli) finora se ne erano viste di tutti i colori ma che la “Maggioranza perde”, ancora no.
circa 13 anni fa
caro paolo le cose stanno esattamente come hai scritto, sembra incredibile ma è così.
circa 13 anni fa
I frati pare abbiamo avuto un ritardo e partiranno giovedì, cioè domani. Per dove? Ho l’impressione che la meta sia quella che preveda almeno un buon ristorante ad accoglierli. Sono stati i primi a presentarsi con un programma ma saranno gli ultimi a decidere in quale schieramento presentarsi alle elezioni; vedremo cosa ne rimarrà del tanto decantato programma.
L’unica cosa certa è che nè il PD nè SEL rappresentano la Sinistra in questo paese ed è responsabilità del loro gruppo dirigente il fatto che Berlusconi abbia conservato così a lungo il potere.
circa 13 anni fa
Fatemi capire. Ieri sera ci sarebbe stata l’assemblea del circolo di Chiusi di Sinistra Ecologia e Libertà. Si sarebbero presentati 10 iscritti. Ci si sarebbe espressi con una maggioranza di sei a quattro per non partecipare alla coalizione con PD e socialisti. La decisione finale non sarebbe quella votata, ma quella imposta dagli organi provinciali di SEL che invece è per la coalizione perché la decisione locale non è stata all’unanimità.
HO RICOSTRUITO CORRETTAMENTE? SPERO DI NO, MA QUALCUNO PER FAVORE CI DICA COSA E’ VERAMENTE SUCCESSO.
circa 13 anni fa
in questi mesi in varie circostanze tutta la vicenda elettorale di chiusi sembrava aver toccato il fondo ma al peggio non c’è mai fine, questa farsa messa in atto dal portavoce provinciale di sel fa male non soltanto per la sua tristezza, ma pone anche dubbi di carattere più generale, con quali titoli questi signori si candidano ad essere l’alternativa a berlusconi?