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Un brutto sogno
Questa notte ho fatto un brutto sogno. Ho sognato che a Chiusi, nel segno della migliore tradizione multiculturale, dal profondo della Sicilia era arrivato un “padrino”. All’inizio mi sono detto che non poteva essere vero, poi, considerato che non ci facciamo mancare niente e che nel corso della storia millenaria si sono avvicendati i più svariati personaggi, ho cominciato a pensare che ci poteva stare.
Di colpo ho visto il paese piombare nel più cupo terrore. Le persone si incontravano per strada o al bar e, prima di parlarsi, si giravano su se stesse per vedere se qualcuno poteva sentire e, in ogni caso, parlavano sotto voce perché altrimenti “Lui” poteva sentire. Sì perché “Lui” aveva occhi e orecchie ovunque. Il suo strumento preferito era il telefono cellulare. Appena un telefonino squillava appariva il terrore negli occhi del proprietario: sarà “Lui”?
- Avrà risaputo quello che ho detto ieri con gli amici?
- Eppure abbiamo controllato bene e intorno a noi non c’era nessuno.
- Che uno degli amici fosse un infiltrato?
Poi, appena risposto, notavo un sospiro di sollievo. Era solo la moglie che chiedeva di passare a prendere il pane.
Quando lo incontravi per strada “Lui” non ti salutava ma ti tendeva la mano perché tu gliela baciassi. All’inizio nessuno ci faceva caso e tutti, in buona fede, gliela stringevano. Poi con il tempo capivano che non era quello che voleva e molti si adeguavano ed i baci si sprecavano.
La rete omertosa si allargava e la piovra piano piano si impossessava delle istituzioni, qualcuno provava a resistere, ma immancabilmente arrivava la tanto temuta telefonata ed anche i più coraggiosi si piegavano. Quando non erano telefonate erano messaggini, con i quali venivano dati suggerimenti che non potevano essere rifiutati e così, piano piano, tutti diventavano strumenti nelle mani del burattinaio.
Ho cominciato a sudare perché effettivamente il contesto mi metteva paura ed il sudore si è fatto così abbondante che mi sono svegliato. Ho aperto gli occhi, ho fatto mente locale e, nel buio della camera, ho pensato a quello che avevo sognato e mi sono tranquillizzato dicendomi che Chiusi è il paese della “visciaia” e mai potrebbe costituire terreno fertile per simili personaggi. O no?
Stampa l'articolo | Questo articolo è stato pubblicato da lucianofiorani il 31 marzo 2011 alle 00:55, ed è archiviato come POLITICA. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso RSS 2.0. Sia i commenti sia i ping sono disattivati. |
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circa 14 anni fa
Si, è come dice Paolo (Scattoni). Ed è chiaro che se si espone 1 persona sola, la si può sfinire con ritardi, cavilli e, se dovesse servire, intimidazioni; se una risposta la pretendono in 100, sarà molto più difficile evitare il confronto creando opportune nuvole di fumo.
La campagna elettorale è solo all’inizio; cominceremo col chiedere conto delle scelte prese nel passato ma che ricadono sul nostro futuro. E visto che la coalizione uscente si ricandida al governo nel segno della continuità, pretenderemo proprio da loro risposte convincenti; questa volta però lo faremo in 100….per sicurezza.
circa 14 anni fa
Secondo me si sbaglia a pensare che il potere a Chiusi si esprima sotto un’unica regia. Ci sono invece reti di potere che si scompongono e ricmpongono a seconda delle (loro) necessità contingenti.
In una situazione del genere l’unica medicina possibile è che ci si impegni su percorsi di trasparenza e tracciabilità delle decisioni pubbliche (su quelle private ovviamente non è praticabile).
circa 14 anni fa
Quello che hai fatto, Giorgio, (Cioncoloni) non è propriamente un sogno, è soltanto la realtà che ti è venuta a trovare durante il sonno. Le telefonate e i messaggini che hai “sognato” sono una cosa concreta ormai da diversi anni. Semmai ora si sono intensificati e sono di tutt’altro tono. I bene informati dicono che queste cose una volta avvenivano soprattutto in Sicilia e da parte di una specifica associazione “benefica” e, se non ricordo male, tale sodalizio, sembra venisse chiamato. …………… accidenti, ora non ricordo il nome ……………mi dispiace …….. però sono sicuro che cominci per emme …………
circa 14 anni fa
A una primissima lettura, visto il tono, mi era venuto di commentare: “la sera a cena vedi di mangiare meno pesante”.
Poi ho invece pensato che lo sforzo “letterario” di Giorgio (Cioncoloni) meritasse un commento serio.
Quello che Giorgio ha sognato è una costante in questa nostra piccola comunità. Il fatto che certi fenomeni emergano (personalmente non ne ho avuto particolare sentore) con maggiore evidenza oggi a mio avviso potrebbe dipendere da alcuni fattori. Il primo è che chi oggi si esercita in questi “benevoli” avvertimenti lo faccia in maniera eccessivamente “sgarbata” e quindi più evidente. Il secondo motivo potrebbe invece essere che qualcuno si muova disordinatamente perché si trova impreprato ad affrontare imprevisti rispetto a equilibri di potere che considerava acquisiti.
La letteratura scientifica sui networks neri e grigi nell’organizzazione sociale comincia ad essere abbondante. Non è un caso che una parte di quegli studi si riferisca a casi italiani. Magari chissà troveremo una pubblicazione anche su Chiusi.
circa 14 anni fa
caro giorgio realizzare i sogni belli è l’unico modo per spazzar via quelli brutti e fare in modo che non diventino realtà.
circa 14 anni fa
credo che la migliore cura per questo tipo di vessazioni sia metterle subito in piazza, possibilmente con nomi e cognomi, magari anche registrazioni dei colloqui “a rischio”. Sarebbe bello poter beccare in flagrante quei “bravi ragazzi” che ti dicono “se hai rapporti, o fai una riunione con con quelli là” non ti rinnovo la convenzione il prossimo anno” o cose simili.(ovviamente la mia è pura fantasia! Faccio solo un ragionamento per ipotesi.
)
circa 14 anni fa
caro Giorgio, un sogno simile al tuo probabilmente lo aveva fatto qualche anno fa un’altra persona.
Non ricordo bene ma c’era una manifestazione al teatro dove partecipava un personaggio importante della politica. In teatro imbavagliato si presentò un uomo con un cartello che accusava, mi sembra la nostra provincia, di essere un covo di mafiosi, probabilmente anche lui aveva sognato? Se qualcuno si ricorda meglio il fatto mi piacerebbe che fosse ricordato con più precisione
circa 14 anni fa
Bravo Giorgio!!!! proprio un bell’articolo!!! QUESTA SI CHE E’ VERA VISCIAIA!
circa 14 anni fa
Caro Giorgio spero che il tuo sogno rimanga tale, anche se questa ipotesi è stata sfiorata, ma al burattinaio avranno tagliato finalmente i fili? Nella seconda metà di maggio avremo la risposta se Chiusi rimarrà il paese della “visciaia” oppure ci sarà sempre qualcuno che muove i fili per noi.