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1.800.000 metri cubi di padre ignoto
Si respirava aria di smobilitazione all’ultimo consiglio comunale di ieri. Ci sono andato perché in passato avevo lanciato su Chiusinews il testo di una possibile interpellanza e chiedevo ai consiglieri di adottarla.
Si trattava di capire come fossero nati i dati che un comunicato di Sinistra Ecologia e Libertà aveva diffuso: 1.800.000 metri cubi previsti nel nuovo (si fa per dire, visto che è in attesa da 13 anni) Piano strutturale. A quel comunicato rispondeva almeno in un’occasione l’allora segretario comunale del PD Giglioni: di quel 1.800.000 metri cubi “soltanto” 600.000 sarebbero di nuova edificazione.
Quella interpellanza è stata effettivamente adottata dal consigliere di opposizione Niccolò Martinozzi. Dopo molto tempo e solo alla fine di mandato il pro sindaco Bardini ha risposto dicendo quello che aveva risposto ad una mia richiesta di visione degli atti: non c’è nessun atto ufficiale con quelle previsioni. Tutto quello che c’è è pubblicato sul sito del Comune.
Buona la sottolineatura di Martinozzi: evidentemente queste cose possano dai partiti e non dall’Amministrazione comunale come dovrebbe essere.
A parte, però, le schermaglie un piccolo squarcio dalle parole del pro sindaco è emerso. Nella risposta infatti ci dice che “il piano (ma quale? L’attuale PRG o la bozza di piano strutturale? NdA) è in visione in Provincia” perché “qualcosa che non va c’è”.
Certo ora non è più possibile chiedere che cos’è che non va. Forse questa volta l’interpellanza dovrebbe essere adottata da un consigliere provinciale.
Stampa l'articolo | Questo articolo è stato pubblicato da Paolo Scattoni il 31 marzo 2011 alle 01:31, ed è archiviato come POLITICA. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso RSS 2.0. Sia i commenti sia i ping sono disattivati. |
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circa 13 anni fa
….passano dai partiti e non dall’Amm. Com. come dovrebbe essere”……. “è in visione in Provincia”………”un percorso che ha fatto di Chiusi una specie di “succursale” con molto meno autonomia di una succursale provinciale di una banca”.
Non ci vuole molto per capire che fino a che questo sistema (e questo “percorso”) non verrà modificato, Chiusi non potrà aver alcun futuro se non quello di essere in una posizione strategica per lo sviluppo economico (nodo logistico etc) della Provincia di Siena….una specie di “succursale” in cui tutto è “ridotto” allo sviluppo economico della Provincia, non allo sviluppo sociale ed economico della Città di Chiusi e le sue frazioni.