Solo un altro blog targato WordPress…per riflettere sui fatti della città
Lettera aperta a Nichi Vendola
Caro Nichi,
mi ero iscritta a “Sinistra Ecologia Libertà” perché credevo che queste tre parole avessero trovato finalmente casa in un partito nuovo; un partito che potesse ridare un senso all’espressione “essere di Sinistra”, lontani sia dal veterocomunismo che dalla Sinistra ormai troppo diluita del PD.
Mi sono iscritta l’estate scorsa e ho partecipato da allora all’attività di elaborazione politica nel Circolo di Chiusi in vista delle elezioni amministrative che si terranno il prossimo Maggio. Lascio il partito oggi, dopo aver fatto di tutto per trovare un senso a questa esperienza. Getto la spugna perché ogni novità è rimasta sepolta dalle macerie della vecchia politica con gli iscritti famigliari e clientelari, i bizantinismi, i cittadini strumentalizzati solo per farsi scrivere il Programma elettorale; riunioni che raccoglievano al massimo una decina di persone.
Nel frattempo molti dei simpatizzanti che si erano allontanati da Sel e, insieme ad altri, avevano costituito il Comitato Res Publica, nelle prime due assemblee raccoglievano quasi duecento persone, un segno inequivocabile della difficoltà dei partiti nel canalizzare le esigenze delle persone.
Dallo stimolo che questo Comitato ha prodotto è nata così una Lista che è partita dalla società civile ma che non è un Lista civica. E’ un esperimento ed una necessità. Invitati dai cittadini, che ne sono i promotori, si stanno aggregando forze politiche – come Rifondazione – e fuoriusciti dai partiti e dalla loro oligarchia e autoreferenzalità, come me e altri amici e compagni di SEL e del PD. Il nostro “laboratorio” è quello di chi ha coscienza che sia i partiti che la società civile debbano svolgere un compito e che questo, parlo per Chiusi, non sta avvenendo da molti anni.
Usciamo da un doppio mandato – interrotto per andare ad altro incarico – di un Sindaco che ha incarnato il “berlusconismo” nei metodi e in alcune azioni di sostanza. Alla continuità con questa esperienza, SEL si è piegata senza alcuna criticità. Le ultime assemblee sono state mortificanti nei contenuti e nei metodi, non esclusa nemmeno l’intimidazione di decisioni finali imposte dall’alto se certe condizioni non si fossero verificate.
SEL è di fatto un partito in “franchising” ed io, che sono una persona Libera, dalla forte coscienza Ecologista e di Sinistra, con questo ambiente e questi metodi non ho nulla a che spartire.
Aderisco con piena convinzione all’invito a partecipare alla Lista “La Primavera di Chiusi” che ha come caratteristica la chiarezza e come obbiettivi principali l’allargamento della partecipazione e la trasparenza verso i cittadini. Non a caso le più grandi difficoltà si stanno rivelando opposte a quelle dell’ambiente da cui provengo: riuscire a convincere le persone non solo ad impegnarsi come “attivisti” ma ad entrare in Lista o a dare la propria disponibilità per incarichi di Giunta. Si, perché questa volta credo che, come sta avvenendo in tanti altri comuni, Chiusi ce la possa fare a dare alla partitica malata il “foglio di via”.
Stampa l'articolo | Questo articolo è stato pubblicato da lucianofiorani il 2 aprile 2011 alle 14:30, ed è archiviato come POLITICA. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso RSS 2.0. Sia i commenti sia i ping sono disattivati. |
I commenti sono disattivati.
circa 13 anni fa
L’assemblea di venerdì si è tenuta tre giorni dopo la mia decisione di lasciare il partito quindi anche se avessi avuto la tenda piantata in piazza garibaldi non sarei venuto comunque. E poi mi creda, i Pink Floyd sono uno spettacolo molto più edificante e costruttivo rispetto a ciò a cui ho assistito durante l’ultimo periodo in sezione. E con questo chiudo la discussione.
circa 13 anni fa
Buffo che Marcantonini
rivendichi la neccessità di partecipazione dopo essere stato assente alla riunione più importante dopo essersene andato, senza problemi, ad un concerto a Milano!
circa 13 anni fa
Il rifiuto delle deleghe è stato deciso dall’assemblea perchè presentate in fase di voto. Le regole del gioco si stabiliscono prima non dopo quindi, ad inizio assemblea, avremmo dovuto deliberare sull’accettazione o meno. La sua delega io non l’ho vista (presumo l’avesse Leonora), ho visto altre deleghe che sono state rifiutate. La sua l’avrei ampiamente giustificata per i motivi che ha espresso e che io conosco bene. Le altre no. Gli impegni di lavoro e non solo li abbiamo tutti. Se uno vuol veramente contare all’interno del partito deve essere presente. Almeno un assemblea all’anno !
circa 13 anni fa
Caro Paolo (Miccichè), mi sarei aspettato, ovviamente non da te, ma da un ex SEL qualche valutazione su quanto ho scritto sulle deleghe. Ma nessuno risponde. Vorrei solo scrivere che se la politica si sente una oligarchia, c’ è chi si sente membro di una aristocrazia, che non vuole sporcarsi le mani e presentare un programma, facendo finta di non sapere che il programma presentato originariamente da SEL, non è morto e si è anzi arricchito di principi che per noi sono fondamentali, come la laicità dello stato, il testamento biologico, etc. Principi che il PD, in buona parte cattolico (almeno nella sua parte dirigente), si è trovato costretto ad accettare. E’ poco? non mi pare.
circa 13 anni fa
Il politico fa il politico. Il medico fa il medico. Il regista fa il regista; in quest’ultimo caso, se il pubblico lo fischia questi non esce in ribalta e, puntando col dito gli spettatori in sala, chiede al medico o al politico di provarci loro a fare uno spettacolo più bello. Si presenta davanti al sipario e se lo fischiano, si inchina ugualmente e tace. Talvolta è successo anche a me e così mi sono comportato, senza il vittimismo di dire che il pubblico non mi aveva capito.
Bene, lo spettacolo che i partiti ci hanno fatto vedere fino ad ora è stato sconsolante; quando ce ne faranno vedere uno almeno decente li incoraggeremo applaudendoli e torneremo ognuno al nostro mestiere.
Mi dispiace che sia tu Luciano – cioè la persona con minori responsabilità rispetto a quello che è accaduto in questi mesi – a dover rispondere. Come al solito chi lo dovrebbe fare tace, come del resto è costume di una classe politica sempre più oligarchica e sprezzante.
circa 13 anni fa
@ Marcantonini. Non piace nemmeno a me che a decidere siano sedi politiche diverse dall’assemblea, ma non credo nemmeno che qualcuno nell’assemblea possa decidere le norme da solo. In qualsiasi situazione ed in qualsiasi riunione ( a cominciare da quelle di condominio, in cui si discute spesso di cose di estrema importanza) si accettano deleghe. Nell’assemblea di SEL no. Mi dicono, e mi fido, perchè, come Agostinelli, penso che non siamo noi a puzzare e tutti gli altri odorino che quelle deleghe avrebbero rovesciato la situazione. Masono state prese più o meno come una falsificazione. Tra quelle deleghe c’era la mia e non era a favore dei vincenti (presunti) di quella sera e, con la mia storia politica, trovo incomprensibile che si tratti la mia delega come carta straccia. Almeno i compagni di SEL sanno che ho problemi gravi di salute ( e mi dispiace doverlo rendere pubblico per la banalità amministrativa di qualcuno). Allo stesso modo devo ritenere che chi non era presente avesse le sue buone ragioni. Questo, tra l’altro, avrebbe modificato notevolmente i numeri, che ora fanno tanto ridere i duri e puri che non si sono sporcati mai (o in epoche lontane) con una tessera di partito. Ed io, come te, non ritengo che i partiti siano la merda.
circa 13 anni fa
Faccio presente che alla riunione precedente di martedi 29 marzo l’assemblea aveva già votato a maggioranza per l’uscita dalla coalizione ma che questa decisione è stata disattesa. Se ritiene decisiva l’espressione della maggioranza la successiva assemblea non si doveva nemmeno tenere.
circa 13 anni fa
Luciano (Gherardi) non è qui il caso di ricordare tutto quello che è avvenuto in questi mesi, ma spiegare il cambio di posizioni che avete avuto su questioni che voi stessi avevate dichiarato dirimenti con queste arrampicate sugli specchi della “retorica politca” è molto utile. Anzi utilissimo a tutti coloro che leggono, così che ciascuno, liberamente, ha la possibilità di valutare come gira la politica quando diventa autorefertenziale avendo perso qualsiasi contatto con la realtà che la circonda.
un caro saluto
circa 13 anni fa
Cesso. Potrebbe essere Catone, ma più probabimente è il luogo in cui alcuni vorrebbero mandare SEL. Non ci stiamo: non abbiamo intenzione di presentare il nostro curriculum, nè di lamentare il nostro sacrificio – così sofferto dalla Lucenti. Abbiamo tutti la nostra storia e nessuno di noi deve giustificare le sue presenze: Quali sono state quelle per la lista di Paolo e Cecilia?
circa 13 anni fa
Io ho solo scritto quanto ci è stato riportato e non era quindi riferito a Luciano Gherardi, che mi risulta essere stato presente più volte alla riunioni di SEL, oltre al fatto che la sua lunga militanza politica lo mette al di sopra di ogni sospetto. Credo comunque che se si è in pochi e ognuno si presenta con uno o più parenti stretti, diventi un problema di opportunità e di eleganza sebbene statutariamente compatibile; questo soprattutto se poi la loro presenza si manifesta solo nelle occasioni di votazioni determinanti.
Comunque un metodo efficace è smentire ufficialmente questo fatto e precisare che nessuno dei votanti ieri sera era lì per la prima volta dopo il Congresso fondativo.
Quanto all’ultima frase di Luciano Gherardi, proverò a chiarire. Nella gruppo La Primavera di Chiusi tutti stanno lavorando con grande sacrificio di tempo e con un tale disinteresse che nessuno vede l’eventuale coinvolgimento in Lista come un diritto o un’aspirazione ma come parte di un servizio. Certo è un gruppo nuovo e forse ancora puro ma è bello “godersi” delle persone che indicano altri come più adatti di loro per certi compiti invece di sgomitare per essere in prima fila.
circa 13 anni fa
Spero che Luciano Fiorani non mi ritenga così ingenuo da pensare che si sia trattato di una questione formale e immagino abbia letto quanto ho risposto alla Lucenti, così come potrei rispondere a Miccichè su chi è venuto a votare, avendone tutto il diritto in quanto iscritto. Il problema è che due persone si sono presentate alla riunione con una precisa idea: speriamo che finisca presto perchè io voglio andare al Mascagni. Nessuno avrebbe fatto opposizione, visto che si sapeva da tempo che avevano le valigie pronte. Nell’assemblea, qualcuno, Giuliana Facchielli, faceva notare che in democrazia si accettano le posizioni della maggioranza e, semmai, si cerca di rovesciarle, ma non urlava come la partente e nessuno se ne è dato per inteso. Dunque, non rimando tutto ad una questione procedurale e concordo con Fiorani che la spaccatura c’è stata e c’era già ed il travestimento da questione formale non è stato da parte della maggioranza, ma da parte di chi aveva già deciso diversamente. Una contraddizione: da una parte si dice che i dirigenti residue di SEl sono pochi (è vero, ma forse è più facile lavorare), dall’altra la Lucenti scrive, per quanto riguarda la lista primavera:”Non a caso le più grandi difficoltà si stanno rivelando opposte a quelle dell’ambiente da cui provengo: riuscire a convincere le persone non solo ad impegnarsi come “attivisti” ma ad entrare in Lista o a dare la propria disponibilità per incarichi di Giunta. E allora? Questo grande desiderio di impegno e di riforma?
circa 13 anni fa
Conosco e apprezzo Luciano Gherardi da lunga data, ma derubricare la questione politica che ha sbriciolato il direttivo del circolo di Sel a norme regolamentari interne mi pare francamente una lettura, a dir poco, fuorviante.
Cecilia (Lucenti) parla di ben altro.
circa 13 anni fa
Una sola domanda a Fiorani? perchè? Qui la situazione è chiara, chi si è stancato e non condivide lo statuto se ne è andato. Nessuno ha fatto minirivoluzioni che poi che poi ha rimandato, ritenedo però, forse giustamente, di aver aperto una stada di collaborazione
con le altre forze di sinistra
circa 13 anni fa
Cecilia (Lucenti) è ovviamente libera di pensarla come vuole, ma (glielo ho detto direttamente alla riunione di SEL) non può trattare tutti da clientes, venduti o parenti. Ho cercato di spiegarle, evidentemente senza successo,perchè alcune persone non partecipano al comitato elettorale semplicemte perchè non ne fanno partei, il riferimento era a mia moglie, ma hanno diritto ad essere presenti alle (poche) assemblee), mentre altri non sono presenti come prima,parlo – ho parlato – di me per ragioni di salute, ma continuano a lavorare, tramite internet, anche alla stesura del programma , che non è più solo quello che era mesi fa. Niente vi era, ad esempio, sui temi -per noi fondanti – della laicità. Cecilia ha deciso in altro modo e nessuno ha intenzione di contestarla.
circa 13 anni fa
Le ultime vicende del circolo di Sel sono state, se possibile, più grottesche di quelle del Pd.
E poi si lamentano se uno critica questi partiti.
circa 13 anni fa
Benvenuta nella lista Primavera Cecilia, e benvenuti anche agli altri compagni e amici di SEL che non hanno più condiviso metodi ed aspirazioni finali del circolo del partito di Sinistra Ecologià e Libertà locale. Lavoreremo insieme perché la politica, quella vera e con la P maiuscola, ritorni ad essere proprietà dei cittadini della nostra Chiusi.
circa 13 anni fa
Anche se questa frase sta diventando impopolare non posso che augurarmi “speriamo che tu dica il vero” cioè che quello che tu auspichi possa realizzarsi. Sicuramente farebbe bene per il futuro anche ai partiti che non sono riusciti a leggere questi segnali che il mondo reale ci sta inviando da tempo. Lavoreremo insieme per provarci e, comunque vada, ne sarà valsa la pena.
Buona primavera a te e a tutti!