di Stefano Marcantonini

Caro Cannamela,

di cose e di argomenti su cui ribattere ce ne sarebbero fin troppi. In questo blog c’è una regola condivisa che impone la brevità e pertanto mi limiterò a rispondere ad alcuni passaggi del tuo controverso articolo. E’ vero, non hai mai parlato di forza alternativa al PD e hai tenuto fede. Poi però avevi detto che le primarie sono per SEL una caratteristica fondante. E disattesa a Siena. E’ vero anche che SEL nasce come una forza a vocazione di governo ma anche come una forza che si prefiggeva l’arduo compito di ricostruire quella sinistra smembrata, fuori dal parlamento e che potesse fare i conti con il novecento appena chiuso. Non dire di no, come hai detto la sera dell’assemblea, perchè ripeteresti una bugia col solo fine di giustificare quella che si potrebbe profilare come una sonora batosta alle prossime amministrative. Ovviamente non intendo una sconfitta della vostra coalizione ma una sconfitta e un appiattimento di SEL in quella coalizione. Tu sei di Siena, sei giovane e probabilmente non hai idea del clima che si respira qui oggi. Probabilmente nessuno ti ha informato sulla progressiva perdita di pezzi dal congresso ad oggi e soprattutto non ti rendi conto della gravita della cosa quando da un comitato direttivo escono la metà e ti limiti a liquidare le soggettività come “incantatori di serpenti e vecchi sciamani”.

Non c’è bisogno che tu mi dica come ci si dovrebbe comportare dentro un partito, lo so benissimo. Non tollero nemmeno io le banderuole che oggi ci sono e domani, per difformità del loro giudizio rispetto alla maggioranza, non ci sono più. Come ho spiegato nel mio recente articolo su questo blog se l’assemblea avesse optato per la scelta della coalizione io mi sarei accodato alla volontà del mio partito ma l’assemblea aveva deciso a maggioranza per l’uscita. Durante quella votazione sia tu che Renai ripetevate a manovella la minaccia che se non si fosse indirizzata la votazione in un certo modo avreste preso la palla in mano voi. Quindi ti invito ad un confronto sul valore del termine democrazia a cui tu rimandi nel tuo articolo, in contraddizione peraltro con un successivo passaggio quando affermi che ormai la collocazione del partito nel centrosinistra era scontato da tempo.

Ti invito a riflettere su una questione: in politica si deve agire con il fine ultimo della raccolta del consenso. Senza populismi ma anche senza personalismi e ambizioni personali, come si sono verificati nel circolo di Chiusi ormai da molto tempo. Quindi, le amministrative saranno un terreno di valutazione per la scelta arbitraria che avete fatto a Chiusi. Se il risultato sarà positivo, intendo almeno in linea con la percentuale che viene attribuita a SEL a livello nazionale, chapeau. Diversamente, l’augurio è quello che coloro che rappresenteranno le cause di una sconfitta si facciano da parte e pongano il partito in mani diverse. Come ad esempio quegli incantatori di serpenti e vecchi sciamani che magari conseguirebbero ugualmente una sconfitta ma che almeno sarebbe stata in buona fede, nell’interesse della comunità e soprattutto senza secondi fini.

Inoltre, e concludo, il fatto che in questi giorni non si sia sentita una sola voce degli aderenti chiusini a SEL la dice lunga. Se avessi saputo fin dall’inizio che il mio apporto sarebbe stato soltanto funzionale ad una scelta già fatta ad ottanta km da Chiusi ovviamente non mi sarei speso per come mi sono speso. Certo, non vorrei essere tra quelli che andranno a rappresentare SEL in giunta e in consiglio (ammesso che ci riusciate) in caso di vostra vittoria perchè potrebbero essere per loro cinque anni molto duri da sostenere.