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Terre di mafia
La mafia c’è anche da queste parti, ma si continua a far finta di niente. Se ne ha notizia fin dalla metà degli anni ottanta, con riferimento ad acquisti di strutture alberghiere a Chianciano. Il fenomeno è un po’ come un fiume carsico che, nell’opinione pubblica, riemerge solo in occasione di arresti o incriminazioni per poi eclissarsi di nuovo e lasciare il campo a un’indiffereza generale che è il terreno più fertile per le attività criminali che si intrecciano con il mondo degli affari. E’ di ieri la notizia di otto arrestati con l’accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso per reati commessi tra il 2008 e il 2009 anche in comuni della nostra zona (Chiusi, Chianciano, Montepulciano e Sinalunga). Uno degli arrestati è un pregiudicato affiliato ad una cosca calabrese, in stato di semilibertà all’epoca dei fatti.
La presenza dei casalesi, nella ricostruzione del dopo terremoto in Umbria, è un fatto ormai acquisito tanto che la Regione ha istituito già nella scorsa legislatura una Commissione antimafia.
Da queste parti però non c’è alcun allarme sociale per la presenza mafiosa. Eppure Falcone avvertiva che prima arrivano i soldi della mafia (che non puzzano e piacciono a tutti) , poi arrivano i metodi (e sono già arrivati anche quelli: l’incendio della Capannina) e infine arriva anche il sangue. Per aprire gli occhi vogliamo aspettare le sparatorie?
Stampa l'articolo | Questo articolo è stato pubblicato da lucianofiorani il 21 agosto 2010 alle 00:33, ed è archiviato come CRONACA, POLITICA. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso RSS 2.0. Sia i commenti sia i ping sono disattivati. |
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circa 14 anni fa
Anch’io penso che da questa casta c’è da aspettarsi poco. La politica, che è diventata quasi solo un comitato d’affari, non ha certo gli anticorpi per opporsi alle infiltrazioni mafiose. Sono ormai più di vent’anni che anche queste zone sono entrate negli interessi delle cosche. Il richio grosso è che i comitati di affari dei politici locali si saldino con quelli delle mafie. Senza una mobilitazione della società civile basterà la sola Dia di Firenze ad impedirlo?
circa 14 anni fa
Sensazione piuttosto diffusa, credo. Anzi, spesso il muro, più che di gomma sembra essere di m…da. Perchè puzza da lontano. E se ci sbatti contro ti sporchi pure. Sinceramente non credo che dalla politica attuale, a livello locale, possiamo aspettarci qualcosa. I gruppi dirigenti (o meglio i sedicenti gruppi dirigenti, perchè se lo dicono da soli che sono loro a dirigere) sono talmente avulsi dalla realtà sociale e culturale, fuori dalla discussione, che sperare in un “ampio dibattito sui programmi” in vista delle elezioni è puro esercizio di fantasia e una pia illusione. Stanno in silenzio perchè non sanno che dire; l’unico programma che hanno è quello di mantenersi a galla, mantenere le rendite di posizione e i galloni acquisiti; al massimo trovare sistemazione a qualche amico, figlio, nipote, amico dell’amico… Per farla breve, credo che se si vuole davvero cominciare a riparlare delle cose da fare e di come farle (perchè tra farle bene e farle male c’è differenza), si possa anche provarci, ma non con chi ha governato fino ad ora, con chi ha retto il sacco al capataz senza mai batter ciglio, con chi “occupa” e dirige partiti che ormai fanno gli election day al posto dei congressi, con chi ha fatto finta di opporsi e non si è opposto mai a nulla… Con questi no. Non serve, è tempo perso.
circa 14 anni fa
quello che non è più sopportabile è il silenzio delle istituzioni, questi comunicati, queste riviste, questi bollettini dove ci spacciano il nostro comune come il paese dei balocchi, tutto va bene, tutto funziona, siamo primi in tutto, tutte falsità alle quali non crede più nessuno, eppure tutto stancamente si ripete.
Tra qualche mese ci presenteranno un nome da votare e via il giro riparte, io mi sento in gabbia, la sensazione del muro di gomma è fortissima.
circa 14 anni fa
Hai proprio ragione. Non è solo la società civile che fa finta di niente ma quello che è più grave è il silenzio delle istituzioni e della politica. Anche le banche della zona però , nelle loro annuali relazioni di bilancio, sempre presentate in pompa magna, si guardano bene dall’accennare al problema. E certo da quell’osservatorio qualcosa si dovrebbe vedere.
circa 14 anni fa
E’ da tempo ormai che non ci facciamo mancare niente. Ci sono i soldi riciclati delle mafie, e anche i metodi mafiosi: le intimdazioni, le estorsioni, i tentativi di sequestro di persona, gli incendi al negozi, alberghi – la Capannina è uno, ma nel 2008 andarono a fuoco anche 4 auto nel posteggio di un albergo a Chianciano e un Pub a Po’ Bandino – le lettere minatorie (vedi il caso del sindaco i Fabro e anche quello del parroco di Ficulle, vittime di “corvi” dalla penna facile); ma ci sono anche altre cosucce come l’assalto indiscriminato del cemento alle colline, in assenza di piani urbanistici e anche di una reale pressione demografica; ci sono in questo territorio politici che si arricchiscono con la politica; banche “indagate” per turbativa d’asta e falso; ci sono – anche prima della legge bavaglio – tentativi continui di zittire la stampa e l’informazione libera e non asservita; ci sono comitati d’affari che hanno colonizzato o sostituito i partiti, i sindacati, le associazioni di categoria… E ci sono anche logge massoniche più occulte di quanto si creda…
Ci sono stati e ci sono spesso in questo territorio, fatti di cronaca nera e anche delitti inspiegabili e irrisolti, prprio a causa dei depistaggi, delle coperture, delle connivenze a vari livelli; ci sono stati e ci sono in questo territorio magistrati che fanno il loro dovere e altri che invece indagano su quei magistrati cercando di renderli innocui…
Insomma c’è tutto quello che c’è altrove. Ma, come dici tu, si fa ancora finta di non vedere, di non sapere… Perchè altrimenti si dovrebbe raccontare un territorio che non è o non è più quello che molti ci raccontano… E far ifnta di non vedere fa comodo a tutti: a chi governa il territorio, alle opposizioni che non si oppongono, a chi fa affari con metodi poco trasparenti; ai giornali e alle tv che ad agosto preferiscono raccontarci che è caldo…