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Pd: Largo ai giovani o alla larga dai giovani?
Devo dire la verità: negli ultimi periodi l’idea di riconsegnare la tessera al partito mi stava balenando spesso. Era sempre con me, nel portafogli, e spesso mi chiedevo quanto ci sarebbe stata…
Quello che è successo ieri sera è stato il normale risultato di un triste percorso. Perchè a sentir parlare Stefano Scaramelli oppure Simone Agostinelli, sembrava veramente che si fosse arrivati ad una vera sintesi e ad un confronto leale.
Ho apprezzato soprattutto l’intervento di Simone Agostinelli, non per il giudizio sull’accordo, ma perchè dalle sue parole si vede la sua passione. La mia opinione, e non credo solo la mia, su quello che è successo ieri sera è che la parte che ha sempre sostenuto Stefano Scaramelli si è presentata con la sola intenzione di sfogare la propria rabbia repressa, con battute di pessimo gusto volte solo a inasprire i toni!
Non c’era desiderio di sintesi! C’era solo voglia di rivalsa come se i sostenitori di Stefano Scaramelli avessero voluto dire: “ora si fa come si dice noi e voi state zitti!” Ma state tranquilli, non l’hanno detto… ma l’hanno fatto intendere bene!
Parlo di un vero e proprio abuso perchè molti si sono fatti forti di
“aver vinto”, dimenticandosi che un numeroso gruppo ha fatto un notevole passo indietro per il bene del partito (passo che non
condivido ma che capisco). Gli “scaramelliani” avvalendosi di questa forza hanno semplicemente sparato a zero sugli ex 16, sapendo che non avrebbero risposto! Troppo facile così.
Dopo almeno un’ora di assemblea mi sono avvicinato ad un membro dell’ormai ex gruppo dei 16 chiedendogli: “ma come fai a stare zitto?” La risposta è stata solo un’amara risatina.
Ma come può un partito che si definisce democratico, chiedere che si faccia pulizia nel gruppo dirigente? Ma come ci si può lamentare di un questionario perchè da esso potrebbe venir fuori un risultato negativo? Bisogna mettere domande giuste perchè la gente risponda bene? E, comunque, sul tema dei questionari non voglio più rientrare.
Ho cercato di starmene il più fuori possibile ieri sera, soprattutto per non mettere in difficoltà mia madre che si era appena dimessa. Ma quando poi ho sentito dire :“chi non la pensa così è meglio che si defili”, allora non ho avuto scelta: ho dovuto togliermi dalla tasca quella tessera che da quel momento mi stava pesando come un macigno!
Non ci sto!
Penso di essere stato chiaro! Forse sono caduto nella trappola del
topo! Forse era proprio quello che volevano! Ma non ho avuto dubbi! Ho letto che il Pd locale ha usato recentemente questo slogan: “largo ai giovani”.
Buon per loro, io, però, come giovane, da questo PD sto alla larga…e con me credo tanti altri!
Stampa l'articolo | Questo articolo è stato pubblicato da lucianofiorani il 5 aprile 2011 alle 15:18, ed è archiviato come CRONACA. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso RSS 2.0. Sia i commenti sia i ping sono disattivati. |
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circa 13 anni fa
Caro Simone condividiamo l’amarezza… Purtroppo, mi sembra di vedere che la politica esce sempre di più dai partiti. Ma se è così a livello locale, che ne sarà a livello nazionale?
circa 13 anni fa
Bravo Tommaso, hai dimostrato che hai creduto che quel partito fosse portatore di idee democratiche e condivise e che anche a coloro che su tanti argomenti la pensavano diversamente sui criteri fondamentali della democrazia pensavi che fosse loro riservato uno spazio per esprimersi e per produrre il proprio senso della politica.Per di più hai dimostrato la tua buona fede: quella di crederci ! Come te anche altri.Sò che resta l’amarezza e la disillusione, ma cerca di fartene una ragione di quello che è successo.Tutti possiamo sbagliare e credere che gli uomini possano applicare compiutamente quello che stà scritto nei loro intenti.Non è così, perchè vengono fuori i personalismi, gli egoismi, le lotte per tirare da una parte ed oggi ancora più marcatamente codeste lotte sono per ”la pagnotta” volgarmente detta. Anche ieri, con i dovuti distinguo era così e forse lo era ancora di più marcatamente che oggi.Da parte tua ci deve essere la consapevolezza che lottare per l’avanzamento dei più deboli è la più grande battaglia che si possa compiere.Quel partito ha smarrito se stesso,accetta supino che i meccanismi del sistema triturino impudentemente chi crede di dargli fiducia, e pertanto non serve più alla gente poichè è solo una cinghia di trasmissione che tende illusoriamente a dimostrare che il capitalismo si possa governare e crede che tale ipotesi possa essere vincente per un futuro di tutti.
Viviamo nel capitalismo ed il baratro che ci troviamo addosso lo si deve profondamente all’azione di tale sistema sulla vita degli uomini.A cambiarlo dovranno pensare le sue vittime !
circa 13 anni fa
Non puoi capire, caro Tommaso, quanto dispiacere ho provato nel vedere il tuo gesto di riconsegna della tessera e lo stesso spero sia stato il sentimento di tutti i presenti (come ha ben sottolineato Fabio Panci in chiusura di serata), anche dei più rancorosi e inaciditi. Quando un partito, che si dice democratico, non riesce a motivare un giovane come te, perde uno degli scopi fondanti: dare speranza alle nuove generazioni. Sai bene che, ieri sera, io mi sono difeso dall’attacco inutile e sterile che hanno portato a me e ad altri componenti dell’assemblea, alcuni iscritti( lo hai anche detto in apertura del tuo articolo) e lo ho fatto sia per riaffermare il principio che il confronto non può essere considerato “disturbo”, (anche perchè è da quel confronto che è nato il programma), che il termine “esclusivo”non deve essere proprio del nostro partito e, soprattutto, per far capire a questi geni della politica, che il loro atteggiamento danneggia proprio Stefano Scaramelli, perchè lui è il primo ad essere coscente che la sua candidatura è frutto di un’accordo politico e lo ha anche chiaramente detto e questo gli fa grande onore. Questi geni stanno continuando a cercare colpevoli, senza capire che questo non è il tempo dei processi. Dopo le elezioni inizierà la fase congressuale e non si preoccupino lor signori(5 o 6 in tutto, devo dire), che il tempo della chiarezza arriverà, ma oggi il fine è diverso, oggi c’è da appoggiare un candidato che più passa il tempo e più mi convince per lealtà e correttezza. Mi dispiace solo,che quando ci sarà il congresso, il partito non potrà contare sull’energia e sulle idee di un giovane come te.
circa 13 anni fa
L’analisi di Francesco Storelli è impeccabile e da questa dobbiamo ripartire. Successivamente dovremo anche porci il problema di come organizzare questa rappresentanza politica con modalità nuove.
Nel frattempo cerchiamo di ridare aria a questi locali ammuffiti; evidentemente anche Tommaso – e come lui altri – non ce l’ha fatta più a trattenere il respiro. Buon segno.
circa 13 anni fa
Bravo Tommaso! Ma non per aver lasciato il PD, anche perché credo che la tua sia stata una decisione sofferta e non indolore. Allontanarsi da qualcosa in cui credi non è mai semplice. l’ho vissuta anch’io anni fa. Bravo perché hai ragionato con il tuo cervello e questo non può farti altro che onore.
circa 13 anni fa
Caro Tommaso, quello che hai visto non è la realtà! Quello è solo la rappresentazione della realtà che si da al chiuso delle stanze dei partiti. Ma il mondo vero è fuori di lì. Una volta il vecchio PC o la DC gestivano con i propri iscritti il 60-70 % dell’elettorato, quindi “tenere l’esercito unito e compatto (magari anche applicando la legge marziale!) assicurava la vittoria. Oggi i partiti sono avulsi dalla realtà, i tesserati sono meno del 10 % di coloro che poi votano quel partito, quindi il mondo esterno non è più così inquadrato e si muove rapidamente. I partiti non sanno più leggere queste realtà e pensano ancora di poter controllare la situazione mentre ormai il mondo reale sta da tutt’altra parte. I partiti hanno una possibilità di successo solo se i cittedini si comporteranno da puri “consumatori”. hai visto che basta che si riapra il dibattito, come ad esempio sta avvenendo sul blog, che i partiti vanno in crisi (e non solo il PD). Lasciamoli pure alla loro delirante agonia e proviamo a ricostruire dei rapporti sociali veri.
circa 13 anni fa
caro tommaso mi verrebbero in mente tante cose, ma rischierei di essere solo banale e retorico anche se mi piacerebbe dirtele.
ti dirò quella che per me è la più importante, sii orgoglioso di aver ragionato con la tua testa e di aver fatto una scelta decidendo autonomamente.
io ho due bambini piccoli e se potessi esprimere un desiderio per loro è quello che quando saranno grandi qualunque cosa facciano sia frutto delle loro decisioni, della loro capacità di ragionare autonomamente, questa è secondo me la cosa più gratificante che un gentitore possa aspettarsi dal proprio figlio.
circa 13 anni fa
Caro Tommaso (Provvedi) questo blog sta ormai per compiere un anno di vita. C’è stato un elemento che ha reso il lavoro che vi ho riversato (insieme a Luciano) davvero gratificante: conoscere molti giovani come te che si interessano del bene della comunità in cui vivono.
Io spero che si organizzino e riescano a prendere in mano la gestione di questa nostra città. Ognuno lo farà nei modi che riterrà più opportuni, dentro o fuori dai partiti. L’importante è non perdere la speranza per i risultati di un impegno disinteressato. Non è retorica, ma semplice constatazione, dire che il futuro è nelle vostre mani. Buon lavoro!