Solo un altro blog targato WordPress…per riflettere sui fatti della città
L’identità comunista non può passare per le liste civiche
Sono giorni che molti si ergono a difensori del popolo, contro i partiti, contro i simboli, contro i dirigenti provinciali, contro la politica, nascondendo poi che sono tutti ex di qualche incarico di partito, insomma tutti si vestono di nuovo e magari costruiscono un muro per impedire ai giovani di potersi esprimere.
Inoltre, come fa chi non crede nei partiti e ne disconosce addirittura la loro funzione a conoscerli così tanto da poterne giudicare anche i comportamenti degli organismi e gli esiti delle riunioni? Qualcosa non torna.
I partiti sono organismi che hanno vari livelli di decisione e non sono un gruppo che si mette insieme e prende la tessera solo in prossimità delle elezioni, magari per veicolarne le scelte, per poi lasciarla subito dopo lo spoglio delle schede o alla prima occasione in cui viene contestato il proprio operato. Troppo comodo!
I Partiti sono costituiti da organismi, simboli e statuti e prima di prendere decisioni definitive devono fare tutti i passaggi previsti dagli organi statutari. Quindi se qualcuno bara nei comportamenti, lo fa indifferentemente dalla collocazione, sia essa Partito, Associazione o Lista civica, quindi non lo fa perché soggiogato dai superiori come scrive qualcuno sui blog.
La Lista Primavera, personalmente non l’ho mai avversata, anzi ho dato il mio contributo partecipando attivamente alla stesura del programma elettorale che condivido e che probabilmente voterò. Altra cosa è rinunciare alla possibilità di esprimere le nostre idee sul simbolo e su altre questioni che non possono essere deliberate da nessun compagno (autorevole e riconosciuto esponente cittadino o giovane dirigente meno autorevole ma pur sempre avente diritto di esprimersi) e questo fa parte della vita interna del Partito, che sa decidere da solo la strada da intraprendere e senza ingerenze esterne sia esse chiusine o di qual si voglia altro campanile.
Tutte le cose che mi sono state dette personalmente e come delegato di partito (preciso di non essere segretario perché a Chiusi non c’è un circolo ed organismi ufficialmente eletti da un Congresso), sono state molto brutte ed appartengono ad un sistema politico che cerca di intimorire chi non la pensa come lui, magari utilizzando il fatto che essendo una donna mi si può costringere ad essere d’accordo con le urla e con le minacce.
In ogni caso non rinuncerò mai alle mie idee ed al simbolo in cui mi riconosco, può starne certo sia chi parla di Carnevale, sia chi si erge a giudice del Contado! Ritornando alla Lista Primavera, i compagni che hanno contribuito a formarla e che ne fanno parte hanno tutta la mia fiducia e probabilmente avranno anche il mio voto; altra cosa è una lista di Partito con tutto il suo peso ed i suoi progetti che al momento non siamo in grado di presentare per le amministrative di Chiusi, vista la frammentazione a causa delle varie scissioni.
Sono convinta che se si vuole costruire un’identità comunista non lo si possa fare con le liste civiche ma attraverso la costruzione di un Soggetto politico costituito di vari livelli e da un progetto che non inizia e finisce nei confini di Chiusi ma che sappia dialogare con tutto il territorio. Quindi questa delegittimazione degli organismi e del simbolo di un Partito è veramente fuori luogo e non credo che porti a nessun avanzamento culturale, così come fare politica solo per essere contro qualcuno non è certo una pratica utile per chi sceglie la partecipazione del popolo come elemento di novità per costruire il futuro delle comunità.
*Delegato di Rifondazione comunista
Stampa l'articolo | Questo articolo è stato pubblicato da lucianofiorani il 6 aprile 2011 alle 21:13, ed è archiviato come POLITICA. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso RSS 2.0. Sia i commenti sia i ping sono disattivati. |
I commenti sono disattivati.
circa 13 anni fa
Oltre ogni discorso che può essere fatto intorno ai partiti (e di come io la pensi a riguardo già se ne parlò di persona) c’è che è stata una mancanza di rispetto riguardo ad una decisione che comunque, unanimi o meno, era stato presa e comunicata.
Credo che qualunque discorso per quanto condivisibile riguardo princìpi e morale cada difronte ad un modus operandi che è nella sostanza mancante di rispetto e a mo parere di umiltà.
Altra cosa che mi ha un po’ infastidito dell’articolo è che quasi si suggerisce l’idea che siano stati usati toni duri da parte di qualcuno, io prsente all’assemblea, non ne ho nè visti né sentiti nei tuoi confronti, anzi, diciamo che sono un po’ venute a mancare le parole per la sorpresa.
Ultima cosa attinente al’articolo, scrivi: “Inoltre, come fa chi non crede nei partiti e ne disconosce addirittura la loro funzione a conoscerli così tanto da poterne giudicare anche i comportamenti degli organismi e gli esiti delle riunioni? Qualcosa non torna.” senza entrare nel merito di un giudizio riguardo i singoli, in generale il tuo discorso è logicamente scorretto perché il fatto che chicchessia non riconosca l’importanza del partito e non creda nelle sue potenzialità (in toto o oggi) può proprio derivare da una sua approfondita conoscenza.
E’ proprio di un processo di indagine, se critico e autonomo, la possibilità che si arrivi a conclusioni concordi quanto discordi.
circa 13 anni fa
Per Sorbera.Non ho chiara l’idea che esprimi al riguardo dell’ ”identità comunista” sul discorso che fai : ” il pensiero comunista ha sempre fatto perno sulla differenza”. Differenza di cosa ? Oppure differenza ” rispetto a cosa ? ”.
Grazie per la tua risposta che attendo con curiosità.
circa 13 anni fa
Se legge attentamente mi sembra di aver già risposto alla sua domanda e non solo alla sua…
circa 13 anni fa
Interpretazioni, supposizioni, insinuazioni… se legge attentamente mi sembra di aver già risposto alla sua domanda e non solo alla sua…
circa 13 anni fa
Cara Deborah, personalmente non ho mai negato la funzione dei partiti (vedi gli archivi di Chiusinews) ma è un fatto che in questo periodo storico essi siano in serio affanno. Grillo promuove iniziative molte delle quali “di sinistra” (e che condivido nella quasi totalità) ma non lo vorrei come forza di governo. I partiti sono indispensabili ma i fatti attuali ci dimostrano la crisi di questo modello di partito: una crisi strutturale, una malattia grave, non un raffreddore. Quale rimedio? Bisognerà trovarlo, forse ci vorrà una palingenesi, una “virata” che sostituisca la ricchezza di partecipazione delle sezioni di un tempo con i social network e/o formule miste tra partitica e società civile (La Primavera di Chiusi?)
Le critiche che hai subito non si riferivano al merito (comunque rispettabile) ma alle modalità e alla tempistica. Non c’entra il fatto di essere giovane o donna; durante l’assemblea potevi chiedere la parola e dire che la decisione non ti trovava d’accordo e che avresti chiesto una verifica interna. E poi perchè aspettare, perchè esporre il partito a quello che è apparso un ulteriore gesto di debolezza e di ostinata “chiusura”? Credo che l’interesse comune legato ad una vera e propria emergenza democratica giustifichi i mezzi; una volta superata, tutto potrà tornare al suo posto.
circa 13 anni fa
Signor Sorbera purtroppo non so risponderle riguardo l’”identità”, domandi al Fiorani… il titolo l’ha messo lui!
circa 13 anni fa
Ah, dimenticavo: ma che cosa è l’ “identità comunista”? Passa per Ernst Bloch o per Gyorgy Lukacs? Per Sendero Luminoso o per Ernesto Laclau? E perché poi parlare di identità quando il pensiero comunista ha sempre fatto perno sulla differenza?
circa 13 anni fa
Non capisco più niente. Rifondazione è o no dentro la coalizione Scaramelli? Sembra di no, da quello che ho potuto capire da un incontro del Comitato Res Publica cui ero presente (intervento di Peppicelli). Ma sembra non essere nemmeno con Cioncoloni perché, pare, si sono accorti, non c’era il simbolo del Partito a cavallo della rondine. E ora, che faranno? Si, la Lia ha mille ragioni – ma anche mille torti -: è vero che una identità comunista non passa attraverso le liste civiche, ma, allora, per dove passa? A proposito di comunisti, mi pare che Vladimir Ulianov Ili’c detto Lenin avesse qualche rammarico: “Lo so, lo so, questa classe operaia fa proprio schifo: pensa solo a bere vodka, riempirsi la pancia e ronfare sul pancaccio. Epperò, è l’unica che abbiamo…” Proprio con quella riuscì a tirar fuori i famosi “dieci giorni” …..
Nemmeno i comunisti sono più quelli di una volta
circa 13 anni fa
Scusate, ma in soldoni, alla fine Rifondazione Comunista cosa farà? Appoggerà o no, ufficialmente, la lista Primavera? Oppure sosterrà Stefano Scaramelli?