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I Ruzzi ai giardini mentre si “Sbottega” per le vie del centro
La festa dei Ruzzi ha forse trovato la sede definitiva: i giardini pubblici. L’allestimento di quest’anno è assai convincente. Certo l’impegno della contrada organizzatrice (il Granocchiaio) è stato notevole, ma la scelta del posto si è rivelata felice. Il grande ristorante nello spazio centrale lascia comunque ampio margine su entrambi i lati per almeno due spettacoli o iniziative per sera. E’ ovvio che gli organizzatori dovranno fare attenzione nel dosare le forze e le risorse, ma se la proposta che viene avanzata con il questionario (tutte le contrade impegnate in un solo punto) fosse accettata, il luogo della festa non potrebbe che essere quello dei giardini pubblici. Una verifica importante ci sarà comunque venerdì sera, quando le vie dello scalo si animeranno per la nuova edizione di Sbottegando. Entrambe le manifestazioni infatti non sembrano in grado, allo stato attuale, di attirare un consistente numero di persone dai paesi vicini, quindi saranno costrette a dividersi l’attenzione dei chiusini. E’ facile prevedere che saranno tanti i cittadini che si riverseranno nelle strade, ma presumibilmente ai giardini andrà un pubblico più giovane mentre tra le bancarelle e le attrazioni varie per le vie del centro sarà più facile incontrare gente di una certa età; in ogni caso i numeri non potranno essere strabilianti. Insomma tutto fa supporre che faremo festa tra di noi e poco più. E se per i Ruzzi può anche andar bene così, perchè sempre più si stanno caratterizzando come festa dei giovani del paese, per gli “sbotteganti” invece sarebbe bene che tante persone arrivassero dai comuni limitrofi. Però, come è stato rilevato da più parti, sulle frequenti e fantasiose iniziative dei commercianti pesa, per un definitivo decollo, la mancanza di appeal di un centro abitato che non è certo considerato tra i più entusiasmanti di questo territorio. E’ chiaro che ci vorranno tempo e impegno per far tornare lo scalo un punto di riferimento, almeno commerciale, per gli abitanti della zona, ma intanto godiamoci questi giorni di festa, perchè il “lungo inverno chiusino” è dietro l’angolo.
Stampa l'articolo | Questo articolo è stato pubblicato da lucianofiorani il 2 settembre 2010 alle 11:59, ed è archiviato come TRADIZIONI. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso RSS 2.0. Sia i commenti sia i ping sono disattivati. |
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circa 14 anni fa
…. ogni giorno di più apprezzo il mio presidente…….non voglio nemmeno scrivere altre parole ma concordo in pieno con quanto detto da Stefano e Alice…..!!
Ma perchè alcuni personaggi voglio per forza fare questa festa in paese????……ma perchè vogliono per forza chiedere la collaborazione di altre associazioni????….Io una risposta me la sono data ma me la tengo per me………..
Cmq porto a conoscenza di tutti che i ragazzi di Chiusi stanno raccogliendo le firme……(viva le primarie, e non dire di no Chiara, smentiresti la tua fede politica) per mantenere la festa cosi come è……….
Il numero è già elevato…..ma a breve verrano prese ulteriori iniziative per aumentare i sostenitori del Referendum NO la festa tutti insieme!!!!
circa 14 anni fa
Cara Chiara è da molto tempo che cerchi in tutti i modi di sminuire qualsiasi iniziativa perchè non è fatta in centro accanto a Sbottegando. E’ chiaro la festa l’abbiamo organizzata noi quindi sentirsi dire che è la festa dell’unità in piccolo ci disturba molto. I nostri numeri (parlo di presenze medie giornaliere) non credo che siano molto più bassi della festa dell’unità. Ho elogiato sia la Fornace che il Sottogrottone per l’impegno che hanno messo per farla in paese, ma non mi venire a dire che l’edizione del 2010 è risultata peggiore delle ultime due: dove erano i bambini che si rotolavano nell’erba, parcheggi disponibili, possibilità di fare musica fino a tardi, nessun disagio per nessuno a livello di circolazione, spazzi per potersi muovere senza dover sbattere contro un ballerino mentre fai la fila alla cassa nel 2008 e nel 2009? Potrei proseguire all’infinito ma mi fermo qui. Siamo stati accusati di non pensare al paese ma al mero guadagno, allora preciso due cose: 1) sbottegando a cosa pensa alla gloria? 2) date alle contrade lo stesso contributo che date a Chiusi in Vetrina , e vedrete se non vi riempiamo Chiusi anche noi. E’ facile pensare in grande quando hai le possibilità finanziarie, ma come ben sai le contrade si finanziano con la festa e non possono permettersi grosse cifre per fare gli spettacoli. Sbottegando è una bella iniziativa ma non mischiamo la tradizione con il commercio, ho visto piagere persone (compreso il sottoscritto) per una vittoria, ma non ho mai visto nessuno piangere per una maglietta venduta in più. Lo facciano Sbottegando ma non durante i Ruzzi. Questi sono giorni nostri che nessuno deve e ribadisco DEVE toccare per il bene del paese.
Un amante di Chiusi e dei Ruzzi della Conca.
Saluti a tutti
P.S. non sono un grande scrittore quindi non me ne vogliate se troverete qualche errore ortografico.
circa 14 anni fa
Secondo me l’idea di fare la festa in paese, come qualunque altra idea, non è né giusta né sbagliata a priori ma la domanda che ci divremmo fare è “Il paese vuole la festa?” e non mi riferisco i contradaioli o ai commercianti (che si sono svegliati da due anni, prima figuriamoci se si sarebbero mossi per il tanto sbandierato “bene del paese” e anche adesso lo fanno ma a patto che si stia alle loro condizioni perchè loro di compromessi non vogliono sentir parlare) ma al resto degli abitanti che sinceramente fanno ben poco per aiutare la festa; come esempio, ma se ne potrebbero fare molti altri, tutte le lamentele che costantemente arrivano per due ora di prove di tamburi un mese scarso all’anno (salvo poi elogiare il corpo tamburi di altri paesi) o le difficoltà di poter lasciare un po’ di musica oltre le 24,00 per, udite udite, 10 giorni su 365 … (richieste a dir poco utopiche!). Da qui forse l’idea di continuare a tenere la festa itinerante potrebbe essere sfruttata su due fronti: innanzi tutto lascerebbe respirare le varie zone per 4 anni, chissà che un anno ogni cinque sopportino meglio un po’ di vita; poi, se ci si impegnasse un pochino TUTTI insieme davvero si potrebbe trovare un punto di forza in questa alternanza, invece di scovare i difetti di ciascuna postazione provare a trovare le potenzialità e le oppportunità che ciascuna contrada ha così da poter proporre ogni anno offerte diverse e caratteristiche (il paese ti offre appunto le strade del paese, i bar e un po’ di passeggiate, i giardi ti offrono spazi maggiori per iniziative che si prestano peggio alle stradine del centro dove ai negozi si potrebbero sostituire bancarelle ad esempio, male idee possono essere tante, basterebbe impegnarcisi un po’ e non trovare sempre e solo ostacoli e interessi egoisti di fronte). Per quanto riguarda il coinvolgimento di “gente di passaggio”: Chusi è difficile che venga attraversato anche in centro, si sa, la gente di passaggio o passa da Via Oslavia o dal cavalcavia del Grottino, magari qualche manifesto o cartello (vedi quello che ha messo Sbottegando alla Fontina) porterebbero sicuramente più gente che la scelta della sede stessa. La possibilità di organizzare la festa tutti insieme: già difficile organizzarsi dentro una contrada, figuriamoci in cinque, poi, perché di nuovo non sfruttare la pluralità dei soggetti organizzanti in positivo e valorizzarla invece che appiattirla (perchè è ovvio che un’organizzazione unitaria porterebbe ogni anno le stesse persone a decisioni simili e verrebbe a mancare quel confronto che spesso ha portato a miglioramenti grazie alla sana critica proveniente da terzi, perché si sa, per chi organizza gli sforzi e l’impegno sono sempre tali che qualunque difettuccio è giustificabile e giustificato). Ultima considerazione, creare un evento che attragga anche paesi limitrofi, qui Sbottegando e , in parte il Granocchiaio (in parte perchè non si è saputa valorizzare) insegnano, gli eventi, o un vento importante ci deve essere, che sia uno spettacolo o meglio ancora un concerto di gruppi non dico famosi (la la notorietà stanca) ma interessanti, diversi e estranei ai dintorni sarebbero una proposta interessante (mi riferisco al gruppo chiamato da Sbottegnado l’anno passato e quello chiamato quest’anno dalla contrada; un po’ un flop invece a mio avviso i comici perchè 15 minuti sono diverte nti ma un intero spettacolo è un po’ pesante, poi è ovvio che non c’è mai nulla quindi per una volta che c’è qualcosa la gente va’, ma si dovrebbe guardare un po’ contestualizzato prima di sbandierarlo come un successo).. ovviamente anche queste sono iniziative che il primo anno cambiano poco, il secondo anche ma se piano piano vengono raccolte e riproposte e “si comincia a sapere”, perchè anche il passa parola da un a nno all’altro è importante, magari in un’ottica un po’ più lungimirante avrebbe effetti positivi! Ma la cosa principale sarebbe voler davvero far rivivere il paese e non solo guadagnare il massimo nel minor tempo rompendo il minimo le scatole… un po’ di coraggio sarebbe la prima cosa, da parte dei cittadini e non solo.
circa 14 anni fa
Eppure lo scorso anno furono in tanti a salutare favorevolmente la festa nel cuore di Chiusi Scalo …
circa 14 anni fa
Io trovo che la festa di quest’anno sia sicuramente più convincente delle precedenti.
Credo che la location di quest’anno, e spero anche degli anni futuri , abbia grandi potenzialità, e l’organizzazione del granocchiaio, se pur embrionale, sia da perseguire.
Riportare la festa nelle vie dello scalo non mi sembra una grande idea:
- Scaramelli si preoccupa del “disagio per chi ai margini dei giardini ha la propria abitazione.”
Io credo che in proporzione siano sicuramente maggiori i disagi creati a lavoratori e cittadini che non possono sfruttare i posti auto occupati dagli stand che rimangono parcheggiati nel centro dello scalo per più di una settimana, alle numerose famiglie che abitano in centro ed ai commercianti .
- Sono d’accordo che sia importante portare i turisti alla festa ma non credo che riportarla verso il centro contribuirebbe molto a questo scopo, anzi potrebbe addirittura produrre effetto contrario dato che i maggiori flussi di traffico passano nella viabilità limitrofa alla zona dei giardini .
Una proposta sulla quale, a mio avviso, sarebbe opportuno riflettere è quella di creare un percorso virtuoso che colleghi i giardini ( dove concentrare stand eno-gastronomici possibilmente ispirati a prodotti di eccellenza e a filiera corta) con punti caratteristici di chiusi scalo ( piazza Matteotti/ via Leonardo da Vinci/ via Pasubio/ piazza Dante/ via Mameli/ piazza 26 giugno) dove potrebbero essere allocati spettacoli di intrattenimento nonché artisti di strada.
Questa situazione consentirebbe anche agli esercizi commerciali di Chiusi scalo di poter beneficiare della presenza di turisti e cittadini per poter promuovere il tessuto commerciale e la sua ampia varietà d’ offerta.
Spero che l’idea di Scaramelli di creare un polo culturale aggregativi recuperando zone degradate sia un ottimo progetto, ed è qualcosa di cui il nostro paese ha bisogno, ma tale progetto e soprattutto l’uso proficuo del medesimo è possibile solo se si superano le lotte intestine tra i vari commitati di paese.
Se vogliamo rilanciare il nostro comune dobbiamo essere uniti ma senza sottovalutare la forza del confronto, pensando ad un’ idea che, purtroppo, è sempre meno diffusa : IL BENE COMUNE!.
circa 14 anni fa
Sono perfettamente daccordo con Andrea, a me la festa di questa edizione, pur apprezzando l’enorme sforzo del Granocchiaio, non convince proprio. Risulta una Festa dell’Unità in piccolo che non potrà mai attrarre gente da altri comuni. Spero e penso che dopo 30 anni la Festa dei Ruzzi debba diventare la festa di Chiusi SCALO e non della singola contrada, ecco che la location più giusta è piazza della stazione, con una disposizione degli stand da rivedere rispetto all’ultimo anno, e ben vengano collaborazioni non con un’altra associazione ma con molte altre, che possano arricchire il programma: più c’è da fare e da vedere e più il visitatore può essere incuriosito a venire a vedere e rimanere. Lo spirito competitivo rimarrà comunque, sul campo non potremmo che essere rivali. Forse utopia il fatto che molti si avvicinano alla contrada soltanto perchè organizza la festa, mi pare che nei giorni dell’alestimento e dello smantellamento che sono poi i più faticosi, le persone si contino SEMPRE sulle dita di una mano!!!
COmpito arduo quello che aspetta il Comitato dal 9 settembre, ma sono convinta che ne uscirà una festa ben organizzata, vivace e innovativa.
circa 14 anni fa
Una cosa sono i giradini pubblici, che giustamente andrebbero sfruttati anche in altri momenti e in altri modi nell’estate chiusina.
Altra cosa sono i Ruzzi della Conca. Che solamente se riusciranno ad aggregarsi ed aggregare potranno migliorare come competizone e come festa.
Ogni contrada è viva e vive 365 giorni l’anno. Altro problema è se ognuna deve aspettare 5 anni per ritrovare la propria identità.
Guardiamo avanti. Non indietro.
circa 14 anni fa
Condivido con Luca S.e Luciano F……. i giardini si devono trasformare come il luogo dove festeggiare per due mesi l’estate chiusina (Festa dell’Unità, ruzzi della Conca, e tutte le manifestazioni che possono nascere con gli anni)(perchè non creare una festa dei giovani con musica e divertimenti???)…….
Perchè dobbiamo creare per forza questa sinergia con le altre associazioni??????……io non credo che gli altri la vogliano creare con noi, anzi vedo con piacere (ahimè) che cercano di metterci i bastoni fra le ruote !!!!!….siamo una festa di 30 anni, abbiamo le nostre particolarità,unicità,pregi e difetti, lati positivi e negativi, perculiarità…..però è bello viverla cosi come è, secondo me stiamo perdendo quel senso di appartenenza ad una contrada che ci ha caratterizzato per 30 anni….la nostra è una competizione, una festa tra 5 contrade, c’è sempre quello spirito di rivalsa tra contrade che ci distingue…. Quante persone si appassionano alla festa solo perchè quell’anno organizza la propria contrada???Nella mia tante….ma credo anche nelle altre!!!!!
Allora sai che vi dico???? Viva i Ruzzi della conca, viva la Festa fatta ognuno come gli pare, viva le contrade…..e forza mitico granocchiaio!!!!
circa 14 anni fa
Io sono per l’ultima proposta di Luca. I giardini possono essere migliorati e diventare con gli opportuni accorgimenti lo spazio di incontro e feste per due mesi estivi (luglio e agosto). Per quanto riguarda i Ruzzi sono dell’idea che si debba andare verso una festa organizzata insieme da tutte le contrade. Riportare i Ruzzi in piazza? Non mi pare una grande idea perchè sia lo spazio per il ristorante che per gli spettacoli sarebbe comunque molto “rimediato”. E il centro? Il problema non è tanto cosa farci ma renderlo più accogliente. Però, con piccole iniziative (musica?) e un maggior coinvolgimento di bar e ristoranti (come nell’ultimo chiusinvetrina) nel programmare un’estate decente penso che non si andrebbe di certo a peggiorare.
circa 14 anni fa
i giardini costitutiscono per manifestazioni come questa una sede ideale,
il problema è che con la festa dell’unità il deposito delle cui strutture smontate avviene ben prima del suo inizio, il suo smontaggio e poi via di nuovo da capo con la festa dei ruzzi, i giardini rimangono praticamente per tutta l’estate non usufruibili o comunque usufruibili con grandi limitazioni, senza contare il disagio per chi ai margini dei giardini ha la propria abitazione.
questo pone seconodo me due questioni: la prima è la necessità della creazione di quello che definirei un polo cultural aggregativo -e di aree degradate da recuperare ce ne sarebbero- dove ospitare con una struttura non grandissima sedi di associazioni e incontri pubblici, quella che per esempio a chianciano è la sala polivalente, e all’esterno manifestazioni come le feste popolari,
la seconda questione automaticamente va in contraddizione con la prima perchè se il destino dei giardini è quello dell’abbandono a se stessi -quest’anno l’erba è stata tagliata a fine giugno quando arrivava sopra alle ginocchia di un adulto- allora tanto vale che vengano sfruttati per lo meno dalle feste popolari, anche se non sarebbe male pensare a piccoli interventi di riqualificzione che li rendessero più fruibili e che potrebbero fare di quell’area un piccolo polo d’attrazione per tutta l’estate, penso ad esempio a un’illuminazione più adeguata e un chioschetto con qualche tavolo come avviene negli spazi verdi di ogni paese.
circa 14 anni fa
Al Comitato delle Contrade spetterà il compito di vedere e valutare quali e quante saranno le risposte al questionario. I giardini pubblici sede definitiva per i Ruzzi organizzati dal Comitato? Pensiamoci e ricordiamoci però che lo scorso anno ( e quello prima ) da più parti si disse e si scrisse che la festa dentro il Paese era stata un successo, perchè aveva portato più persone anche di passaggio dai comuni limitrofi, perchè aveva permesso una maggiore sinergia con altre associazioni ( vedi sbottegando ma non solo ), perchè da festa dei Ruzzi si era trasformata anche in una festa di e per tutto il nostro paese.