Solo un altro blog targato WordPress…per riflettere sui fatti della città
Comunicato politico del 6 settembre
“Dopo dieci giorni di eventi, domani (8 settembre) solenne processione
Manifestazione da ricordare. Migliaia per lo spettacolo di Marzocca
Dopo il trionfo del Granocchiaio al torneo di palla al bracciale, i Ruzzi della conca presentano una “coda” tutta dedicata al sacro. Del resto, all’origine dell’intera manifestazione è la ricorrenza di Santa Maria della Pace, patrona di Chiusi scalo. Mercoledì 8 settembre sono previste messe (alle 8.30, alle 11.30 e alle 18 con la presenza del vescovo Rodolfo Cetoloni) per celebrare la natività della Beata Vergine Maria. Alle 21.15 ci sarà una solenne processione in onore della patrona lungo le vie della cittadina. Si chiude così, in maniera solenne, una manifestazione da ricordare, e non solo per i suoi trent’anni appena compiuti. Molto particolare e particolarmente ricca è stata la sfilata storica, con costumi e oggetti risalenti ai primi anni Venti del secolo scorso, quando Chiusi inizio ad ampliarsi e a crescere anche economicamente. Grande sportività e partecipazione hanno caratterizzato tutti i giochi, ma hanno funzionato anche gli stand gastronomici nella funzionale zona dei giardini, e le altre iniziative “collaterali”. Tra queste Sbottegando, con l’offerta commerciale e lo spettacolo di venerdì 3 settembre. Migliaia di persone hanno assistito all’esilarante esibizione di Marco Marzocca che per un paio di ore ha giocato con l’attore e comico Stefano Sarcinelli sul filo del fraintendimento e dei giochi di parole, grazie al suo personaggio più famoso e ‘svampato’, il collaboratore domestico filippino Ariel, reso famoso a Zelig. Lo spettacolo di Marzocca è stato anticipato da un monologo del comico livornese Michele Crestacci e, a sua volta, preceduto da una presentazione del centro commerciale naturale di Chiusi scalo da parte del presidente Danilo Cresti, del vicesindaco Fausto Bardini, dell’assessore comunale alle attività produttive Stefano Scaramelli, da Mara Moretti e Fulvio Benicchi, rispettivamente presidente e direttore di Banca Valdichiana. Insieme hanno raccontato la genesi di un progetto partito otto anni fa per rivitalizzare l’economia e un’intera cittadina, ormai diventato una realtà capace di richiamare visitatori dei dintorni. Molte cose sono state fatte da allora: il rifacimento di marciapiedi, illuminazione, la qualificazione dei giardini, della piazza e dell’edificio della stazione. È nata anche l’associazione di via Chiusinvetrina che, insieme al Comune di Chiusi, alle associazioni di categoria Confesercenti e Confcommercio e a Banca Valdichiana è riuscita a raggiungere risultati ambizioni. Altro ancora resta da fare, ma dopo l’ennesima iniziativa di successo, il centro commerciale di Chiusi scalo può considerarsi un esempio a livello regionale. I Ruzzi, grande contenitore di iniziative, con inserimento di Sbottegando hanno dimostrato l’esistenza di una grande sinergia tra diversi soggetti pubblici e privati, nel nome di Chiusi.”
Questo è il “sobrio” comunicato del Comune relativo ai dieci giorni di festeggiamenti allo scalo. Forse Giglioni (segretario comunale del Pd) queste cose non le legge, per questo è così tranquillo!
Stampa l'articolo | Questo articolo è stato pubblicato da lucianofiorani il 7 settembre 2010 alle 00:02, ed è archiviato come POLITICA. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso RSS 2.0. Sia i commenti sia i ping sono disattivati. |
I commenti sono disattivati.
circa 14 anni fa
Sarebbe utile che qualche commerciante dello scalo dicesse la sua su questo rilievo dell’amministrazione ma qui tutto tace. Portiamoli su questo blog e sentiamo cosa ne pensano.
Non ho letto il comunicato dell’Amm.ne prima di ora, e ringrazio Luciano per averlo pubblicato, ma francamente quel bollettino periodico sa tanto di comunicato in stile berlusconiano. Veramente fastidioso.
Ora però pongo una questione: se nel centro storico apre un negozio di abbigliamento e dopo sei mesi chiude (è successo) la colpa di chi è ?
Se allo scalo apre un negozio di elettronica (dico a caso e non è legato a fatti reali) e dopo un anno chiude la colpa di chi è ? Sabato scorso ero in una nota cittadina balneare delle marche di circa 60000 abitanti. Il suo centro storico è pieno di negozi di tutti i tipi. Il corso era colmo di persone ma i negozi erano tutti vuoti e le commesse/i si fumavano una sigaretta appoggiati allo stipite della porta. Il giorno dopo, cioè domenica, riparto per tornare a Chiusi in una bella giornata di sole da una spiaggia semideserta. Passo davanti al polo commerciale chiamato “Il Maestrale”. Era stracolmo da far paura.
Le politiche delle varie amministrazioni sono vuote di idee e significati ma il grosso problema per quanto riguarda le attività dei centri minori si chiama Polo Commerciale. Un giorno alla settimana sono a Calenzano per lavoro e a pranzo vado spesso all’Ikea perchè con 5 euro mangio. Ebbene lunedì ho dovuto lasciare la macchina fuori dal parcheggio per mancanza di posto.
Prima prendiamo atto di questa cosa e prima saremo in grado di mettere sul piatto idee nuove e piangere su come era Chiusi nel 1926 o anche soltanto 20 anni fa è francamente penoso. Da un lato ci sono questi colossi mangiatutto e dall’altro amministrazioni senza un briciolo di idea (penso alla folle proposta della nostra Amm.ne concretizzata da un progetto di massima per la riqualificazione dell’area ex-centro carni, dove si vuol fare altri capannoni e due km da quel Centro Commerciale Naturale che si vorrebbe risollevare: con una mano si da e con l’altra si toglie). E se nel mezzo ci mettiamo i rimpianti per i bei tempi che furono allora è meglio chiedere subito il conto.
circa 14 anni fa
…per la questura 25 !
circa 14 anni fa
C’è stato un tempo in cui a Chiusi c’erano molti negozi di qualità. Più che in ogni altro paese dei dintorni. In un tempo ormai lontano anche negozi che non si trovavavo nemmeno a Siena o Perugia (nel ’26 c’era una concessionaria Harley Davidson… la più vicina era a Firenze) . Adesso purroppo ne è rimasto soo qualcuno. Pochi. Il centro commerciale naturale è segnalato, qua e là, ma il problema è che non esiste, o esiste solo sulla carta e sui cartelli… checché ne dicano i comunicati enfatici del Comune e dei Commercianti.
Discorso diverso per la promozione della “Chiusi Etrusca”, cosa che manca totalmente alla stazione e in varie parti del paese e che sarebbe necessaria, oltre che a basso costo… Di banalità che poi non sono banalità sai quante ce ne sarebbero. Ma a Chiusi nemmeno le banalità vengono col buco. Purtroppo. E se non vengono col buco non è perché qui l’aria cattiva o perché siamo particolarmente sfortunati. Le ragioni sono altre.
circa 14 anni fa
Da addetto ai lavori nel campo dello Spettacolo ho resistito solo un quarto d’oro al Mazzocca, l’ennesimo comico della corazzata “Mediaset” accolto sul tappeto rosso di Chiusi. Forse ho intercettato l’unico momento imbarazzante di uno spettacolo che i due/trecento spettatori reali hanno probabilmente gradito molto.
Credete che il futuro si possa trovare un compromesso tra i due estremi di questi show da basso Impero e la trasmissione della Corazzata Potëmkin in edizione integrale?
Quanto a Sbottegando, è evidente che abbia dei meriti non fosse altro perché tra l’abulia e l’azione, quest’ultima è di per se un valore. Il mio dubbio è che si tratti di un colpo di coda, faticoso per gli esercenti stessi, poco remunerativo e inficiato dal fiato corto di essere fine a se stesso. Per rendere efficace il Centro Commerciale Naturale (attenzione a questa definizione poco felice), bisognerebbe trovare il modo di convogliare nuovi flussi di persone che sappiano che in mezzo a quelle case c’è una rete di negozi di qualità, dopo essersi guardati attorno spaesati da sotto la imprescindibile “Pensilona” della Stazione. Cominciare con un grande cartello che lo segnala è un’idea troppo banale? Pensare a delle modalità che attraggano a Chiusi le persone o che non le facciano schizzare via appena scese dal treno? Ricordare anche loro che si tratta di una delle più importanti città Etrusche? E così via banalità dopo banalità…..
circa 14 anni fa
Qualcuna di quelle “migliaia” i persone e sopratutto tra gli organizzatori di Sbottegando e dello spettacolo diMazzocca hanno avuto da ridire (e parecchio) su un articolo uscito in contenporanea all’evento su primapagina. Quello sulle decine di cartelli “vendesi” e “Affitasi” che campeggiano su molti portoni e molte vetrine di Chiusi Scalo e Chiusi Città. Hano avuto da ridire perchè mentre qualcuno si dava da fare per rilanciare il paese qualcun altro il paese lo “denigra” facendone vedere la faccia più triste invece di quella radiosa delle migliaia di persone accorse a vedere Mazzocca. Bene. E’ tutta qui la diffrenza tra “propaganda” e “informazione”. La propaganda ci fa sapere che c’erano migliaia di persone (e non dice nemmeno che quello spettacolo e quei banchi in via leonardo da Vinci hanno creato qualche problemino di concorrenza alla festadei Ruzzi ai giardini…). L’informazione e la realtà è quella ascritta su quei cartelli affissi alle vetrine. Sono quei cartelli che raccontano la faccia attuale di Chiusi, quella che si vede tutti giorni, fuori dal cono di luce dei riflettori… Il problema è che quei cartelli ci sono, che ci sono decine e decine di appartamenti e negozi sfitti, che il centro commerciale naturale (una bella idea) rischia di rimanere un’idea vuota, non che qualcuno lo scrive su un giornale…
O no?
P.S. Un altro problema è che chi scrive quelle amenità sui comunicati del Comune lo paghiamo noi, cioè i cittadini. Si può pagare con soldi pubblici una persona che scrive cose del genere, così smaccatamente propagandistiche? Sarà il caso di ragionare anche su questo nella prossima campagna elettorale e magari prendere anche i provvedimenti del caso.
circa 14 anni fa
l’informazione come la ricerca scientifica non conosce più libertà ormai da molto tempo, e se la ricerca è sotto il controllo di industrie interessate ai loro fini economici, l’informazione è tenuta sotto scacco da editori sempre più schierati e da direttori di testate fidi cagnolini dei loro padroni.
il cortocircuito dell’informazione è alla base di gran parte dei mali del nostro paese perchè la stragrande maggioranza delle persone è raggiunta da notizie che spesso di vero hanno ben poco, così si è giunti al paradosso di vivere una realtà che è quella che la disinformazione ci racconta e che di fatto è una realtà virtuale, come in videogioco viviamo in un mondo parallelo mentre la realtà è ben altra.
circa 14 anni fa
Vedi, caro Giglioni, quanta fatica si fa a capirsi quando si è persa l’abitudine a discutere e confrontarsi?
Qui non è tanto o solo una questione di propaganda, attività poco nobile, ma componente essenziale di ogni associazione. Qui, quello che infastidisce è il tono sempre eccessivo nel presentare le cose, anche quelle più banali.
Per capirsi: non bastava dire che c’era tanta gente a sentire Marzocca? Tu, con il banchetto del Pd c’eri venerdì, e le hai viste le migliaia di persone per strada?
Non era sufficiente dire, come fai tu, che il centro commerciale naturale è una esperienza pilota, una strada che si sta percorrendo?
Che necessità c’è di amplificare così tanto,ogni più piccolo avvenimento, fino a scadere nel ridicolo?
Perchè non ci si vuole attenere ad un più sobria e realistica visione delle cose?
L’addetto stampa è a libro paga e non sta facendo un buon servizio alla nostra città, almeno secondo me e diversi altri cittadini.
circa 14 anni fa
Non mi pare che qui sia stata messa in dubbio l’utilità del progetto del Centro Commerciale Naturale. Delle sue iniziative si è cercato per quanto possibile di parlare in questo blog. Anzi è auspicabile che gli interessati lo facciano direttamente.
Nessuno nega che a Chiusi Scalo si stia sperimentando uno strumento che in provincia ha per ora un omologo soltanto a Colle Val D’Elsa (di quello di Poggibonsi non ho notizia).
Ma perché farne uno strumento di propaganda? Perché scrivere regione al posto di provincia e migliai invece di centinaia? perché dare un così importante risalto all’orario delle Messe che è lo stesso da anni per le festività religiose?
la forma in un comiunicato stampa di un’Amministrazione comunale diventa sostanza.
Io credo che sarebbe stato meglio, al posto di una celebrazione di “regime”, fossero state messe in evidenza le potenzialità di sviluppo e i modi in cui la stessa Amministrazione comunale può contribuire.
circa 14 anni fa
Dato che mi si chiama in causa, circa la sobrietà dell’informazione, vorrei chiarire ancora una volta, non si tratta di propaganda quando si dice che il Centro Commerciale Naturale è una esperienza pilota in Provincia di Siena e non solo. Altra esperienza simile la troviamo a Poggibonsi e sono indicate come strade da verificare almeno come esprimento. Se poi ogni qual volta che viene espressa una opinione diversa in merito ad alcuni temi, come minimo si viene considerati utili idioti. Che c’era molta gente a vedere Marco Marzocca, è vero, non sono solo le foto a dimostrarlo. Va bene così come diceva Moretti ” continuiamo a farci del male”.Ho ben altro che mi preoccupa, altro che la propaganda !
circa 14 anni fa
forse a guardare bene le foto dall’alto le persono allo spettacolo di venerdì sfioravano il milione