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Prodotti tipici del centro storico: traffico e invasioni d’auto
Via Porsenna senza auto
Con la prossima riaperture dell’anno scolastico nel centro storico di Chiusi, si annuncia la solita invasione di auto e traffico caotico che, soprattutto nelle ore di entrata ed uscita dai plessi scolastici, caratterizzano la vita cittadina. Una caratteristica davvero tipica ed esclusiva del comune di Chiusi. Infatti, in nessun paese dei dintorni, ma credo nemmeno in città metropolitane i genitori possono accompagnare e riprendere gli studenti con le proprie auto davanti al portone di ingresso della scuola. Poi naturalmente vi sono tutti gli insegnanti ed il personale ausiliario che giustamente pretendono di parcheggiare il più vicino possibile alla scuola. Così, piccole stradine di borghi medioevali e viuzze del centro storico, concepite a suo tempo per ospitare carretti a due ruote, si trasformano in strade ad elevata percorrenza in cui gli automobilisti, sempre di fretta, si trovano imbottigliati. Per provocare la fila ed il blocco del traffico, è sufficiente che un ragazzo percorrendo via della Violella, porti in spalla uno zaino un po’ più pieno del solito. Tanto basta per occupare la corsia stradale. Il povero ragazzo appena si rende conto della fila provocata, deve trovare un portone di ingresso di una abitazione od un pertugio dove potersi schiacciare con lo zaino, così da far defluire il traffico degli automobilisti che, nel frattempo, lo hanno insultato e maledetto.
La cosa ancora più “caratteristica” è che, nemmeno la maggior parte dei residenti manda i propri figli a scuola a piedi. I genitori infatti non vogliono correre il rischio di lasciare un bambino per le vie del centro storico di Chiusi nelle ore di entrata ed uscita dalla scuola, con la possibilità di essere schiacciati od agganciati dagli specchietti delle auto.
Capisco che la collocazione dei plessi scolastici, a parte le scuole medie, sono tutti situati dentro le mura del centro storico, capisco anche le pressioni che alcuni genitori possono esercitare per accompagnare in auto i figli, ma almeno si cerchino le soluzioni, i rimedi da adottare (il pedibus che ha avuto abbastanza successo a Chiusi Scalo è fallito proprio a Chiusi Città).
E’ evidente che, se si decide di concentrare centinaia di bambini e ragazzi (tra via Lavinia via santo Stefano ex conservatorio, via della Villetta ed A.Dei scuole elementari), si devono anche creare le strutture adeguate per accoglierli in sicurezza con punti di arrivo dei pullman, parcheggi auto in prossimità delle scuole e, soprattutto, percorsi pedonali agevoli e sicuri.
Tali strutture ad oggi non ci sono e, nel frattempo non vengono nemmeno adottate quelle misure minimali sulla viabilità e gestione del traffico che comunque migliorerebbero la qualità della vita dei cittadini e soprattutto, eviterebbero continui rischi e pericoli per i pedoni che in quelle ore si trovano a doversi “districare” tra auto, camioncini e furgoni.
Penso che, con pochi accorgimenti, Chiusi ed il suo centro storico potrebbero essere apprezzati e visitati più agevolmente sia se percorsi in auto ma, soprattutto, a piedi.
Stampa l'articolo | Questo articolo è stato pubblicato da lucianofiorani il 9 settembre 2010 alle 00:02, ed è archiviato come AMBIENTE, SCUOLA. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso RSS 2.0. Sia i commenti sia i ping sono disattivati. |
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circa 14 anni fa
Certo, la soluzione attuale di deviare il traffico da metà piazza verso stradine secondarie, è assolutamente irrazionale. Quanto al modificare la “destinazione d’uso” della piazza comunale concordo che stravolgerebbe abitudini consolidate, e forse non verrebbe comunque usata dai residenti in alternativa agli attuali luoghi di incontro, ma una bella piazza è sempre una bella piazza e se non ci passano le macchine è meglio (sempre che si trovino per le auto soluzioni ragionevoli).
circa 14 anni fa
Luciano, per quanto riguarda i parcheggi in linea di massima mi trovo daccordo con quello che dici.
Per quanto riguarda il traffico, invece, suddividerei ulteriormente i visitatori in turisti (pochi) ed abituali (molti). Questi ultimi magari a Chiusi ci vengono pure perché hanno qualcosa da fare (e non necessariamente col Comune). Giustificare con la disponibilità di parcheggi i disagi a questi causati mi pare una forzatura e, peggio, potrebbe far credere che una ZTL monolitica sia ampiamente giustificata (o non è questo il senso dell’intervento di Toppi?).
Per quanto riguarda la piazza del Comune, giustamente rilevi che la passeggiata è altrove. Che senso ha, allora, volerne fare un salotto vuoto, a costo di piegare il traffico su rotte inidonee (se non addirittura pericolose) quando potrebbe essere l’unica alternativa sensata al traffico del centro? Eppoi, perché ipotizzare lo spostamento di un baricentro che s’è venuto a creare da sé, naturalmente? É anche piuttosto ben radicato, mi pare: c’era da prima che via Porsenna venisse chiusa ed era probabilmente già lì prima che venisse asfaltata (in era Pompili, mi pare).
A me sta pure bene che piazza XX Settembre non ospiti un parcheggio. Ma dov’è il gran conflitto teleologico causato dal poco traffico che potrebbe sfruttarla? Se ora venisse nuovamente aperta al traffico, la pietra si sporcherebbe, certo. Ma mica c’è nata lì, la pietra: qualcuno che l’ha messa. Sulla base di quale logica?
Quello che insomma vorrei sottolineare è che le caotiche e nefande condizioni nelle quali versa il traffico promiscuo del centro, che Toppi diligentemente ci segnala, sono in definitiva la risultanza (spero indiretta) di decisioni amministrative: se si chiudono tutte le strade large, restano quelle strette. E qualcuno, prima o poi, ci s’impiglia…
circa 14 anni fa
Ecco quelo che volevo dire, Luciano ha colto in pieno il problema. Quello che è mancato a chiusi soprattutto per il centro storico, e un progetto politico complessivo. Voglio dire che, anche se le scelte possono essere sbagliate, come quelle di portare le scuole e la banca dentro le mura del centro storico, almeno devi provare a rendere sostenibile la scelta e quindi creare le strutture ed i servizi necessari altrimenti crei disagi e problemi per tutti, residenti, studenti o turusti. Inoltre non diciamo che chiusi è penalizzato rispetto agli altri paesi!! intorno alle mura antiche si potevano creare benisimo le opere necessarie che potevano dare un sicuro valore aggiunto a tutto il paese, Altro che la pavimentazione della piazza!!
circa 14 anni fa
Il traffico del centro storico andrebbe analizzato dividendolo in due parti: i visitatori ed i residenti. Per i visitatori penso che i parcheggi che circondano il centro siano appropriati, perchè non dimentichiamoci che stiamo parlando di distanze relativamente brevi. Il turista è strafelice di trovare un parcheggio all’ex ospedale che dista solo due o trecento metri dal museo, stesso discorso vale per uno dello scalo che deve andare in comune. Per i residenti il discorso è naturalmente diverso e devono poter circolare con la macchina fin sotto casa. Sull’apertura al traffico di via Porsenna e piazza del comune non sono d’accordo, anche se va ripensata la funzione di quella piazza. In quasi tutti i comuni sulla piazza principale si affacciano il municipio e la cattedrale, è insomma veramente il centro del paese. Da noi non è così. Il centro cittadino delle “chiacchiere” e degli incontri è lo spazio dei giardinetti davanti al museo, quindi se si vuole spostare questo baricentro bisognerebbe attrezzare diversamente piazza del comune, chiuderla semplicemente al traffico (e, ripeto, sono d’accordo) servirebbe “solo” a ricreare uno spazio più bello ma scarsamente vissuto.
circa 14 anni fa
Se da un lato capisco che l’idea di vivere il centro storico in una dimensione esclusivamente umana sia senz’altro suggestiva, dall’altra trovo difficilmente condivisibili quelle posizioni che vorrebbero ulteriormente ridurre il traffico del centro di Chiusi.
In primo luogo, il centro storico di Chiusi non è purtroppo paragonabile né a quello di Montepulciano, né a quello di Pienza: il primo è più grande, mentre il secondo è più piccolo e si sviluppa praticamente su di un piano. Montepulciano ha quindi potuto ottenere una discreta area pedonale chiudendo al traffico una ridotta percentuale del centro storico, mentre la piattezza di Pienza ha di fatto mitigato i disagi che la chiusura al traffico ha comportato ai suoi abitanti. Secondo me Chiusi è casomai paragonabile a Città della Pieve per dimensione, sviluppo verticale e struttura viaria (pur se con qualche handicap in più). E, guarda caso, anche lì le vie chiuse al traffico sono relativamente poche: bisognerà pure trovare un compromesso tra isolata bellezza e dissonante comodità.
Trovo anzi che bisognerebbe interrogarsi sulla idoneità di alcune delle scelte fatte in materia di area pedonabile. Ad esempio, secondo me chiudere via Porsenna è stato un errore, perché è una delle poche vie del centro in grado di sostenere ragionevolmente il traffico automobilistico. Molti dei problemi che il buon Toppi indica sono secondo me causati in primo luogo da questo. A Chiusi ci sono due strade che possono sostenere utilmente un po’ di traffico automobilistico: via Porsenna (giro basso), e la piazza del Comune (giro alto). E noi facciamo invece passare tutto il traffico per via Bassa Cimina? Non bastano due specchietti per tutti gli scolari che potrebbero restare agganciati…
circa 14 anni fa
A Chiusi molte ciambelle vengono fuori senza buco. La piazza del Comune, per esempi. Con la nuova pavimentazione e il rifacimento delle facciate è senza dubbio migliore di prima. Ma quelle due barriere di cartelli e fioriere alla rinfusa prima e dopo la fontana la rendono quasi ridicola, il tutto per 8 posti auto… La chiusura al traffico del “corso” principale, anche alla Stazione credo si una delle condizioni essenziali per rilanciare il commercio (anche se i commercianti la pensano diversamente). Fu fatto un esperimento all’epoca del sindaco Poggioni, funzionò e per questo poi è stato abbandonato.
circa 14 anni fa
Per questo occorre indignarsi|| Chiusi ed in particolare il centro storico, è un posto meraviglioso che, con un minimo di capacità politica ed amministrativa potrebbe competere al pari di Pienza e Montepulciano. Paesi che dal punto di vista logistico e territoriale sono anche più disagiati ma, 20 anni fa hanno capito l’importanza di rendere vivibile e valorizzare il centro storico anche contro la volontà di alcuni commercianti che allora non capivano l’importanza strategica di interdire il traffico.
circa 14 anni fa
Il centro storico di Chiusi è un posto meraviglioso dove abitare. Lo sa senza dubbio il Dott. Scaramelli, non lo sanno i vari Fiorani, Scattoni ecc. Il Sig. Toppi ha perfettamente ragione. Ed io posso aggiungere che ho visto i nostri agenti della polizia municipale dare il buon esempio parcheggiando le loro auto proprio davanti al loro comando e quindi nel bel mezzo della piazza. Dirò di più oltre a fare schifo le macchine lì parcheggiate lasciano delle belle macchie di olio sul selciato della piazza da poco rifatto. Altro obbrobrio è la macchiana del “direttore” del museo della cattedrale una berlina verde che parcheggia la sua vettura proprio di fianco al duomo davanti all’ingresso del museo stesso ed i turisti devono fare lo slalom per poter accedere al museo stesso. Un vero uomo di cultura questo “direttore”. Ribadisco il centro storico di Chiusi è un posto meraviglioso dove abitare, ma i problemi sono molti. Per oggi basta così. Sono vecchio e stanco me ne torno nel mio labirinto.
circa 14 anni fa
chiusi sembra voler essere un’eccezione in tutto, quest’estate non si è riusciti a riproporre neppure la chiusura al traffico di piazza grande (la piazza del comune), e in questo credo abbiamo il primato, tutti i centristorici della zona hanno una parte del centro interdetta al traffico, dopo il rifacimento della pavimentazione piazza grande doveva essere il salotto del centro storico e invece è in balia delle macchine.