di Paolo Scattoni

I due interventi di Luca Scaramelli e di Marco Lorenzoni credo necessitino una precisazione perché la discussione possa continuare ad essere proficua per tutti. Questo “diario cittadino” è nato dalla convinzione dei dei due promotori (Luciano Fiorani e il sottoscritto) che la partecipazione sia una condizione ineliminabile perché tutti possano avere la possibilità di contribuire al miglioramento della nostra città. Se non c’è partecipazione la vita locale si impoverisce e ci scapitiamo tutti. Abbiamo pensato che un diario cittadino come chiusinews, aperto a tutti, possa essere uno strumento, uno dei tanti possibili, perché la partecipazione possa esprimersi liberamente.

Avere la possibilità di comunicare tra cittadini fa crescere il livello di consapevolezza di quello che si è e di quello che vorremmo essere come singoli e come comunità. Sappiamo ovviamente che è uno strumento limitato perché tanta parte della popolazione non ha ancora accesso a Internet.
E’ una piccola cosa, costa poco (contribuisce quindi ben poco alla crescita del PIL!!), ma la sua qualità si esprime attraverso le intelligenze di chi vi partecipa. Poco? Tanto? Non sta a noi dirlo.
Senza pubblicità, partito in un periodo “sconsigliato” da qualsiasi esperto di media, da giugno ad oggi chiusinews ha costantemente accresciuto i suoi lettori. Nell’ultimo mese sono state più di 10.000 le pagine consultate e migliaia le visite. Senza esagerare possiamo dire che sono oltre 500 i lettori “abituali” di questo diario. Anche la varietà degli interventi e degli autori è mutata. Da un diario in cui scrivevano solo gli “iniziatori” di chiusinews gli autori sono aumentati in numero. Ancora troppo poco? Può darsi, ma questo è comunque una novità di rilievo nel panorama del nostro comune. Accanto agli strumenti tradizionali di dibattito se ne è aggiunto un altro, non mi stancherò mai di dirlo: aperto a tutti. Progressivamente deve diventare una public company civica. Manca all’appello, come dice Luca, buona parte della cosiddetta classe dirigente? Ce ne faremo una ragione.
Sarò un illuso inguaribile, ma per me sono importanti allo stesso modo l’analisi politica ( e ne ho lette alcune di persone che non avevano sino ad ora partecipato ad alcun dibattito pubblico) e quelle sui tamburini dei ruzzi. Quell’articolo mi ha fatto conoscere un’iniziativa “civica” che ignoravo.

Veniamo allora alle elezioni. Chiusinews può contribuire nella direzione di una crescente partecipazione, al miglioramento dei processi di formazione dei programmi e della scelta dei candidati dei diversi competitori? Di nuovo credo di si, e sono convinto che anche la campagna elettorale non potrà ignorare quello che viene scritto e viene letto in questa nuova piazza. Ho elencato nel mio precedente articolo una serie di argomenti trattati nei nostri dibattiti che potrebbero diventare vere e proprie schede di programma sulle quali alla fine potremmo chiedere ai vari candidati di posizionarsi. Poi ognuno farà le sue scelte.