di Paolo Scattoni

Sarà che sono figlio di maestro elementare, uno che che alla qualità del suo lavoro teneva moltissimo, ma ogni apertura di anno scolastico mi dà ancora qualche emozione. La scuola è il fattore più importante, non solo della nostro sviluppo umano, ma anche di quello economico. Ha l’immensa responsabilità di “curare” la più grande risorsa a disposizione: le intelligenze dei giovani. Fa quindi impressione constatare che fra tutti i paesi OCSE l’Italia è il paese che meno spende (solo davanti alla Slovacchia) per la scuola.

La protesta dei docenti precari è giusta: non si possono lasciare lavoratori nell’incertezza per decenni. E’ ridicola (per non dire altro) la posizione del ministro Gelmini che li invita a pazientare per altri cinque o sei anni perché poi anche loro troveranno una sistemazione dopo i pensionamenti degli attuali docenti di ruolo. Prendete il numerino e aspettate! E pensare che in quella poltrona si sono seduti personaggi del calibro di Croce e Gentile. Era sicuramente un’altra scuola. Oggi, e lo abbiamo già scritto, si consuma il declassamento progressivo di scuole come gli istituti tecnici industriali che hanno rappresentato uno dei motori del nostro sviluppo economico.

In questo panorama vogliamo scorgere almeno un piccolo, sicuramente non il più importante ma comunque di qualche rilievo, elemento positivo. In maniera del tutto autonoma, le scuole cominciano a comprendere l’importanza del progresso tecnologico. Ho notato con qualche soddisfazione che una scuola della nostra zona ha iniziato a sperimentare un software aperto e gratuito che si chiama Moodle. E’ una piattaforma didattica che permette di organizzare materiali didattici e scambio di informazione via internet, contribuendo a sviluppare una maggior coesione fra docenti e studenti e gli studenti fra loro. E’ in uso da qualche anno in molte università con risultati importanti.

Chissà, magari fra qualche anno, si riuscirà a trovare un migliaio di euro ad aula per le lavagne elettroniche e magari un ipad per ogni studente.

Agli studenti e ai docenti dunque i migliori auguri per il nuovo anno scolastico. Ricordiamo loro che Chiusinews è uno strumento a loro disposizione.