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Continua la festa agli alberi
L’eliminazione dei pini a Chiusi scalo continua senza soste. Questa volta è toccato ai nove alberi che costeggiavano i giardini pubblici lungo via Oslavia.
L’attacco vero e proprio ci fu diversi anni fa, quando in un sol colpo furono abbattuti decine e decine di pini in tutte le vie del centro. Furono sostituiti con lecci, che non potranno mai crescere e aceri a palla, che fanno la funzione di un ombrellone da spiaggia. Dopo la cura, il microclima dello scalo è profondamente cambiato, negli appartamenti non più ombreggiati, d’estate, le temperature sono aumentate di diversi gradi e il ricorso all’aria condizionata (per chi se la può permettere) è diventato quasi obbligatorio.
Con questo nuovo taglio spariscono ancora preziosi metri cubi di verde che vanno a sommarsi alle centinaia già persi e non reintegrati dalle nuove piantumazioni. Questo non fa che accrescere la diminuzione di ossigenazione del nostro ambiente.
Speriamo che questo nuovo intervento sia l’ultimo contro piante ritenute ingombranti e si passi a una fase in cui nuovi alberi vengono messi a dimora.
C’è sempre la legge ”un albero per ogni nuovo nato” che nel nostro comune è disattesa da decenni, neppure l’intervento del Prefetto riuscì (nella sindacatura Ciarini) a farla attuare. Successivamente, quella che è una norma di legge, venne inserita nel programma elettorale del partito di maggioranza che la scambiava, evidentemente, per un optional. E infatti a tutt’oggi non se ne è ancora vista l’attuazione.
Con le prossime elezioni, si spera, nessuno abbia la faccia di riproporla come punto qualificante in qualche programma elettorale ma si passi direttamente ad un serio piano per il verde.
Stampa l'articolo | Questo articolo è stato pubblicato da lucianofiorani il 16 settembre 2010 alle 17:19, ed è archiviato come AMBIENTE. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso RSS 2.0. Sia i commenti sia i ping sono disattivati. |
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circa 14 anni fa
Il comune non ha un piano per il verde. Di fatto si decide l’abbattimento ogni volta che l’albero intralcia la realizzazione di nuove opere. La strage dei pini, in questi anni, è legata al rifacimento dei marciapiedi. Quanto alla sostituzione (almeno fino ad ora) o non si fa o si fa con piante che non cresceranno mai o si mettono alberi dove non andrebbero messi. Insomma la filosofia di fondo dell’intervento del comune in questo ambito è l’eliminazione degli alberi che danno fastidio ai lavori pubblici.
circa 14 anni fa
Scusate, ma è possibile sapere se verranno tagliati altri alberi e dove? E se questo dovesse accadere, se verranno rimpiazzati da altri alberi?
circa 14 anni fa
Marco, l’epilogo del tuo intervento è un provvidenziale lapsus di un inconscio esasperato oppure un geniale calembour fintamente inconsapevole?
circa 14 anni fa
Come tutti i viventi anche gli alberi nascono crescono e muoiono. Quello che preoccupa è l’assenza di qualsiasi politica del verde. Si tagliano i pini? Vengono sostituiti con qualche altra essenza? Non è dato sapere.
Abbiamo forse il primato di aver piantato alberi nell’unica via in cui probabilmente non di doveva e cioè via Leonardo Da Vinci che doveva invece essere valorizzata come il “corso” dello Scalo.
Forse anche questo potrebbbe essere un tema per i programmi elettorali delle varie liste.
circa 14 anni fa
Attenzione a parlare di Piano per il verde, perché a Chiusi qualcuno potrebbe capire che si vuol dipingere di verde tutte le facciate e magari anche i marciapiedi…
Il verde degli alberi, in questa città, non ha granché cittadinanza… IL commento più frequente che ho sentito oggi, mentre tagliavano quelli di via Oslavia è stato: ma erano vecchi, i rami potevano cadere da un momento all’altro…” E avanti con la sega.