Solo un altro blog targato WordPress…per riflettere sui fatti della città
La politica è un ponte
di Paolo Miccichè
Il ragionamento che va facendo Lorenzoni (https://www.chiusinews.it/?p=2165)
non fa una piega. Però, immagino, concorderà che l’obbiettivo di fondo è quello di rimettere in moto il “sistema Chiusi” e quindi è da ricercare la strategia più appropriata per ottenere questo fine.
La politica è un “ponte” tra il reale e quello che – realisticamente – il reale può diventare; non quello che dovrebbe diventare, che è altra cosa; l’utopia alla fine scalda solo i cuori dei suoi propugnatori.
A Chiusi c’è il PD, un partito che a livello nazionale per ora è impegnato a perdere elettori nei modi più fantasiosi; a livello locale è però forza consistente e sono sicuro non tutta composta da cinici politicanti; permalosi semmai, ma molti di loro forse ancora riattivabili ad una giusta causa.
Poi basta prendere delle precauzioni. Da “libero pensatore” ipotizzo quindi come novità la vecchia formula di coalizione, dove i partiti nella loro autonomia presentano programmi distinti e poi si alleano per il governo della città.
Se entrano in giunta, ne possono sempre uscire qualora si venisse meno al patto di coalizione; se non vengono accettati dal partito maggiore, ne prendono atto e faranno l’opposizione (anche questo ruolo fondamentale manca a Chiusi e sarebbe invece di grandissima utilità, soprattutto se fosse una opposizione da sinistra).
Francamente non vedo attuabile, se non per passaggi temporali successivi, una grande riscossa popolare che stravolga il quadro politico. Manca il partito che la coordini, mancano i leader che la trainino e, al momento, forse manca anche il popolo
Stampa l'articolo | Questo articolo è stato pubblicato da lucianofiorani il 28 settembre 2010 alle 10:27, ed è archiviato come POLITICA. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso RSS 2.0. Sia i commenti sia i ping sono disattivati. |
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circa 14 anni fa
Non sarei così pessimista. Vogliamo fare un confronto con le elezioni di due anni fa? Non c’è paragone.
Il problema con le nuove iniziative è quello del “riconoscimento”. Nel modo di far politica da queste parti, e in questa città in particolare, c’è una visione statica dei processi poloitici dove ci sono riferimenti riconosciuti e qualsiasi novità mette in imbarazzo.
Tanto per fare un esempio se qui a Chiusi uno si svegliasse la mattina e decidesse di aprire una “sezione” dell’Italia dei Valori avrebbe subito una legittimazione e diventerebbe soggetto di trattative, anche se è uno solo.
La cosa non avviene se c’è un luogo in cui un po’ di gente si pone il problema del che fare.
E’ così, dura da decenni. E’ fuori dal tempo, ma è così.
Io credo però che la forza delle proposte possa avere un suo impatto specialmente di questi tempi quando puoi creare flussi di informazione praticamente a costo zero.
Personalmente credo più a un punto di confronto che è sotto osservazione da parte di diverse centinaia di persone, sicuramente meglio del bar. E poi preferisco aspettare per vedere cosa succederà; se il personale politico locale vorrà sprecare anche questa occasione.
circa 14 anni fa
Appunto. quanti siamo a passarci la palla? Siamo i dieci? Forse meno. Allora, davvero, tanto vale trovarsi al bar, almeno ci beviamo una birra o un buon vino. Chiusinews e Primapagina continuino pure a fare informazione e ad alimenare il dibattito, tutto serve, tutto è utile… ma continuare a rimpallarci le ns opinioni tra noi, serve a poco. Meglio qualche chiacchierata faccia a faccia… Qualcuno (Manfredi Rutelli, senza far nomi) ha proposto su facebook di fare di un locale di Chiusi città, la vineria Bianconi, una sorta di “Caffè Greco” di Chiusi, luogo di incontro dei “creativi” e di chi ha voglia di parlare e discutere… di politica, di arte, di teatro ecc… Perchè no? male che vada passiamo qualche serata in compagnia: nel deserto che c’è a Chiusi, oro colato… E chissà che non ne esca qualche idea anche in vista delle elezioni…
circa 14 anni fa
Nel secolo scorso mi sedetti anch’io, ad altre latitudini, a dei tavoli per discutere di programmi (per far finta di discutere, volevo dire). Rimane però il dato di fondo: porti le tue istanze e cerchi di accordarti su un programma e, soprattutto, su tempi e modalità di attuazione; per essere chiari: acconsentire ad un punto programmatico non costa nulla, se poi si ha intenzione di insabbiarlo strada facendo.
Fatto il confronto poi si decide se ci sono le condizioni per governare assieme oppure no e comunque si può sempre uscire successivamente – se gli accordi vengono disattesi – e passare all’opposizione, in virtù del fatto però che la tua identità e le tue istanze le avevi dichiarate pubblicamente prima; altrimenti tutto si confonde e così anche le responsabilità.
Non credo che vi siano altri metodi praticabili; sia il creare tutti insieme un programma che rimanere pregiudizialmente fuori sarebbe poco saggio e quindi………ma scusate, e se la prossima volta ci trovassimo al bar, non sarebbe più comodo, visto che si discute sempre in un gruppo di cittadini così ristretto?
Sento grandi enunciazioni di coinvolgimento popolare, di gruppi di lavoro, di questionari (che non ho mai visto se non su Chiusinews) oppure mi sono perso la mappa dei luoghi dove questo fervore civico si manifesta? A meno che non sfugga il fatto che stilare un programma innovativo significa mesi e mesi di duro lavoro….e io, per ora, vedo solo passare la palla tra Chiusinews (ora con la nascente Kiusipedia) e Prima Pagina….
circa 14 anni fa
La situazione politica di Chiusi la conosciamo benissimo, e da lunga data. Cosa mi aspetto da queste elezioni? Un radicale cambiamento negli uomini e nei metodi di amministrare cercando se possibile di individuare un obbiettivo che tragga questo paese dalle sabbie mobili in cui è finito. Si potrà fare questo lavoro con il Pd? Se quel partito dimostra di voler voltare pagina, probabilmente si, se invece pensa di ripercorrere strade vecchie certamente no. I primi segnali del dopo Ceccobao sono del tutto interlocutori (con un questionario che si trascina oltre ogni dire e qualche apparizione di Giglioni su chiusinews non si può parlare di nuovo corso) ma il tempo non è infinito. Entro il prossimo mese avremo molti più elementi per esprimere una valutazione serena e, per quanto mi riguarda, decisiva.
circa 14 anni fa
Quello che dici in teoria è giusto. Sarebbe giusto. Purtroppo però nella pratica quello che dici non avviene, a Chiusi almeno negli ultimi 10 anni non è mai avvenuto (e di motivi per uscire dalla coalizione di maggioranza, alcune forze li avrebbero avuti, eccome). E’ vero che non tutti gli elettori del Pd sono da considerarsi “persi” ad una giusta causa, e – se per questo – neanche gli elettori di altri partiti. Ma questo Pd, il suo gruppo dirigente, ha dimostrato, negli ultimi 10 anni (prima si chiamava in un altro modo, ma i dirigenti erano gli stessi) scarsa propensione al confronto, scarsa volontà di mettersi in discussione e in gioco, scarsa abitudine all’ascolto e, secondo me – opinione personale, peraltro nota e ribadita più volte ache a mezzo stampa – scarsa capacità o voglia di “governare da sinistra questa città”. In 10 anni c’è stato mai uno scatto di innovazione, di fantasia, mai un’idea brillante che non si sia rivelata una bufala? Nanni Moretti disse qualche anno fa: Con questi non vinceremo mai. Beh, a Chiusi, con questi non è facile nemmeno ragionare… Non credo insomma che sia ineluttabile andare a braccetto col Pd… Almeno finché il Pd non dà qualche segnale di inversione di rotta.