di Mario Scarpelli

Le attività ludiche spontanee rappresentano un insostituibile mezzo per lo sviluppo delle capacità fisico-motorie dei bambini e dei ragazzi in età prepuberale.Troppo spesso l’organizzazione sociale e familiare moderna impedisce di sviluppare in maniera spontanea, in ambiente naturale, quegli schemi motori che sono alla base del movimento e della stessa vita dell’uomo fin dalle sue origini. Se a tutto questo aggiungiamo il valore educativo del gioco non guidato e organizzato dagli adulti, la sua capacità di favorire la collaborazione e l’acquisizione di un corretto concetto di competizione, l’abitudine al rispetto delle regole, lo sviluppo dell’autostima e del senso della lealtà, appare evidente l’importanza per i nostri ragazzi di avere a disposizione dei luoghi sicuri su cui giocare liberamente.

A Chiusi evidentemente non la pensiamo così dal momento che questi spazi, i cosiddetti campi di base, non esistono se non si ricorre al campetto della parrocchia a Chiusi Scalo o alla vecchia “Associazione Sacro Cuore” in paese. Qualcuno penserà che la nostra cittadina ha di meglio perchè esistono diverse società sportive che si dedicano con passione alla cura dei vivai mettendo a disposizione dei tesserati degli istruttori qualificati, ma questo è un altro discorso; la pratica dello sport è importante, ma l’attività ludica spontanea dovrebbe essere un diritto per tutti i cittadini, dovebbe precedere e affiancare l’attività sportiva considerando anche che quasi sempre, la specializzazione precoce crea dei piccoli campioni che in età adulta non raggiungono mai livelli di eccellenza.