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Nel nome di Leo
Rita Fiorini Vagnetti ha annunciato pubblicamente che alle prossime elezioni guiderà una lista civica trasversale. Lo ha fatto in un’affollata assemblea che si è tenuta venerdì sera nella sala san Francesco. Notazione interessante e particolarmente positiva è che la platea era composta prevalentemente da donne e da giovani. Erano presenti anche esponenti dell’imprenditoria e del lavoro autonomo. Ma la categoria più numerosa era sicuramente quella della scuola, molti gli insegnanti e gli ex studenti della professoressa Fiorini Vagnetti. I più attempati erano di chiara provenienza cattolica e democristiana. Tutto sommato, quindi, una platea di area cattolico-moderata.
Nella sua lunga introduzione l’ex preside oltre ad elencare una serie di punti (turismo, piano strutturale, frigomacello, fornace, scuola…) che dovrebbero andare a formare il programma elettorale vero e proprio, ha sottolineato ripetutamente il senso di questa sua iniziativa: un contributo trasversale per aiutare Chiusi a tirarsi fuori da una situazione di arretramento complessivo. La lista non è contro qualcuno ma per fare qualcosa di utile per la città.
L’altro aspetto su cui ha insistito la Fiorini Vagnetti è stato quello di rimettere al centro dell’azione politica l’individualità del cittadino, con i suoi bisogni ma anche con le sue capacità di proporre soluzioni. Sia nell’introduzione che in diversi interventi, è stato esplicitamente richiamato il ricordo di Leo Vagnetti, il più insigne dirigente democristiano di Chiusi.
E’ evidente che questa proposta può avere un sicuro appeal sull’elettorato moderato sia di destra che di sinistra. Molto dipenderà naturalmente dalla concorrenza che potranno mettere in campo le varie forze politiche.
Certo è che, con una platea così numerosa e motivata ad andare avanti su questa strada, l’iniziativa di Rita Fiorini Vagnetti non sembra destinata ad essere un fuoco di paglia. E se la destra chiusina, in letargo da anni, non si dimostrasse così attaccata al proprio marchio, ma decidesse di appoggiare chi ha raccolto la bandiera di Leo, i giochi potrebbero diventare meno scontati.
Stampa l'articolo | Questo articolo è stato pubblicato da lucianofiorani il 9 ottobre 2010 alle 00:02, ed è archiviato come CRONACA, POLITICA. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso RSS 2.0. Sia i commenti sia i ping sono disattivati. |
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circa 14 anni fa
Una lista civica trasversale ma, pare di capire, possibile catalizzatrice di forze di opposizione benché meno legate o affatto legate al “forzaitalismo”, credo sia comunque un bene.
Il fatto poi che questa costituenda lista parta con un candidato Sindaco, francamente non lo vedo come un vulnus, trattandosi appunto di lista civica e non di un partito organizzato. Quest’ultimo arriva al presente da un passato, ha una sua struttura consolidata, ha più candidati potenziali e spesso anche una coalizione di riferimento; la Lista Civica nasce da una esigenza, spesso contingente e spesso motivata da una sensazione di carenza della risposta ai problemi da parte dei partiti; in questo senso può anche formarsi promossa da una persona e attorno a questa persona trovare stimoli e aggregare persone e forze durante il suo percorso. Detto questo vedremo – se lo faranno in tempi ragionevoli – che cosa propongono e con quali persone si esprimeranno.
Diverso è il discorso riferibile al PD e ai suoi potenziali alleati.
In questo caso il programma è importante, per i motivi già esposti e per il lavoro svolto negli anni precedenti che crea una pietra di paragone e quindi modula diversamente le aspettative. Per esempio, se si è sempre detto che la Fornace doveva trovare una soluzione e poi nulla si è fatto, è chiaro che il programma da solo non basta ad essere convincente e scatta la necessità di trovare una persona credibile.
Quindi il candidato Sindaco se, come è giusto, deve avere questo profilo di credibilità diffusa, necessaria alla realizzazione del programma, dovrà essere scelto successivamente.
Penso che lo strumento delle Primarie che il PD ha introdotto anni fa – sempre con un certo successo di partecipazione – sia quello che dovrà essere applicato anche a Chiusi.
In questo modo tutta la coalizione sarà responsabile della sua scelta e, in caso di vittoria, delle conseguenti azioni di governo.
Questo metodo permetterebbe anche di poter scegliere da una rosa di candidati discussi collegialmente ma da individuare all’interno dell’area PD, rispettando così una legittima legge numerica – più volte evocata dai suoi dirigenti – per la quale sarebbe innaturale che il candidato Sindaco appartenesse a una forza politica minoritaria.
circa 14 anni fa
Il titolo dell’articolo di Anna Duchini era “Nel nome di Leo”. I riferimenti di tutti i candidati quello ormai deciso (Rita Fiorini) e quelli di cui si sente parlare fanno riferimento a schemi e metodi di 15/20 anni fa.
Io preferirei che i nomi emergessero da programmi e non i programmi che si adattano ai nomi. Tutto qui.
Preferirei comunque scegliere fra i meglio e non i meno peggio.
circa 14 anni fa
Continuo a non capire come faccia Paolo ad accomunare la Fiorini ai vari riciclati che cita nel secondo commento e di cui abbiamo già avuto modo di “apprezzarne” l’operato. E’ chiaro che la lista civica dovrà presentare un programma e le persone che lo dovranno realizzare. Valuteremo il tutto a suo tempo, ma in ogni caso non le si può addebitare nè il disastro che abbiamo sotto gli occhi nè la mancanza di un’opposizione, che dura da oltre un decennio, da parte della destra istituzionale. Nè le si può chiedere una ricetta per tutti i problemi quando chi governa da sessant’anni si guarda bene dal presentare uno straccio di proposta qualsiasi perchè tanto, lo sappiamo bene tutti, che s’aspetta solo che da Siena gli diano il VIA!.
circa 14 anni fa
Il sollecito di Scattoni per capire cosa possa portare di nuovo in termini di idee questa volontà della Fiorni mi sembra più che lecita e non vedo cosa c’entrino le politiche adottatte dal PD fin’ora e le sue intenzioni. Personalmente non interessa la collocazione della lista civica ma cosa può portare di nuovo nella discussione in corso. Purtroppo non ho potuto assistere per impegni pregressi e me ne dispiaccio però la semplice trasversalità annunciata mi sembra poco. Spero di riuscire a capirne di più e comunque in bocca al lupo.
circa 14 anni fa
La signora Fiorini Vagnetti è il primo candidato ufficiale alle elezioni. Qualche idea “forte” sul programma dovrà pure avercelo. Non mi pare che la sola figura della candidata possa giustificare l’operazione. Queste idee guida forti non le ho viste nell’articolo e chiedevo se siano state espresse. Non mi pare.
Quello che si sta configurando è il festival del riciclaggio (l’eredità ideale dell’indimenticato Leo Vagnetti mi pare ci sia stata) di personaggi e idee di 15/20 anni fa. Avremo poi il Ciarini e l’erede del Ceccobao Scaramelli. Chissà forse avremo anche la riedizione “socialista” di Fabrizio Felici. Non mi sembra così strano che si chieda cosa intendano fare. Le loro persone da sole non rappresentano l’alternativa in una situazione che è ben diversa da quella di 15/20 anni fa; in peggio ovviamente.
circa 14 anni fa
L’occasione non era certo quella della presentazione del programma ma un primo incontro pubblico (ben organizzato) per dichiarare esplicitamente la volontà di candidarsi alle prossime elezioni. Il programma verrà elaborato, ha detto la Fiorini Vagnetti, da apposite commissioni e alcuni dei punti sono menzionati nell’articolo.
Mi meraviglio che tu chieda alla Fiorini Vagnetti il programma dettagliato (la sua collocazione appare chiara, proponendo una lista civica trasversale) quando il Pd si guarda bene dal rispondere a quelle questioni che tutti si chiedono. Non pensi che sia il partito di governo a doverci spiegare:
Cosa sta facendo sul Piano strutturale? Che cosa ha deciso sull’area di Querce al Pino? Come ha deciso di utilizzare l’area del frigomacello? Che stanno facendo per la stazione e l’utilizzo del patrimonio FS? Hanno deciso di dire basta alla grande distribuzione smettendo di fare i doppiogiochisti con chiusinvetrina?
Ci piacerebbe sapere cosa stanno DECIDENDO su queste questioni che stanno GESTENDO piuttosto che infastidirci con le beghe interne tra Ciarini e Scaramelli.
Quanto ai programmi solo Sel ne ha presentato un abbozzo, ma non ho sentito nessuna valutazione da parte tua. nè sul metodo nè sul merito. Smettiamola di prenderci in giro, il Pd sa già quello che vuole il resto è tutto contorno.
circa 14 anni fa
Non ho partecipato all’iniziativa. Mi piacerebbe però sapere se i punti programmatici sono, qualche cosa di più di un puro elenco, cosa che dall’articolo non si evince. La “lista trasversale” ha qualche cosa da dire sullo specifico del piano strutturale? Sulle quantità in gioco, sul recupero dell’esitente, sull’area di Querce al pino…..?
Sul recupero del frigomacello che azione si intende intraprendere?
Che politica si intende assumere sulla stazione? E sul patrimonio immobiliare non utilizzato delle FS?
Sul commercio che tipo di azioni: altri supermercati o uno stop alla grande distribuzione?
Insomma prima che degli schieramenti sarebbe forse utile che la dottoressa Vagnetti ci presentasse il suo programma nel dettaglio.