La pesante cura dimagrante imposta da Tremonti agli enti locali, con la recente finanziaria, comincia a produrre i primi effetti. E’ di questi giorni la riforma del Tpl (trasporto pubblico locale, quello degli autobus) presentata dall’assessore regionale ai trasporti Luca Ceccobao. Le principali novità introdotte sono: un’unica gara regionale per l’assegnazione dei servizi, una rimodulazione della rete basata sulla massima integrazione ferro-gomma, l’introduzione di costi “standard” su tutta la Regione per ottenere il massimo contenimento delle spese. Secondo Ceccobao infatti “il riordinamento del trasporto pubblico locale punterà a perfezionare il bando di un’unica gara d’appalto a livello regionale (attualmente le gare sono 14, molte di queste su scala provinciale) e a uniformare tutti i costi connessi al servizio in modo che un cambio di gomme di un bus, per fare un semplice esempio, non costi in modo diverso in una provincia piuttosto che in un’altra. Verranno poi riprogettate le reti e le corse verificando la possibilità della massima integrazione fra i servizi ferroviari e su gomma”. La Toscana sarà la prima regione ad assegnare il trasporto locale con gara d’appalto. https://www.chiusinews.it/?p=865

Nella nostra zona, intanto, si è costituita da qualche mese una nuova società, la Tiemme, nata dalla fusione di Lfi, Train, Rama e Atm che già copre il servizio nelle provincie di Siena, Grosseto e Arezzo. E’ facile immaginare chi si aggiudicherà l’appalto per il Tpl nel sud della Toscana, però la gara si farà perchè si vuol far credere che sarà il mercato a decidere. E’ chiaro che i drastici tagli (200 milioni di euro) imporranno un graduale riassetto del settore ma, almeno per quest’anno, verranno mantenuti i contratti in vigore. In questo modo, secondo l’assessore, si cercherà di salvaguardare posti di lavoro a rischio e impedire che i tagli producano l’effetto di un generalizzatato degrado del servizio. Quello che noi ingenui però facciamo fatica a capire, è come mai la crisi impone tagli ai servizi e al personale, senza che i compensi di dirigenti e consiglieri d’amministrazione vengano minimamente intaccati.