di Tommaso Provvedi

Oramai di tempo ne è passato da quando il nostro ex sindaco Luca Ceccobao ha lasciato il municipio di piazza XX settembre per accasarsi nei palazzi della regione alla corte del Signor Rossi. Si, di tempo ne è passato, ma, a mio avviso, è stato sprecato. Sembra quasi che delle prossime amministrative non se ne voglia parlare o, comunque, si voglia prendere tempo. Possibile che non ci siano candidature? Possibile che tutto circoli intorno a pochi (e poco nuovi) nomi?

In un recente articolo https://www.chiusinews.it/?p=2836, Luciano Fiorani scriveva: “[... ] Se così si fosse deciso è comprensibile la reticenza del Pd locale riguardo alle primarie. Strumento sempre sbandierato ma che spesso ha riservato sorprese amare e frutti avvelenati”. Che il Partito Democratico non abbia buoni rapporti con le primarie è un fatto conosciuto. Ne sono un esempio quelle per il sindaco di Firenze durante le quali “il prescelto” Ventura fu spiazzato da Matteo Renzi, attuale nuovo sindaco sulle rive dell’Arno.

La sensazione, finora, è che a Chiusi non si voglia rischiare. Ma, forse, le primarie potrebbero essere un’arma a doppio taglio che potrebbe anche favorire il partito di Bersani. Un dato di fatto è che a Chiusi si vuole un sindaco vicino alla gente, che ascolti i chiusini. E con le primarie il candidato viene scelto dai cittadini. Ma allora perchè il PD ancora non ne ha voluto parlare? L’impressione di chi scrive è che il “candidato numero uno” voglia prendere tempo e prepararsi il terreno per poi vincere facile alle primarie, prendendo gli altri alla sprovvista. In questo modo nessuno avrebbe niente da ridire perchè saranno stati gli stessi chiusini a scegliere il candidato favorito (che quasi sicuramente sarà poi il sindaco eletto). Ma, a quel punto, saremo sicuri di aver votato senza l’influenza “del vento senese” e forse anche di quello fiorentino?