di Paolo Scattoni. Nell’audizione alla Commissione per le Attività produttive del Consiglio regionale toscano del 10 giugno l’assessore all’ambiente Anna Rita Bramerini ha fatto il punto sull’attuazione del Piano di Indirizzo Energetico Regionale (PIER)-

L’assessore ha spiegato come la strada per gli obiettivi del protocollo di Kyoto(riduzione del 20 per cento delle emissioni di anidride carbonica, miglioramento del 20 per cento dell’efficienza energetica, incremento fino al 20 per cento della percentuale dell’energia ricavata da fonti rinnovabili) la Toscana potrà raggiungerlo entro il 2020.

Per ora le quantità raggiunte sono le seguenti:

la geotermia a 782 MW, il fotovoltaico a 47,2, l’eolico a 125 MW, le biomasse a 142 MW.

Stabile a 327 MW la produzione di energia idroelettrica. Tutti gli altri settori hanno invece visto un notevole sviluppo.

Per l’assessore però, non tutto fila liscio. In alcuni comuni dell’Amiata operano comitati che contestano lo sfruttamento dell’energia geotermica per l’inquinamento atmosferico che determinerebbe. “Nemo propheta in patria” si applica all’amiatina Bramerini, che per altro ha dato buona prova di sé prima come assessore alla provincia di Grosseto e dal 2005 alla Regione.