di Luciano Fiorani. La raccolta delle firme per i tre referendum sull’acqua sta andando a gonfie vele. Il comitato promotore annuncia che già 900.000 cittadini hanno firmato i tre quesiti referendari, che nella sostanza chiedono di svincolare questo bene prezioso dalle logiche di mercato. L’obbiettivo è ora di raggiungere la quota di un milione. Anche in provincia di Siena il successo dell’operazione è tutto nei numeri, secondo i promotori si sono raccolte quasi seimila firme che rappresentano il 170% dell’obbiettivo. A Chiusi al banchetto organizzato per la fiera del 2 giugno ne sono state raccolte oltre cento. Per chi volesse firmare c’è ancora tempo ma deve recarsi in comune provvisto di documento. Il grande successo è chiaramente dovuto al fatto che tutti i cittadini, senza distinzione politica, vogliono l’acqua pubblica. Più difficile sarà la verifica elettorale, gli ultimi referendum hanno tutti mancato il quorum: come si sa, se non vota il 50% più uno degli elettori il referendum decade. Speriamo che in questo caso si inverta la tendenza perchè la trasformazione dell’acqua da bene di primaria importanza per tutti in merce sarebbe un’ulteriore batosta per le condizioni di vita di milioni di italiani.