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Lorenzoni: ci vuole un sindaco di sinistra
Nel numero in edicola di primapagina, ampio spazio è dedicato alle manovre di avvicinamento alle prossime elezioni. Marco Lorenzoni firma un lungo articolo in cui chiede, quasi come boutade, che dalle urne esca stavolta un sindaco di sinistra. E non si limita ad auspicarlo, ma ne descrive quelli che dovrebbero essere i tratti distintivi.
“Intanto uno che torni a dialogare con la gente e non solo con la sua clacque…uno che sappia ascoltare. Che sappia da dove viene questa città e sappia dove portarla. Che riconosca lo stato di fatto, che è uno stato di crisi acuta e drammatica del commercio, delle attività produttive, della scuola…e che quindi faccia appello alle energie migliori (non ai soliti potenti o presunti tali). Un sindaco che possa interpretare anche il malessere della città e riportare al voto quel 35% di chiusini che a votare non ci va più. Uno che sappia distinguere tra il 25 aprile e la festa di Allowen, che quando parla di immigrati non indossa l’elmetto, che frequenta abitualmente (e non solo sotto elezioni) i bar, lo stadio, il palasport, il teatro e anche le manifestazioni degli altri. Non necessariamente la parrocchia, perchè la religione è affare privato…Infine uno capace di pensare ad uno sviluppo che non sia basato solo sul mattone, attento (per le battaglie che ha fatto, e non a parole) alla tutela dell’ambiente, alle enrgie alternative, alla cultura come motore di sviluppo e di crescita. Un sindaco che non si circondi di yes man…ma metta in piedi una squadra di persone competenti, affidabili, riconoscibili”.
Naturalmente Lorenzoni, dopo aver fatto il puntiglioso elenco, non si nasconde la difficoltà di reperire su piazza un personaggio con queste caratteristiche. Ma se la ricerca dovesse risultare infruttuosa si potrebbe, sempre secondo il direttore di primapagina, giocare la carta della novità assoluta: un ragazzo o una ragazza under 30. Altro che Ciarini o Scaramelli!
Stampa l'articolo | Questo articolo è stato pubblicato da lucianofiorani il 28 ottobre 2010 alle 00:07, ed è archiviato come CRONACA, POLITICA. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso RSS 2.0. Sia i commenti sia i ping sono disattivati. |
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circa 14 anni fa
Penso che gli incarichi politici debbano essere una “vocazione”, non fatti per mestiere e per lavoro, o per arrivare a fine mese… per questo è necessario che uno “sia” Sindaca o Sindaco.
circa 14 anni fa
Nel mio ragionamento, pubblicato su primapagina, e ripreso da Chiusinews (grazie), l’idea di un under 30 candidato sindaco è indicata come una delle ipotesi per rompere il circuito che si è inceppato, non come l’unica ipotesi. Nell’indicare un certo “identikit” del sindaco di sinstra, che secondo me ci vorrebbe a Chiusi, quello dell’età è un dettaglio e non il principale. Chiusi, del resto ha avuto sempre sindaci giovani, da Rosati in poi. Lui, Rosati aveva poco più d 20 anni; Canestrelli 30, Laurini fu addirittura il sndaco più giovane d’Italia (26); poi anche Poggioni ne aveva solo 37 e Ciarini 35, Ceccobao 32. Solo Peppicelli superava, ma di poco i 40… Non è insomma la gioventù che è mancata nel Comune di Chiusi. E’ qualcos’altro e, sempre in quel mio ragionamento , non si può escludere che anche all’interno del Pd possan eserci figure del tipo “disegnato”. Purtroppo negli ultimi anni sono rimaste sottotraccia, non sono emerse o sono state tenute volutamente nel cassetto… E mi pare che il Pd attuale abbia poca voglia di tirarle fuori. Allora forse occorrerà cercarle fuori dal Pd. Facciamo uno sforzo cominciamo a ragionare… con i partiti che vogliono ragionare, senza quelli che che vogliono invece fare come gli pare. L’ho scritto: Chiusi, secondo me, è n una situazione tale che non può più permettersi di sbagliare, né di affidarsi a chi non ha idea di dove andare, a ragazzotti presuntuosi ma vacui, senza storie alle spalle, o addirittura a personaggi del passato. Il passato serve a capire il futuro, ma non ad affrontarlo…
circa 14 anni fa
Siccome sono stato io a lanciare su Chiusinews la questione età (ancor prima del dibattito sulla “rottamazione” dei politici) vorrei chiarire il mio pensiero. La scelta di un candidato al di sotto dei trent’anni deve a mio parere servire a creare uno shock nel sistema politico locale. Qualcosa non ha funzionato in quel sistema se non si è riusciti a creare una nuova generazione di giovani impegnati nella politica, salvo i pochi che si sono “conformati” al sistema di cooptazione consolidato. Tutto questo ha creato un sistema sostanzialmente conservatore che non è riuscito a maturare una visione (vi risparmio il termine inglese “vision” che però forse rende meglio l’idea) di un nuovo modello di sviluppo locale.
Certo ci vuole un po’ di generosità e soprattutto coraggio, ma non vedo molte alternative a questo grigiore.
circa 14 anni fa
Quindi in questa ottica uno sopra i 30 anni è già da considerarsi vecchio e superato per la politica? E allora i vari Renzi e Vendola, da più parti indicati come il “nuovo” nel centro sinistra, sarebbero già da rottamare? Per non parlare della maggior parte delle persone che scrivono su queste pagine. Non credo che l’età debba e possa essere la sola caratteristica qualificante del futuro sindaco. Sono d’accordo quando si dice che si debba porre l’interesse della comunità davanti all’interesse dei singoli, ma attenzione, lo dicono un po’ tutti di questi tempi.
circa 14 anni fa
Mi permetto di dissentire da Chiara. Personalmente comincio a diffidare di coloro che hanno una “missione”, di coloro che pretendono di “essere” un sindaco. Preferirei una persona capace che, temporaneamente, presti il suo tempo alla comunità per “fare” il sindaco, uno o due mandati al massimo, dia in quasto periodi il meglio di sè, e poi se ne torni alla sua attività principale, ovviamwnto con la riconoscenza e la gratitudine di tutti i concittadini.
Per me la politica dovrebbe essere tutta così, intesa come un servizio alla comunità che un cittadino cosciente è tenuto a svolgere. Non come una possibilità di fare carriera, o peggio ancora, di riceverne vantaggi personali.
Ripeto ancora che per me oggi (nel 2010) essere Comunisti significa : porre l’interesse della cominità davanti all’interesse dei singoli.
circa 14 anni fa
Mi “intrometto” nel discorso dicendo che da appena 32enne, non penso che un under 30 sia la panacea e possa essere Sindaco. Perchè si dovrebbe parlare di ESSERE Sindaco e non fare. Perchè penso che essere Sindaco significhi avere molta esperienza sia di vita che lavorativa, una conoscenza approfondita della legislazione e del funzionamento di un apparato burocratico complesso come un ente locale, e dovrebbe essere una persona di profonda cultura (politica, storica, letteraria, artistica, economica) e mi aspetterei che sia una persona che sia migliore di ciascuno di noi.
Un under 30 potrebbe essere utile per l’apporto di idee fresche che possa “consigliare” non come condottiero.
circa 14 anni fa
Il sindaco di Camigliano era questa sera da Santoro, e ci vuole poco a capire che merita tutta la solidarietà delle persone per bene. Di politici onesti e competenti ce ne sono in tutti i partiti ma quello su cui si sta discutendo è la deriva che ha preso la politica in generale e qui a Chiusi in particolare.
Ci saranno le elezioni e il partito che domina il paese che fa? Traccheggia, non si pronuncia se non per dire che prima o poi le primarie si faranno. I suoi alleati tacciono. E intanto anche i bambini sanno che si sono inchiodati al dilemma Ciarini-Scaramelli.
Penso che serva, per dirla in politichese, un salto di paradigma. Bisogna cioè far saltare questo banco truccato e ridare la parola ai cittadini. Non sta scritto da nessuna parte che il sindaco debba uscire dalla ristretta schiera dei politicanti che in questi anni hanno dato solo pessime prove.
circa 14 anni fa
Il fatto di candidare un/a ragazzo/a sotto i 30 non lo vedo come un gioco ma come un qualcosa che potrebbe e dovrebbe essere nelle corde di una tornata locale. Diverso è il discorso se un’ operazione di questo tipo la si mette in campo per il semplice fatto di voler marcare una netta differenza con il passato o per far dispetto alla politica di professione. Indipendentemente dall’età anagrafica fare il Sindaco comporta tutta una serie di responsabilità anche molto pesanti oltre che di conoscenze ampie su moltissimi argomenti. A questo vanno aggiunte capacità personali di direzione, mediazione, etc per non essere schiacciati dalla propria giunta o (ancora più probabile) dalla burocrazia e dai burocrati degli uffici. Diversamente, se una figura di questo tipo c’è e avrà intenzione di candidarsi alle primarie avrà il mio voto forse alle primarie, sicuramente alle elezioni. Non mi piace questa certa aria di caccia al politico. E’ vero che purtroppo da molti anni in Italia il comportamento stesso di moltissimi politici ha indotto una forte diffidenza per non dire avversione nei confronti del politico e della politica, ma è anche altrettanto vero che in Italia si ha la tendenza a creare la notizia solo dove c’è il marcio e mai dove si annida anche il virtuoso. Faccio un esempio: quanti in questo blog sono a conoscenza delle vicende del Sindaco di Carmigliano (http://www.sanniopress.it/?p=7475) e del suo commissariamento da parte del Ministero dell’Interno ? Stamani durante una trasmissione radiofonica ho sentito un politico trombato dire: “L’Italia è la nazione al mondo dove il fotovoltaico ha visto il più forte incremento negli ultimi anni ma questo non si dice. Del fotovoltaico in Italia se ne parlerebbe soltanto se qualcuno ammazzasse qualcun’altro con un pannello solare.” Controfirmo.
circa 14 anni fa
…e allora mettiamoci in marcia
circa 14 anni fa
Pensavo, e l’ho già detto a Marco, che un sindaco così si può andare a prenderlo solo a Petroio, dove te lo farebbero su misura.
Però poi ho ascoltato i ragionamenti di persone di diversi orientamenti e di diversa estrazione sociale che insistono nel sostenere che un cambiamento è necessario e possibile. E allora riflettendoci su mi sono convinto che ci sono diverse possibilità al di fuori della minestrina che ci vuole propinare il Pd (Ciarini-Scaramelli). Bisogna fare in modo che si concretizzino. Cioncoloni un’idea l’ha avanzata: un movimento che si faccia sentire e provi ad indirizzare la situazione verso soluzioni più democratiche e credibili.
circa 14 anni fa
leggere la descrizione di un sindaco così sembra il racconto di una favola e la situazione politica che da anni viviamo a chiusi farebbe pensare che proprio di una favola si tratti, con le poche possibilità che hanno le favole di avverarsi, io credo però che personaggi così ce ne siano, che nonostante il livellamento verso il basso che si è creato, volutamente da parte di molti, tante buone energie, magari in maniera poco apparente in questi anni abbiano contitnuato a svilupparsi. solo in questo blog siamo già in molti da qualche mese a parlarne, se vogliamo che queste buone energie non rimangano nascoste per sempre dobbiamo cominciare a fare uno sforzo, troviamo le forme giuste.