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Micheletti(Sel): rivendico il mio ruolo ed esigo che si facciano dei distinguo
La discussione su questo blog sulle elezioni amministrative a Chiusi del 2011, quella sul futuro sindaco (cambiano le immagini, i titoli ed i firmatari, ma la sostanza fondamentalmente non cambia da diverse settimane a questa parte) ha preso ormai una direzione ben definita. Quasi definitiva, stando a leggere gli articoli e gli interventi che si susseguono. Spero non predefinita.
Ovvero, secondo i maggiori pubblicisti di chiusinews, ci vorrebbe (cito a caso) “un movimento che si faccia sentire e provi ad indirizzare la situazione verso soluzioni più democratiche e credibili”. Di fatto, disconoscendo ai partiti e/o ai soggetti politici questo ruolo. Ancora si scrive che ci vorrebbe “un salto di paradigma. Bisogna cioè far saltare questo banco truccato e ridare la parola ai cittadini”. Di fatto, accusando i partiti e/o i soggetti politici di aver tracciato un solco invalicabile fra chi amministra e chi viene amministrato. In altre parole si richiede una ulteriore lista civica (una se non sbaglio c’è già), come unica soluzione percorribile vista la totale assenza e/o confusione, di proposte e di nomi, da parte dei partiti politici cosiddetti tradizionali.
Anche Marco Lorenzoni su Primapagina arriva a delineare i tratti auspicabili del futuro sindaco, copio ed incollo a caso:“uno che torni a dialogare con la gente e non solo con la sua claque”, “uno che sappia distinguere tra il 25 aprile e la festa di Hallowen”, “uno che frequenta abitualmente (e non solo sotto elezioni) i bar, lo stadio, il palasport, il teatro e anche le manifestazioni degli altri”, “uno che non si circondi di yes man”. Tutto questo e molto altro. Si arriva a dire che, vista la difficoltà di trovare sulla piazza e dentro ai partiti del centro sinistra un personaggio con queste caratteristiche, ci vorrebbe anche un sindaco under 30 (?!). Il PD e i suoi principali possibili alleati? Traccheggiano e tacciono, si dice. “E intanto anche i bambini sanno che si sono inchiodati al dilemma Ciarini-Scaramelli”.
Fin qui, su alcuni temi, si può anche concordare. Quante volte si è detto ad esempio che il Comune deve essere la casa di tutti e che la prima risorsa di Chiusi devono essere i cittadini? Oppure che per il piano strutturale si voglia puntare sul riuso e sul recupero del già edificato? O ancora che i candidati e la coalizione per le prossime elezioni debbano rispondere ad un programma e non ad una lotta “di potere” personale e fratricida? Sinistra Ecologia Libertà lo espone bene anche nella sua bozza di programma. Poi ognuno intraprenderà i percorsi che crederà più opportuni e credibili per il bene del nostro paese.
Poiché però si arriva anche a dire e a scrivere e a denunciare su questo blog che fino ad oggi anche i consiglieri comunali di Chiusi ( si presuppone solo questi del presente ) sono stati assenti, allora mi sento anche personalmente chiamato in causa e non solo da un punto di vista politico e partitico. Sinceramente rivendico, almeno personalmente, di aver operato in Consiglio e nella società civile e di essere stato presente in questi anni, sia fisicamente che nei fatti, anche e nonostante una crisi(quasi una sparizione, dopo la fuoriuscita dal Parlamento) della Sinistra e dei suoi partiti che si è fatta sentire pesantemente anche qui a Chiusi, anche in anni “normali” e di riflusso, anche quando lo spauracchio delle elezioni amministrative appariva lontano. Quindi ribadisco che è giusto e sacrosanto criticare, ma è anche vero che è giusto e sacrosanto fare dei distinguo. Ed io in questi distinguo ne rivendico l’appartenenza.
*Consigliere comunale di Sinistra Ecologia e Libertà
Stampa l'articolo | Questo articolo è stato pubblicato da lucianofiorani il 30 ottobre 2010 alle 00:02, ed è archiviato come POLITICA. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso RSS 2.0. Sia i commenti sia i ping sono disattivati. |
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circa 14 anni fa
Futuro. SEL, dal congresso cositutivo a Chiusi, è uscita rafforzata ( per il riconoscimento politico e per la partecipazione massiccia ) ma, essendo un soggetto politico “nuovo”, ha bisogno di tempo per assestarsi come organizzazione e per poter riprendere, come del resto ha fatto in questi anni, ad agire pubblicamente e nelle istituzioni. Le “sfumature”, come le chiami te, verranno fuori.
circa 14 anni fa
Ogni alzata d’orgoglio mi vede sempre d’accordo, soprattutto se prologo di azioni successive che la giustificano. L’intervento di Micheletti è però focalizzato sul presente e con ampie vedute sul passato. Puntualizzato quindi tutto questo, vediamo di dare un’occhiata anche al futuro.
Il programma di SEL, che credo di conoscere come pochi, è però solo una bozza per sommi capi. Aspettiamo ora di conoscere per esteso e con i giusti approfondimenti quali sono le ricette programmatiche proposte e, contestualmente, di capire un altro aspetto: i punti di programma sono importanti ma altrettanto importante è dichiarare quali sono irrinunciabili e caratterizzanti, nel difficile percorso che porta alla formazione di una coalizione. Le differenze tra SEL e PD suppongo non siano relegate a qualche sfumatura e credo che simpatizzanti ed elettori di Sinistra e Libertà debbano prima o poi esserne edotti. Meglio prima.
circa 14 anni fa
Non esistono “i maggiori pubblicisti di Chiusinews” come pure non esiste “il popolo dei blog” se Marco Lorenzoni si riferisce a questo. Esiste semmai un “blog per il popolo”, un luogo cioè dove tutti sono padroni. Non fa certo piacere l’assenza nel dibattito di alcune voci come quella della destra e magari anche dei consiglieri di opposizione. Chiusinews è anche loro. Chiusinews è un luogo di dibattito e non ha di per sé un colore politico.
Se sui temi politici si leggono “posizioni prevalenti”, sarebbe meglio dire “maggiormente presenti”, è forse dovuto al fatto che quelle posizioni in tutti questi anni non hanno trovato le sedi per esprimersi.
Detto questo Micheletti fa bene a rivendicare le ragioni del proprio operato in consiglio comunale. Sarà poi l’elettorato a decretare se lui (se si ripresenterà) e il suo partito hanno ben operato. Quindi buona discussione.